Votes taken by tayger

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    CITAZIONE
    Banalmente si potrebbe sintetizzare come un Limitless dal piglio più filosofico, senza voler peraltro screditare il film di Besson.
    Questo perché le analogie sono tante ed evidenti, ma che vengono sfruttate dal regista francese per poter dire la sua nel nuovo filone d'oro di Hollywood, i supereroi, utilizzando un approccio diverso, tendenzialmente meno da blockbuster e più intimo ed introspettivo.
    Una scelta per certi versi bizzarra, e che deve scendere a compromessi (non per forza negativi) implicando un'eroina piuttosto piatta e monodimensionale, che paradossalmente però porta con sé una morale non così scontata e fine a sé stessa.
    Una pellicola che ci immerge immediatamente nell’azione, con pochi, necessari preamboli, al fine di dare un incipt per lo meno funzionale all’azione che verrà in seguito, di cui è farcito il film: rispetto al film sopracitato, il taglio dato è infatti più action, in alcuni ambiti anche crudo e molto diretto, in una sorta di affermazione di un’identità diversa in relazione a tanti comic movie a cui evidentemente strizza l’occhio, senza volerne essere però né copia spudorata né parodia.
    La mano di Besson produce quindi un prodotto che sa sia di deja vu che di innovativo, in una ricetta che però scade verso il finale, in una ricerca ossessiva di dare un taglio profondo al film: la morale che ne consegue, seppur capace eventualmente di dare adito a riflessioni, non è supportata da uno sviluppo adeguato, che risulta essere insipido, dozzinale e quanto mai noioso.

    Un film che si lascia vedere, che non si lascia ricordare e che soprattutto deve essere visto fino a dieci minuti dalla fine.
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    Lucy-2014-Movie-Review



    Banalmente si potrebbe sintetizzare come un Limitless dal piglio più filosofico, senza voler peraltro screditare il film di Besson.
    Questo perché le analogie sono tante ed evidenti, ma che vengono sfruttate dal regista francese per poter dire la sua nel nuovo filone d'oro di Hollywood, i supereroi, utilizzando un approccio diverso, tendenzialmente meno da blockbuster e più intimo ed introspettivo.
    Una scelta per certi versi bizzarra, e che deve scendere a compromessi (non per forza negativi) implicando un'eroina piuttosto piatta e monodimensionale, che paradossalmente però porta con sé una morale non così scontata e fine a sé stessa.
    Una pellicola che ci immerge immediatamente nell’azione, con pochi, necessari preamboli, al fine di dare un incipt per lo meno funzionale all’azione che verrà in seguito, di cui è farcito il film: rispetto al film sopracitato, il taglio dato è infatti più action, in alcuni ambiti anche crudo e molto diretto, in una sorta di affermazione di un’identità diversa in relazione a tanti comic movie a cui evidentemente strizza l’occhio, senza volerne essere però né copia spudorata né parodia.
    La mano di Besson produce quindi un prodotto che sa sia di deja vu che di innovativo, in una ricetta che però scade verso il finale, in una ricerca ossessiva di dare un taglio profondo al film: la morale che ne consegue, seppur capace eventualmente di dare adito a riflessioni, non è supportata da uno sviluppo adeguato, che risulta essere insipido, dozzinale e quanto mai noioso.

    Un film che si lascia vedere, che non si lascia ricordare e che soprattutto deve essere visto fino a dieci minuti dalla fine.
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    jennifer_2764957b



    Ho letto un interessante articolo su Best movie, a cui ho voluto dare una risposta non richiesta

    La privacy oramai è un bene prezioso che non sappiamo più come proteggere, o che forse non vogliamo nemmeno proteggere.
    Perché nell'epoca dei social network e dei selfie ostentati, essere online significa essere popolari, in un connubio bidirezionale tra vita virtuale e reale.
    In un mondo in cui ci lamentiamo di come possa essere sfruttata l'immagine, in cui tutti sanno tutto e i segreti di pulcinella ormai sono ancora più palesi e manifesti, gli strumenti per proteggerci ce li abbiamo e ci vengono forniti, ma non abbiamo la stessa briga di impararare ad usarli quanto a scattarci selfie con l'espressione migliore possibile.

    In un'epoca in cui è possibile digitalizzare la propria vita, cristallizare i propri ricordi e renderli immortali in un solo click, tale facilità non viene compensata da altrettanta maturità e consapevolezza dei propri gesti.
    Ma resta sempre e comunque un ambito privato che non dovrebbe mai essere violato e reso pubblico, in un atto di violenza dalle conseguenze a volte inimmaginabili, spesso ingestibili.
    Tuttavia ci stiamo assuefacendo a tutto questo, in una società in cui amiamo sbirciare e, probabilmente, farci sbirciare, tollerando quanto ci viene sbattuto in faccia, in processo di sterilizzazione dell'empatia verso le vittime di tali soprusi, dinanzi alle quali non ci sentiamo più in dovere di girarci dall'altra parte ma di guardare, osservare e vivisezionare la privacy altrui, per prodigarci poi in chiacchiere da bar su quanto questa o quella attrice siano tanto diverse da come ce le saremmo mai immaginate.

    Il problema è il grado di accettazione di tutto questo degrado morale, dell'asticella che viene progressivamente portata sempre un po' più in là e alla quale difficilmente resistiamo, in un mondo virtuale in cui è facile nascondersi e giudicare, dandosi gomitate di compiacimento e puntando il dito accusatorio, pronti a scandalizzarci quando il dito potrebbe invece essere puntato contro la nostra privacy.

    Thai Kien Trieu
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    Io inizierei a metterci dentro anche Anarchia - La notte del giudizio, parlando di società distopica.
    Nel primo c'era un accenno, che diventava l'incipt per un home invasion, ma in questo è tutto molto più chiaro, grazie ad un punto di vista di ampio respiro, con chiari accenni a come il governo tramite gli omicidi legalizzati controlli la società.
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    Bello sto topic, anche se vivere di ricordi magari mi fa sentire più vecchio :D

    Essendo dell'83, ho iniziato con le musicassette, piene di registrazione prese dalla radio, e quindi con un sacco di canzoni spezzate eheh. Forse ho vissuto una grande epoca per la musica dance, con cose tipo Haddaway, Corona e cose così.. le facili melodie mi hanno sempre preso un sacco.

    Poi però la svolta... SMASH degli Offspring mi ha cambiato la vita. Da là sono passato al punk, per un bel periodo della mia adolescenza, se non tutta. Mi ricordo di un'estate in cui ho seguito un sacco di concerti... fumare, bere, stare all'aria aperta... però è anche vero che c'è una certa venatura malinconica in tutto questo, perché tante cose sono legate anche ad una ragazza.. anzi, alLA ragazza, la prima che ti graffia il cuore.



    Comunque per certi versi vedo che abbiamo terreno comune dal punto di vista musicale
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    Se vi mancano le vuvuzela.. :D consultate il sito così
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    sophia-loren-parla-con-paolo-ruffini_thumbnail
    Roma, 11 giugno 2014 - “Però è una bella topa”. Paolo Ruffini, sotto attacco sui social network, ribadisce il concetto nella sua pagina Facebook, rispondendo alle critiche di cui è subissato dopo la gaffe che ha fatto ieri sera con Sophia Loren ai David di Donatello. Il comico livornese, che presentava insieme a Anna Foglietta la 58esima edizione degli ‘Oscar del cinema italiano’, è incorso in scivoloni nel corso della serata. Il più eclatante è stato, appunto, il modo in cui ha accolto Sophia Loren, insignita del premio speciale per l’interpretazione di ‘Voce umana’ di Jean Cocteau diretta dal figlio Edoardo Ponti. “Devo dire la verità, Signora Loren lei è sempre una topa meravigliosa”. “È proprio una bischerata - ha risposto gelida l’attrice 79enne - Non so neanche cosa significa, perché lei parla un dialetto che io non conosco”. Ruffini ha ringraziato mentre scattava un selfie che ha prontamente pubblicato sulla sua pagina di Facebook.

    Altra gaffe di Ruffini: a Marco Bellocchio, altro premio Speciale per la sua carriera di regista e di scrittore di cinema, ha detto “Reduce da un’esperienza americana, dove è stato scoperto dopo tanti anni, so che al MoMa di New York c’è stata una ‘cosa pazzesca’”, riferendosi alla retrospettiva a lui dedicata dal Museum of Modern Arts di New York. “Non è che sono stato scoperto adesso, ero già stato scoperto prima - gli ha fatto notare il regista 74enne dopo essere scoppiato a ridere per la gaffe - Negli Stati Uniti ero già scoperto quasi 50 anni fa”.

    I COMMENTI - “Si definisce un comico Paolo Ruffini, a noi è sembrato solo un grande maleducato - scrive l’associazione ‘La rete delle reti femminili’ sulla propria pagina di Facebook - incapace di presentare la serata dei David di Donatello. Una somma di banalità e clichè da sottocultura maschile e maschilista. A noi non piacciono gli stereotipi contro le donne e ci auguriamo che anche gli uomini si ribellino agli stereotipi di bischeri come Ruffini. A non più rivederlo sui nostri schermi”. Intanto sulla pagina del comico si leggono decine di staffilate: “Torna a Colorado e coi ‘Colossi’ sappiti comportare da persona elegante” si legge tra i commenti. E ancora “Masochisticamente bello vivere quest’ imbarazzo conto terzi in diretta su Rai1. Ma proprio ai David di Donatello dovevi annà... con tutto il meglio del miglior cinema italiano ospite e/o premiato e/o premiante! Scusa ma sei stato devastante, volontariamente o involontariamente NONcomico? Specialmente con gli ospiti più prestigiosi: Bellocchio e la Loren nun te ce hanno mannàto solo perché sono dei signori”. “Hai dimostrato quanto la nuova televisione sia stupida. Ma cosa pensavi? Di parlare con le ritardate con cui lavori tu? Ma un po’ di rispetto! Innanzitutto per una persona più grande di te. ‘Fo un selfie’ squallido”. “Mi vergogno di essere toscano dopo ieri sera... Un bambino immaturo accanto ad una vera stella”. Ma è solo a un utente che gli scrive “Ho spento in preda a sincero imbarazzo per i conduttori dopo una serie di gag senza senso, figure di m... e retorica palesemente costruita in camerino”, che Paolo risponde: “Però è una bella topa”, appunto.

    SU TWITTER - Gli utenti su Twitter non sono meno critici. “Dire in diretta ‘Bella topa’ alla Loren ... Nemmeno se sei Benigni” è il commento di @bapatty. “Ma #PaoloRuffini l’ha capito che sta presentano il #David2014 e non Colorado?”, scerive Silvia Cosentino (Silvia_cos3181), “#PaoloRuffini ha confermato di essere uno dei più scemi che esistano... #cattivogusto” secondo Giulio LKoguercio. “Vorrei capire chi ha scelto #PaoloRuffini come presentatore del #David2014. Bene. Toglietegli la parte di canone #Rai che ho pagato” scrive Rossella Vetrano (@rossVetrano).

    E c’è chi ringrazia Paolo Virzì, che ieri sera ha detto al comico “Modera il lessico, ‘quello lì, diamo il buon esempio, fai a modino Paolino”, e Valerio Mastandrea, per aver ironizzato pesantemente sul presentatore: “Facciamo un applauso per un altro che ci ha provato e non ci è riuscito? Succede a tutti - ha detto l’attore al collega sul palco dei David - Poi c’è un periodo di sei mesi in cui ci si deprime a casa, il lavoro non va tanto bene, ma poi si riparte. Stai tranquillo. Perché un David quanto può cambiare la carriera di un attore? Un David non lo so, ma presentarlo so che può cambiare la carriera di chiunque”. “I più bei 4 minuti della mia vita. Grazie a Valerio Mastandrea per aver sintetizzato tutto quello che avremmo voluto dirgli” ha scritto Francesco Curreri (@fishetto).

    Fonte: Quotidiano net

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    Chi-lha-visto-2013-maggio



    Tra i miei film preferiti (Sleepers e Will Hunting), che ho rivisto di recente, c'è un'attrice in comune che doveva spaccare il mondo e che in realtà è scomparsa dai radar, senza lasciar traccia apparente.
    Sto parlando di Minnie Driver, bellezza atipica del pantheon hollywoodiano ma che ha saputo ritagliarsi ruoli più o meno in vista in produzioni importanti, ma che ora come ora risulta una missing in action.

    Curiosando in internet ho visto che dopo La versione di Barney non ha più fatto nulla, se non essersi immersa in un nuovo serial, About a boy.

    Chi sono gli attori che secondo voi meritavano più successo, o di cui vi state chiedendo le sorti?
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    Incuriosito sin da bambino dai fumetti di Martin Mystère, il fascino dei grandi misteri storici mi ha sempre appassionato, seppur da una prospettiva puramente di intrattenimento.
    Ossia, leggere le divagazioni più o meno fantasiose di come eventi storici reali di per sé inspiegabili, lo diventino per mezzo di teorie più o meno accreditate, ma che sappiano comunque solleticare la fantasia.
    Proprio con questo breve incipt vorrei creare una piccola rubrica sui misteri irrisolti che verta ovviamente su come siano stati riproposti al cinema, senza particolare filo logico, spaziando dal medioevo sino ai giorni nostri, dalla scomparsa della IX legione romana a, che ne so, i cerchi nel grano.

    Una semplice ma, spero, appassionante raccolta che funga da mini biblioteca del mistero, a cui tutti sono invitati a contribuire, e che sarà coadiuvato da schede e raccolte singole per ciascun "mistero"

    Il mistero della scomparsa della IX legione
    Il primo che mi è venuto in mente, e da cui è nato tutto, è il mistero della scomparsa della IX legione romana, un esercito di soldati ritenuti invincibili, ma che scomparve misteriosamente senza lasciar traccia.
    E che trova ovviamente riferimento nel cinema in questa lista di film
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    Secondo me Fabio ha lasciato fuori apposta twilight eheh. Comunque di futura uscita vampire Academy, buffy, la regina dei dannati, trilogia di blade
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    Bryan Singer torna all'ovile, e mai caval di ritorno fu mai più gradito. Il nuovo capitolo dei supereroi è tutto quello che non è mai riuscito ad essere in tutta la trilogia originale. Un film sugli X-Men.
    Perché diciamocelo, finora (escludendo X-Men: First class), si è sempre trattato di Wolverine e i suoi compagni di merenda, i cui ruoli erano sempre e solo di supporto all'eroe interpretato da Hugh Jackman. Ma ora, nel nuovo corso, il film è veramente corale, prende direzioni diverse ogni volta che prende piede uno dei personaggi cardine della sceneggiatura, sa svincolarsi dal monopolio del nostro ghiottone ed invita lo spettatore ad assumere di volta in volta punti di vista differenti.

    L'intreccio dei piani narrativi tra futuro e passato è realizzato in maniera eccellente, senza contorsionismi cervellotici e paradossi temporali incomprensibili.

    Bryan Singer sa come immedesimarsi nello spettatore, sa come lasciarlo sorpreso e stupefatto, e sa inoltre dosare la quantità di dramma e fumetto. Con un netto calo di quest'ultimo aspetto, che però non collide affatto con la qualità della pellicola, anzi.
    Da Captain America: The winter soldier in poi, l'asticella dei film tratti dai fumetti Marvel si è alzata, prediligendo un aspetto più maturo e meno giocattoloso, in un percorso di crescita che potrà essere apprezzato sia da chi ha sempre seguito con passione i cinecomic, sia da chi vi si avvicina per la prima volta, a riprova della qualità offerta da questa visione.
    L'enorme cast di cui ha potuto usufruire è stato sfruttato dovere, seppur con le dovute limitazioni: chi più chi meno ha avuto modo di guadagnarsi il suo quarto d'ora di celebrità, complice una scelta oculata di supereroi con poteri tanto spettacolari quanto sufficienti per guadagnarsi il posto all'interno del film. E anche chi sparisce dalla scene, lo fa sempre in maniera epica, tanto da rimanere comunque impresso nella mente, rimarcando quanto sia stato fatto per rendere ciascun intervento minore il meno possibile artificioso e forzato.

    Spettacolo, emozioni ed azioni. 9.

    Thai Kien Trieu
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    Oh ecco a cosa è servito godzilla.. A far tornare patrick!
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    Welcome 😀 beh, io vado subito al nocciolo della questione. Senza chi sei, cosa fai e cosa vuoi, io ti consiglio di vedere senza ombra di dubbio Indagini su un cittadino al di sopra di ogni sospetto.

    Quando il cinema italiano era un punto di riferimento internazionale, quando il cinema italiano era invidiato, e quel tipo di cinema che merita di esser ricordato.
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    Interessante vedere quanto il cinema, e pezzi grossi, abbiano a "cuore" l'investimento commerciale della vicenda. Per carità, nessun inutile moralismo, certo che acquisire già i diritti delle memorie...
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    Beh, se sei ancora in cerca, Pitch perfect

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92 replies since 6/2/2008
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