Votes taken by deanie

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    Ciao! Benvenuta!
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    Nicholas Sparks - Film tratti dai romanzi

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    *Le parole che non ti ho detto (titolo originale Message in a Bottle), regia di Luis Mandoki (1999), tratto da Le parole che non ti ho detto (Message in a Bottle) (1998)
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    *I passi dell'amore - A Walk to Remember (titolo originale A Walk to Remember), regia di Adam Shankman (2002), tratto da I passi dell'amore (A Walk to Remember) (1999)
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    *Le pagine della nostra vita (titolo originale The Notebook), regia di Nick Cassavetes (2005), tratto da Le pagine della nostra vita (The Notebook) (1996)
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    *Come un uragano (titolo originale Nights in Rodanthe), regia di George C. Wolfe (2008), tratto da Come un uragano (Nights in Rodanthe) (2002)
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    *Dear John (titolo originale Dear John), regia di Lasse Hallström (2010), tratto da Ricordati di guardare la luna (Dear John) (2006)
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    *The Last Song (titolo originale The Last Song), regia di Julia Anne Robinson (2010), tratto da L'ultima canzone (The Last Song) (2009)
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    *Ho cercato il tuo nome (titolo originale The Lucky One), regia di Scott Hicks (2012), tratto da Ho cercato il tuo nome (The Lucky One) (2009)
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    *Safe Haven (titolo originale Safe Haven), regia di Lasse Hallström (2013), tratto da Vicino a te non ho paura (Safe Haven) (2011)
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    Fonte: wikipedia

    Edited by deanie - 16/5/2014, 23:02
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    La morte di River Phoenix

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    La notte tra il 30 ed il 31 ottobre 1993 River si trovava al Viper Room, un club in parte di proprietà di Johnny Depp nel quale stava suonando con il suo gruppo, gli Aleka Attics. Quella notte aveva i capelli corti e neri, e molte persone vedendolo moribondo sul marciapiede non lo riconobbero e non si fermarono neanche a soccorrerlo nonostante le urla strazianti del fratello Joaquin. River era tornato a Los Angeles all'inizio di quella settimana dallo Utah per completare le tre settimane di riprese di Dark Blood. Depp era presente quella sera nel locale, così come il fratello Joaquin, la fidanzata Samantha Mathis, il bassista e l'ex chitarrista dei Red Hot Chili Peppers, Flea e John Frusciante, ed il cantante degli Slipknot Corey Taylor, tutti amici da tempo di Phoenix. Dopo essere stato visto a colloquio con alcuni spacciatori, River uscì dal locale in condizioni preoccupanti (dopo di che John, dopo i primi sintomi, gli diede tre valium che River prese senza acqua) mentre Flea e Depp stavano suonando sul palco; i due si precipitarono fuori, ma nessuno inizialmente chiamò il pronto intervento, anzi fu detto ai buttafuori che si trattava solo di un malessere passeggero. Quando il fratello Joaquin si rese conto della gravità della situazione vedendo River in preda a convulsioni chiamò il numero di soccorso pubblico 911.

    I soccorsi però non arrivarono in tempo: quando un'ambulanza giunse sul luogo, River era già morto sul marciapiede. La corsa al Cedars-Sinai Medical Center e i tentativi di rianimazione furono inutili (compreso l'inserimento di un pacemaker) e River Phoenix fu dichiarato morto alle 1:51.L'autopsia rivelò in seguito un'overdose di eroina e cocaina, sotto forma di speedball, oltre a tracce di cannabis, valium ed un anti-influenzale del quale non era necessaria la ricetta medica. Tuttavia sul suo corpo non furono ritrovati segni di aghi e di alcool visto che l'attore aveva bevuto solamente acqua durante tutta la serata. La telefonata di Joaquin al 911 fu registrata e ritrasmessa da varie trasmissioni radio e tv. A seguito del decesso di River e dell'atteggiamento invasivo e irrispettoso dei media nella sua vita privata, Joaquin si allontanò da Hollywood per la seconda volta.
    La morte di un personaggio così talentuoso colpì l'opinione pubblica a fondo, soprattutto considerato che prima di allora River di certo non aveva la fama di far uso di droghe. Il contrasto tra la sua morte e le numerose attività come animalista e in difesa dei diritti umani fu uno shock per la società del tempo, tanto che la fine della folgorante carriera di River Phoenix è stata inserita in numerose opere negli anni a seguire, come l'album Monster, dei R.E.M. (interamente dedicato a lui), o la canzone Transcending, dall'album One Hot Minute, dei Red Hot Chili Peppers. Omar Pedrini, chitarrista dei Timoria, gli ha dedicato "River (My Own Private Idaho)" dal suo album solista "Beatnik", del 1996, oltre che citarlo nel testo della canzone "Intro" tratta dall'album dei Timoria "2020 Speedball", del 1995.

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    Nonostante la famiglia, i genitori in particolare, abbiano sempre cercato di negare la tossicodipendenza di River Phoenix che ne causato la morte, la cosa era notoria per gli addetti ai lavori. Come confermato da Corey Feldman, uno degli interpreti del film Stand by Me, egli stesso e Phoenix facero uso di droghe durante la lavorazione del film. Inoltre durante il Toronto film festival nel settembre del 1991 Phoenix salì sul palco comportandosi in modo strano, parlò in modo incomprensibile al punto che la publicista Lisa Hertz dichiarò " Sembrava completamente strafatto ".
    Inoltre Phoenix aveva sempre cercato di nascondere le sue dipendenze poiché temeva che potessero rovinagli la carriera. Durante la lavorazione del film The Thing Called Love era del tutto evidente che Phoenix aveva disperatamente bisogno di andare in riabilitazione. È quindi corretto affermare che il giovane attore, seppure avesse spesso negato, era un tossicodipendente.

    Fonte: wikipedia

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    Archivio Giornali

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    CITAZIONE
    Una tragica coincidenza: nello stesso giorno in cui Federico Fellini cessava di vivere a Roma, è morto a Los Angeles l' attore River Phoenix, a soli 23 anni. Una morte insensata, e inaspettata. River Phoenix, il giovane attore noto per i suoi ruoli difficili, mai accattivanti in film come The Mosquito Coast, Vivere in fuga, Belli e dannati, ha avuto un collasso di fronte a un celebre ed esclusivo club di Hollywood di proprietà del suo amico Johnny Depp. Le autorità non hanno ancora dichiarato ufficialmente quale sia stata la causa della morte, in attesa dei risultati dell' autopsia che verrà fatta oggi all' ospedale Cedars Sinai di Los Angeles, dove Phoenix è stato portato in pieno arresto cardiaco, privo di polso. Ma l' intera comunità cinematografica non ha bisogno di autopsie per sapere che sono state le droghe - l' eroina, o un cocktail di farmaci ed alcol - a distruggere River Phoenix, e prima di lui tanti altri giovani attori e attrici. Una convinzione che colpisce particolarmente perché Phoenix, a differenza di tanti altri della sua generazione etichettati come ' cattivi' , era generalmente descritto come un modello di buona salute, di vita sana, di dedizione professionale, una sorta di James Dean pulito degli anni Novanta. Era completamente, maniacalmente vegetariano, al punto di rifiutarsi di indossare indumenti in pelle di qualunque animale. "Una volta ho bevuto una Coca Cola dietetica ed era furioso con me" dice l' attrice Christine Lahti, che ha lavorato con lui nel 1988 in Vivere in fuga, che guadagnò a Phoenix una candidatura all' Oscar come miglior attore non protagonista. Era così puntiglioso sui suoi alimenti che, quando lavorava, sua madre arrivava sul set con il suo pranzo, a base di tofu, perché River non voleva toccare il cibo offerto dalla produzione. Due anni fa aveva rifiutato l' offerta di Robert Redford di interpretare In mezzo scorre il fiume perché contrario alla pesca. Nato da genitori bohémiens e girovaghi degli anni Sessanta, vegetariani, ex missionari in Sud America, River ha ricevuto il suo nome dal fiume che scorre nel libro ' Siddhartha' di Herman Hesse. I suoi fratelli e sorelle, quasi tutti attori, si chiamano Leaf (Foglia), Rain (Pioggia), Liberty (Libertà) e Summer (Estate). In questi giorni, era impegnato nelle riprese del film Dark Blood, un thriller con Judy Davis diretto dal danese George Sluizer (The Vanishing). Dopo un mese e mezzo in Utah, la produzione si era trasferita a Los Angeles pochi giorni fa per le ultime tre settimane di riprese, ma ora il progetto rischia di venir completamente cancellato. Subito dopo, River avrebbe girato Intervista con il vampiro, basato sul romanzo di Anne Rice. Sul set di Dark Blood, poco più di una settimana fa, ci era apparso stranamente magro, pallido e più pensieroso del solito. Parlava del suo personaggio, un vagabondo violento che si intromette nella vita di una coppia, con serietà, e notava come nel passato si fosse divertito a giocare con la stampa, raccontando storie inventate con la faccia più seria per vedere cosa sarebbe stato pubblicato sul suo conto. "Ora ho capito che non era giusto, e comunque non faceva del bene a nessuno" ci aveva detto "e ho deciso di essere onesto e dire quello che veramente penso". Il fratello Leaf e l' amica Samantha Mathis, entrambi 19enni, erano con River nel momento della sua morte, le cui circostanze hanno tutti gli aspetti di una delle tante storie tragiche di Hollywood. Trascinato fuori dal club (alla cui apertura, lo scorso agosto, erano intervenuti celebrità come Tim Burton e Rebecca de Mornay) all' una del mattino in preda a convulsioni, River è rimasto a contorcersi sul marciapiede per minuti e minuti, senza che nessuno dei passanti si fermasse ad aiutare Leaf e Samantha che urlavano isterici. E' stato il fotografo di celebrità Ron Davis, piazzato, come è suo solito, all' uscita del club, (ma non ha scattato una sola foto dell' incidente) a chiamare finalmente un' ambulanza che ha portato River, ormai in coma, all' ospedale. A Hollywood scuotono la testa. "E' tragico come ragazzi come River, e sono tantissimi gli attori noti che potrebbero fare la sua stessa fine, vengano lasciati continuare a lavorare pur sapendo che hanno un problema con le droghe" ha detto un alto funzionario della Columbia. "Nessuno ne parla pubblicamente, ma nell' industria sappiamo benissimo il ruolo che gli agenti hanno nella vita - e nella morte - di questi ragazzi. Preferiscono continuare a spremer loro soldi - ormai River era arrivato a cachet da due milioni di dollari a film - invece di costringerli a rinchiudersi in un centro di disintossicazione. E lo fanno, perché altrimenti uscirebbero dal giro per un paio d' anni".

    di SILVIA BIZIO, La Repubblica

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    The giant mechanical man :wub: - film adorabile
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    La vera storia di Eliot Ness e gli intoccabili

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    Eliot Ness vs. Al Capone



    CITAZIONE
    Eliot Ness la vera storia: oggi è il compleanno di Eliot Ness, per intenderci il poliziotto che ispirò il personaggio di Dick Tracy ma, per tutti, Eliot Ness ha il volto di un giovane Kevin Costner, schivo, composto ed elegante in quel capolavoro di Brian De Palma che fu Gli Intoccabili. Ma la vera storia dell’uomo, fortunatamente semisconosciuta ai più, è una strana involuzione, una parabola discendente costellata di debolezze e miseria umana. Brillante studente, laureato in economia ed in criminologia, amante del sapere: pareva proprio l’eroe perfetto quando, a soli ventisei anni, viene assunto nell‘Ufficio Proibizionismo, in qualità di responsabile in materia di contrabbando dove svolge un ruolo cardine. Sono gli anni d’oro del boss Al Capone che diviene, grazie al contrabbando prettamente di alcolici, una vera e propria potenza nella città di Chicago. Da una parte la legge di Ness, dall’altra quella di Capone. Giovanissimo, determinato e coraggioso il giovane crea il team degli “Intoccabili” composto da undici unità scelte che presto passeranno alla storia.

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    La sconfitta di Capone: In sei mesi Ness sequestra alcolici illegali per un valore di oltre un milione di dollari, ha saputo scegliere molto bene i propri uomini: Capone tenta di corromperne uno che, gloriosamente, rifiuta contribuendo a creare la leggenda degli Intoccabili, tutti gli States ripongono la speranza in questa squadra di coraggiosi che combattono a viso scoperto un’associazione criminale tentacolare e potentissima. Ness si salva da svariati attentati orditi dalla mafia a suo danno, in uno di questi però vede morire un carissimo amico, forse De Palma si ispira proprio a questo fatto quando tratteggia l’esecuzione dell’amatissimo Malone/Connery. Nel 1931 gli Intoccabili vincono la guerra: Capone viene condannato per evasione fiscale e rinchiuso ad Alcatraz. Ma spesso la vita è amara anche con i buoni, con il declino di Capone inizia il declino di Ness eroe e Ness uomo.

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    Il tramonto dell’Intoccabile: nel 1933 finisce il proibizionismo e la carriera di Ness decolla, ma solo apparentemente, preso dal lavoro, dopo aver dichiarato guerra alla mafia, rappresentata dalle varie famiglie di italiani emigrati in America, finisce per divorziare dalla sua prima moglie, Edna. Comincia a bere ma la sua reputazione viene anche oscurata da una serie di misteriosi omicidi che colpiscono la città di Cleveland durante il suo mandato. Nel 1942, probabilmente sotto l’effetto di sostanze alcoliche, ha un grave incidente con forti conseguenze personali e sull’opinione pubblica che lo marchia a fuoco. Nel 1947 si candida a sindaco della città di Cleveland, ma viene sconfitto.

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    Allontanato dal corpo della polizia ed ormai cronicamente alcolista si arrangia con dei lavoretti saltuari come quello di venditore di surgelati presso i ristoranti. L’ultimo atto della sua vita tocca l’apice della tragicità: tutti ricordano quell’uomo che passava le giornate girando di bar in bar a raccontare di come aveva piegato Al Capone, confuso, sconclusionato, un eroe fragile che a cinquantacinque anni muore a causa di un attacco cardiaco nella propria casa, leggenda narra, mentre si accingeva a bere un bicchiere di latte.
    Resta un dato, incontrovertibile e indiscutibile: a ventisei anni Eliot Ness decise di sconfiggere Al Capone e la pachidermica organizzazione criminale legata al boss. Realizzò un miracolo, deve restare un eroe.

    Valeria Panzeri, newnotizie , 19 aprile 2012

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    Elliott Ness, l'uomo che incastrò Al Capone

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    CITAZIONE
    Eliot Ness nasce a Chicago, nello stato dell'Illinois (Usa) il 19 aprile del 1903. È stato un famoso agente federale americano durante il periodo del "proibizionismo", ma soprattutto colui che ha incastrato il leggendario fuorilegge di origini italiane Al Capone, contribuendo al suo arresto per cause fiscali dopo molti anni di ricerche e di vani tentativi.

    A Ness e alla sua squadra è ispirato il celeberrimo film firmato dal grande regista Brian De Palma dal titolo "Gli Intoccabili" (1987), con Kevin Costner nella parte proprio del numero uno della polizia di Chicago, appunto Eliot Ness. Con l'aumentare delle storie fiorite intorno al suo conto, la figura di Ness ha dato anche lo spunto a Chester Gould per la realizzazione della fortunata serie di Comics dal titolo "Dick Tracy".
    I genitori di Ness battezzano il loro figlio in onore di George Eliot, non sapendo che si trattava solo di uno pseudonimo utilizzato dall'autrice Mary Ann Evans. Ad ogni modo, il piccolo Eliot è l'ultimo figlio di cinque fratelli, nati da una coppia di immigrati norvegesi di nome Peter ed Emma Ness. Eliot è uno studente brillante: frequenta la "Christian Fenger High School" di Chicago, con ottimi risultati e a soli diciotto anni si iscrive all'Università di Chicago, studiando legge, economia e commercio, e scienze politiche. Si dà da fare in numerose attività, in questi anni, entrando anche nel Sigma Alpha Epsilon. Consegue ben presto la laurea in Economia, già nel 1925.
    Comincia immediatamente un'intensa attività come ricercatore per una società di credito al dettaglio, ad Atlanta. Gli viene poi assegnato il suo territorio, quello di Chicago, dove comincia anche la sua attività di investigatore, nonostante l'ambito afferisca a tutt'altro che a quello per cui diventerà famoso.

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    Il giovane Ness non rinuncia alla propria formazione intellettuale e prosegue gli studi tornando all'Università. Il corso che segue è quello di criminologia. Nel 1927, inizia la sua esperienza all'interno delle istituzioni. Il Dipartimento del Tesoro Americano lo assume come agente, affidandogli la territorialità della sua città, Chicago. L'anno dopo però arriva il salto di qualità da lui tanto desiderato, quello al Dipartimento di Giustizia. Sono questi gli anni del "proibizionismo". I gangster di Chicago, ma un po' di tutte le più importanti città americane, fanno soldi a palate con il contrabbando illegale di alcolici, prendendo in mano intere attività imprenditoriali.

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    Eliot Ness allora, nella città di Al Capone e di molti altri mafiosi impegnati in questo traffico milionario, viene assunto nell'Ufficio Proibizionismo, in qualità di responsabile in materia di contrabbando. Con l'elezione a presidente di Herbert Hoover, la lotta al commercio illegale di alcolici diventa più serrata. La legge Volstead è un deterrente senza precedenti nei confronti del contrabbando e lo stesso segretario al Tesoro, Andrew Mellon, fa espressamente il nome di Al Capone, considerandolo il capo dell'organizzazione criminale dello smercio di alcolici. Questa sortita ha, come conseguenza, quella di chiamare in causa direttamente il dipartimento di Chicago, dove Ness svolge un ruolo cardine.

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    Al Capone



    L'agente mette insieme prima una squadra di cinquanta uomini ma poi, selezionandoli per competenze e coraggio nell'affrontare situazioni criminose sempre più efferate, finisce col dare vita al team degli "Intoccabili", composto da undici unità scelte che presto passeranno alla storia.
    In sei mesi Ness sequestra alcolici illegali per un valore di oltre un milione di dollari. Al Capone prova a corrompere uno degli uomini più fidati del suo antagonista, ma non vi riesce e l'evento, seguito dai media americani, porta acqua al mulino dell'agente federale: il capo degli "Intoccabili" diventa ben presto una sorta di eroe nazionale.
    In questo periodo non sono pochi i tentativi di assassinio ai suoi danni, organizzati da Capone e soci. In uno di questi un caro amico di Ness perde la vita.

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    Nel 1931 Al Capone viene condannato a undici anni di prigione, ma le accuse sono tutte di tipo fiscale. Ad arrestarlo è Ness, l'uomo che ha contrastato il suo dominio per quasi un decennio, ma ad incastrarlo è l'evasione fiscale, in America da sempre molto punita.

    Con la fine del Proibizionismo, datata 1933, Ness, ormai promosso, viene inviato prima in Ohio, poi nel Kentucky e, infine, nel Tennessee. L'ambito nel quale lavora è ancora legato agli alcolici, per quanto circonciso ai reati fiscali.
    Nel 1935, a Cleveland, il sindaco Harold Burton assume Eliot Ness come direttore della sicurezza della città, ponendolo a capo della polizia cittadina e, anche, dei vigili del fuoco. L'opera dell'agente di Chicago è importante dal punto di vista della corruzione, che debella letteralmente dai due corpi scelti, con molti arresti interni.
    Da questo momento però, fino al 1938, comincia una parabola discendente della carriera del futuro Dick Tracy. Preso dal lavoro, dopo aver dichiarato guerra alla mafia, rappresentata dalle varie famiglie di italiani emigrati in America, finisce per divorziare dalla sua prima moglie, Edna. Comincia a bere ma la sua reputazione viene anche oscurata da una serie di misteriosi omicidi che colpiscono la città di Cleveland durante il suo mandato.
    Nel 1942, probabilmente sotto l'effetto di sostanze alcoliche, ha un grave incidente che si aggiunge al suo brutto momento di vita. Nello stesso anno tuttavia ha un'altra chance a Washington, dove dirige per il governo federale la battaglia contro la prostituzione, in un momento in cui le malattie veneree colpiscono la gran parte dei militari della zona.
    Nel 1944, dopo alcune sfortunate incursioni nel mondo degli affari, Ness diventa presidente della Diebold, una società di polizia privata con sede in Ohio. Nel 1947, espulso dalla Diebold, si candida a sindaco della città di Cleveland, ma viene sconfitto.

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    Dilaniato dall'alcol, messo al bando dai vari dipartimenti istituzionali, per la restante parte della sua vita si guadagna da vivere con lavori saltuari e mal retribuiti, come quello di impiegato in una libreria o come quello di venditore di hamburger surgelati nei ristoranti.
    Dopo un breve cameo di lavoro per la Guaranty Corporation, altra società operante nella lotta alla contraffazione, che lo assume per i suoi precedenti brillanti, si trasferisce con la nuova moglie e il figlio adottivo in una modesta casa in affitto della Pennsylvania. Qui, ancora una volta, il suo passatempo principale diventa l'alcol e l'andare per i bar della città, raccontando le sue imprese risalenti ai tempi della lotta al Proibizionismo.

    Fonte: http://biografieonline.it/biografia.htm?Bi...afia=Eliot+Ness

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    Cultura popolare
    *Alla storia di Elliott Ness e Al Capone è dedicata una serie tv del 1959.
    TheUntouchables

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    *Il film del 1987 Gli Intoccabili è ispirato alla serie e alla vera storia di Al Capone.
    The-Untouchables-Gli-intoccabili

    *Elliot Ness compare anche in un episodio di Supernatural.
    Elliot_Ness

    Incongruenze storiche tra storia vera e film
    *Frank Nitti in realtà non fu ucciso, anzi, prese le redini dell'impero di Al Capone.
    *La sentenza, così come la si sente nel film, è incompleta; Capone sarebbe stato sì condannato ad 11 anni (di cui ne avrebbe scontati solo 9) di carcere, ma avrebbe anche dovuto pagare 80.000 dollari di multa.
    *All'epoca dei fatti Eliot Ness non aveva nessuna figlia. Adottò il suo unico figlio, Robert, soltanto nel 1947.

    Il documentario History Channel



    Questo documentario racconta la vera storia degli intoccabili,storia che il cinema ci ha fatto conoscere attraverso un bellissimo film. Gli intoccabili erano un gruppo di 4 uomini del ministero del tesoro che sono riusciti ad inchiodare Al Capone facendolo incriminare per frode fiscale.

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    Un commento su Educazione siberiana che mi attira molto!

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    Blue valentine
    Sulla strada di casa
    Take this waltz
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    Wow! Complimenti, è una bellissima recensione. Vedrò senz'altro il film. Il trailer in effetti non lascia capire granché del contenuto...
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    Daniel Day Lewis è il migliore attore vivente?

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    Stavo vedendo Lindbergh con Anthony Hopkins, e pensavo quanto è bravo sir Anthony. Poi mi sono detta, ma ha vinto un solo Oscar. E quest'anno Daniel Day Lewis rischia di vincerne tre...

    Se vincesse l'Oscar per Lincoln, Daniel Day Lewis sarebbe il primo attore a vincere tre Oscar da protagonista. Meglio di lui ha fatto soltanto Katharine Hepburn, che in carriera vinse quattro statuette (tre come migliore attrice, una da non protagonista).
    Vincerebbe più Jack Nicholson (anche lui a quota 3, ma con "solo" due premi come migliore attore), per non parlare della lunghissima lista di attori che di Oscar ne hanno vinto uno o addirittura nessuno.

    Meryl Streep ha impiegato trent'anni per vincere il terzo Oscar. Prima del premio per The Iron Lady, ha dovuto ricevere un numero inverosimile di candidature sfumate, alcune per film e interpretazioni di altissimo livello (Silkwood, Un grido nella notte, La mia Africa, tanto per dire...).
    Allora, se Daniel Day Lewis vincesse quest'anno, batterebbe un record anche in termini d'età.

    E' veramente lui il migliore attore vivente?
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    Cos'è il found footage

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    Found footage, in ambito cinematografico, è un termine che si usa per descrivere film realizzati parzialmente o interamente con un girato preesistente, successivamente riassemblato in un nuovo contesto.
    Non va confuso con il documentario o con i materiali di repertorio. Il termine ammicca all'object trouvé della storia dell'arte.
    Il found-footage film ha un significato vicino, ma non assimilabile, a quello di film-collage, di film di montaggio e di cut-up film. Spesso la tecnica del found-footage è stata usata da artisti del cinema underground, dai videoartisti e dagli anni novanta anche in ambito commerciale.

    Esponenti
    Martin Arnold
    Craig Baldwin
    Gianfranco Baruchello, per il suo film Verifica incerta (Disperse Exclamtory Phase) (1964)
    Yann Beauvais
    Dara Birnbaum
    Frans Buyens, per il suo film Combattre pour nos droits (1962)
    Abigail Child
    Bruce Conner
    Joseph Cornell
    Guy Debord
    Alberto Grifi, per il suo film Verifica incerta (Disperse Exclamtory Phase) (1964)
    Vincent DiVito
    Peter Delpeut
    William Farley
    Cécile Fontaine
    Barbara Hammer
    Ken Jacobs
    Frédérique Devaux
    Standish D. Lawder
    Matthias Müller
    Vivian Ostrovsky
    Paul Pfeiffer
    Jürgen Reble
    David Rimmer
    Stephan Sachs
    Keith Sanborn
    Sharon Sandusky
    Philip Solomon
    Henri Storck, per il suo film Histoire du soldat inconnu (1931)
    Chick Strand
    Leslie Thornton
    René Viénet
    Ethan Ward
    Peter Tscherkassky
    Paolo Gioli, per il suo film "Anonimografo" (1972)
    Péter Forgàcs
    Roberto Nanni, nel lavoro "Dolce vagare in sacri luoghi selvaggi" (1989)

    Fonte: wikipedia

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    Il film found footage

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    Il film found footage è una tecnica registica e un genere cinematografico, in particolare horror, in cui tutto o parte del film è presentato come se si trattasse di un filmato appena scoperto o una videoregistrazione amatoriale, spesso lasciata da protagonisti scomparsi o deceduti. Gli eventi sullo schermo sono visti attraverso la telecamera di uno o più protagonisti coinvolti negli avvenitmenti, che spesso parlano fuori campo. Possono girare il film gli attori stessi mentre recitano le batture, con la camera che si muove e una recitazione naturale e dialoghi spesso improntati al realismo. Mentre il genere può risalire agli anni '80 con Cannibal Holocaust, è stato reso popolare da film come The Blair Witch Project (1999), Paranormal Activity (2007) e Cloverfield (2008).

    Fonte: wikipedia

    Per la lista dei film: http://www.ign.com/articles/2012/10/19/the...-footage-movies

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    1. Rec (2007)
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    2. The Blair Witch Project (1999)
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    3. Cloverfield (2008)
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    4. Paranormal activity (2007)
    paranormalactivity

    5. Chronicle (2012)
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    6. Trollhunter (2010)
    TrollHunterStill

    7. Cannibal holocaust (1980)
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    8. The Last Exorcism (2010)
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    9. Man Bites Dog (1992)
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    10. The Poughkeepsie Tapes (2007)
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    Best motion picture of the year
    “Amour” Nominees to be determined
    “Argo” Grant Heslov, Ben Affleck and George Clooney, Producers
    “Beasts of the Southern Wild” Dan Janvey, Josh Penn and Michael Gottwald, Producers
    “Django Unchained” Stacey Sher, Reginald Hudlin and Pilar Savone, Producers
    “Les Misérables” Tim Bevan, Eric Fellner, Debra Hayward and Cameron Mackintosh, Producers
    “Life of Pi” Gil Netter, Ang Lee and David Womark, Producers
    “Lincoln” Steven Spielberg and Kathleen Kennedy, Producers
    “Silver Linings Playbook” Donna Gigliotti, Bruce Cohen and Jonathan Gordon, Producers
    “Zero Dark Thirty” Mark Boal, Kathryn Bigelow and Megan Ellison, Producers

    Performance by an actor in a leading role
    Bradley Cooper in “Silver Linings Playbook”
    Daniel Day-Lewis in “Lincoln”
    Hugh Jackman in “Les Misérables”
    Joaquin Phoenix in “The Master”
    Denzel Washington in “Flight”

    Performance by an actor in a supporting role
    Alan Arkin in “Argo”
    Robert De Niro in “Silver Linings Playbook”
    Philip Seymour Hoffman in “The Master”
    Tommy Lee Jones in “Lincoln”
    Christoph Waltz in “Django Unchained”

    Performance by an actress in a leading role
    Jessica Chastain in “Zero Dark Thirty”
    Jennifer Lawrence in “Silver Linings Playbook”
    Emmanuelle Riva in “Amour”
    Quvenzhané Wallis in “Beasts of the Southern Wild”
    Naomi Watts in “The Impossible”

    Performance by an actress in a supporting role
    Amy Adams in “The Master”
    Sally Field in “Lincoln”
    Anne Hathaway in “Les Misérables”
    Helen Hunt in “The Sessions”
    Jacki Weaver in “Silver Linings Playbook”

    Best animated feature film of the year
    “Brave” Mark Andrews and Brenda Chapman
    “Frankenweenie” Tim Burton
    “ParaNorman” Sam Fell and Chris Butler
    “The Pirates! Band of Misfits” Peter Lord
    “Wreck-It Ralph” Rich Moore

    Achievement in cinematography
    “Anna Karenina” Seamus McGarvey
    “Django Unchained” Robert Richardson
    “Life of Pi” Claudio Miranda
    “Lincoln” Janusz Kaminski
    “Skyfall” Roger Deakins

    Achievement in costume design
    “Anna Karenina” Jacqueline Durran
    “Les Misérables” Paco Delgado
    “Lincoln” Joanna Johnston
    “Mirror Mirror” Eiko Ishioka
    “Snow White and the Huntsman” Colleen Atwood

    Achievement in directing
    “Amour” Michael Haneke
    “Beasts of the Southern Wild” Benh Zeitlin
    “Life of Pi” Ang Lee
    “Lincoln” Steven Spielberg
    “Silver Linings Playbook” David O. Russell

    Best documentary feature
    “5 Broken Cameras”
    Emad Burnat and Guy Davidi
    “The Gatekeepers”
    Nominees to be determined
    “How to Survive a Plague”
    Nominees to be determined
    “The Invisible War”
    Nominees to be determined
    “Searching for Sugar Man”
    Nominees to be determined

    Best documentary short subject
    “Inocente”
    Sean Fine and Andrea Nix Fine
    “Kings Point”
    Sari Gilman and Jedd Wider
    “Mondays at Racine”
    Cynthia Wade and Robin Honan
    “Open Heart”
    Kief Davidson and Cori Shepherd Stern
    “Redemption”
    Jon Alpert and Matthew O’Neill

    Achievement in film editing
    “Argo” William Goldenberg
    “Life of Pi” Tim Squyres
    “Lincoln” Michael Kahn
    “Silver Linings Playbook” Jay Cassidy and Crispin Struthers
    “Zero Dark Thirty” Dylan Tichenor and William Goldenberg

    Best foreign language film of the year
    “Amour” Austria
    “Kon-Tiki” Norway
    “No” Chile
    “A Royal Affair” Denmark
    “War Witch” Canada

    Achievement in makeup and hairstyling
    “Hitchcock”
    Howard Berger, Peter Montagna and Martin Samuel
    “The Hobbit: An Unexpected Journey”
    Peter Swords King, Rick Findlater and Tami Lane
    “Les Misérables”
    Lisa Westcott and Julie Dartnell

    Achievement in music written for motion pictures (Original score)
    “Anna Karenina” Dario Marianelli
    “Argo” Alexandre Desplat
    “Life of Pi” Mychael Danna
    “Lincoln” John Williams
    “Skyfall” Thomas Newman

    Achievement in music written for motion pictures (Original song)
    “Before My Time” from “Chasing Ice”
    Music and Lyric by J. Ralph
    “Everybody Needs A Best Friend” from “Ted”
    Music by Walter Murphy; Lyric by Seth MacFarlane
    “Pi’s Lullaby” from “Life of Pi”
    Music by Mychael Danna; Lyric by Bombay Jayashri
    “Skyfall” from “Skyfall”
    Music and Lyric by Adele Adkins and Paul Epworth
    “Suddenly” from “Les Misérables”
    Music by Claude-Michel Schönberg; Lyric by Herbert Kretzmer and Alain Boublil

    Achievement in production design
    “Anna Karenina”
    Production Design: Sarah Greenwood; Set Decoration: Katie Spencer
    “The Hobbit: An Unexpected Journey”
    Production Design: Dan Hennah; Set Decoration: Ra Vincent and Simon Bright
    “Les Misérables”
    Production Design: Eve Stewart; Set Decoration: Anna Lynch-Robinson
    “Life of Pi”
    Production Design: David Gropman; Set Decoration: Anna Pinnock
    “Lincoln”
    Production Design: Rick Carter; Set Decoration: Jim Erickson

    Best animated short film
    “Adam and Dog” Minkyu Lee
    “Fresh Guacamole” PES
    “Head over Heels” Timothy Reckart and Fodhla Cronin O’Reilly
    “Maggie Simpson in “The Longest Daycare”" David Silverman
    “Paperman” John Kahrs

    Best live action short film
    “Asad” Bryan Buckley and Mino Jarjoura
    “Buzkashi Boys” Sam French and Ariel Nasr
    “Curfew” Shawn Christensen
    “Death of a Shadow (Dood van een Schaduw)” Tom Van Avermaet and Ellen De Waele
    “Henry” Yan England

    Achievement in sound editing
    “Argo” Erik Aadahl and Ethan Van der Ryn
    “Django Unchained” Wylie Stateman
    “Life of Pi” Eugene Gearty and Philip Stockton
    “Skyfall” Per Hallberg and Karen Baker Landers
    “Zero Dark Thirty” Paul N.J. Ottosson

    Achievement in sound mixing
    “Argo”
    John Reitz, Gregg Rudloff and Jose Antonio Garcia
    “Les Misérables”
    Andy Nelson, Mark Paterson and Simon Hayes
    “Life of Pi”
    Ron Bartlett, D.M. Hemphill and Drew Kunin
    “Lincoln”
    Andy Nelson, Gary Rydstrom and Ronald Judkins
    “Skyfall”
    Scott Millan, Greg P. Russell and Stuart Wilson

    Achievement in visual effects
    “The Hobbit: An Unexpected Journey”
    Joe Letteri, Eric Saindon, David Clayton and R. Christopher White
    “Life of Pi”
    Bill Westenhofer, Guillaume Rocheron, Erik-Jan De Boer and Donald R. Elliott
    “Marvel’s The Avengers”
    Janek Sirrs, Jeff White, Guy Williams and Dan Sudick
    “Prometheus”
    Richard Stammers, Trevor Wood, Charley Henley and Martin Hill
    “Snow White and the Huntsman”
    Cedric Nicolas-Troyan, Philip Brennan, Neil Corbould and Michael Dawson

    Adapted screenplay
    “Argo” Screenplay by Chris Terrio
    “Beasts of the Southern Wild” Screenplay by Lucy Alibar & Benh Zeitlin
    “Life of Pi” Screenplay by David Magee
    “Lincoln” Screenplay by Tony Kushner
    “Silver Linings Playbook” Screenplay by David O. Russell

    Original screenplay
    “Amour” Written by Michael Haneke
    “Django Unchained” Written by Quentin Tarantino
    “Flight” Written by John Gatins
    “Moonrise Kingdom” Written by Wes Anderson & Roman Coppola
    “Zero Dark Thirty” Written by Mark Boal
  12. .
    Premetto che credo al potere delle immagini ma non credo che un film possa essere da solo la causa di un gesto sconsiderato (qualsiasi atto dipende dallo stato della persona, secondo me).

    Sono anni che ci vengono propinati sesso e morte, in una nevrotica spirale di deumanizzazione della persona. Un corpo è un corpo e nient'altro, quindi via con arti mozzati, budella di fuori e atti sessuali espliciti.
    Quello va bene.

    Se invece si cerca di trattare con leggerezza un argomento delicato, per quello ci vuole il divieto.
    Si disse lo stesso de L'attimo fuggente.
    Magari questi censori dovrebbero cambiare mestiere.
  13. .

    Tilda Swinton

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    A metà decennio inizia una lunga collaborazione con il regista, scenografo e pittore inglese Derek Jarman. Oltre ad essere sua grande amica, Tilda Swinton diviene una sorta di musa per Jarman, che le affida un ruolo in tutti i film che dirige dal 1985 al 1994, anno della sua prematura scomparsa.
    Accanto ai lungometraggi destinati alle sale, Jarman gira incessantemente Super8 (editi in DVD anche in Italia) che colgono l'attrice in momenti di vita quotidiana, viaggi ed esibizioni; sotto la sua guida, Tilda Swinton interpreta il ruolo della prostituta Lena nel film Caravaggio e si aggiudica la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile al Festival di Venezia per l'interpretazione della regina Isabella di Francia in Edoardo II (1991).
    L'attrice presta la sua voce all'ultimo film di Derek Jarman, Blue, originale lungometraggio "acustico" in cui lo schermo rimane di colore blu per l'intera durata dell'opera. Il film rappresenta il testamento cinematografico di Jarman, sofferente di AIDS, che affida alle voci dei suoi più stretti collaboratori la lettura del diario della sua malattia.

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    Dopo la morte di Jarman, Tilda Swinton interpreta nel 1992 l'ambiguo protagonista di un film tratto da un libro di Virginia Woolf, Orlando, diretto dalla regista Sally Potter. La recitazione di Tilda Swinton è sorprendente per la naturalezza con cui assume il ruolo di un personaggio che cambia di sesso nel corso della narrazione: il successo del film la consacra interprete ideale del "doppio" e della "diversità".
    Aumentano le richieste per l'attrice, che sembra intenzionata a condurre in parallelo una carriera che si divide tra film mainstream hollywoodiani e film d'autore e opere d'avanguardia.
    Nel 2000 è al fianco di Leonardo DiCaprio nel film di Danny Boyle The Beach nel ruolo della fanatica leader di una comunità neo-hippy, nel 2001 affianca Tom Cruise e Penélope Cruz in Vanilla Sky, nel 2002 è protagonista del thrilling statunitense I segreti del lago, nel 2003 della pellicola inglese Young Adam in compagnia di Ewan McGregor mentre nel 2005 interpreta il ruolo dell'Arcangelo Gabriele in Constantine, accanto a Keanu Reeves.
    Ma è anche un avvocato lesbica in Perversioni femminili, presentato al Sundance Film Festival nel 1996, la matematica Ada Augusta Lovelace, figlia di Lord Byron in Conceiving Ada del 1997, la misteriosa protagonista di Possible Worlds (1999) diretto da Robert Lepage - film che rifiuta qualunque filo narrativo tradizionale - ed interpreta i ruoli di una biogenetista e di tre suoi cloni nel bizzarro Teknolust (2004) per la regia della videoartista Lynn Hershman-Leeson.

    Nel 2005 recita il ruolo di Jadis, la Strega Bianca di Le cronache di Narnia: il leone, la strega e l'armadio. Rinviato il progetto di recitare il ruolo di Nico, modella e cantante dei Velvet Underground, l'attrice è al fianco di George Clooney sia nel thriller Michael Clayton (2007) che nel film diretto dai fratelli Coen Burn After Reading - A prova di spia, uscito nel settembre 2008. L'interpretazione della dirigente senza scrupoli di una multinazionale in Michael Clayton le vale l'Oscar alla miglior attrice non protagonista.

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    Nel corso del 2008 l'attrice ha fatto parte del cast di Il curioso caso di Benjamin Button di David Fincher e di The Limits of Control di Jim Jarmusch (che ha voluto di nuovo lavorare con lei dopo Broken Flowers del 2005).

    Filmografia

    Caravaggio, regia di Derek Jarman (1986)
    Egomania - Insel ohne Hoffnung, regia di Christoph Schlingensief (1986)
    Friendship's Death, regia di Derek Jarman (1987)
    Aria, segmento "Depuis de jour", regia di Derek Jarman (1987)
    L'ispirazione, regia di Derek Jarman (1988)
    The Last of England, regia di Derek Jarman (1988)
    War Requiem, regia di Derek Jarman (1989)
    The Garden, regia di Derek Jarman (1990)
    The Party - Nature Morte, regia di Derek Jarman (1991)
    Edoardo II (Edward II), regia di Derek Jarman (1991)
    Man to Man, regia di John Maybury (1992)
    Orlando, regia di Sally Potter (1992)
    Wittgenstein, regia di Derek Jarman (1993)
    Blue, regia di Derek Jarman (1993)
    Perversioni femminili (Female Perversions), regia di Susan Streitfeld (1996)
    Conceiving Ada, regia di Lynn Hershman-Leeson (1997)
    Love is the Devil, (Love is the Devil: Study for a Portrait of Francis Bacon), regia di John Maybury (1998)
    The Protagonists, regia di Luca Guadagnino (1999)
    Zona di guerra, (The War Zone), regia di Tim Roth (1999)
    The Beach, regia di Danny Boyle (2000)
    Possible Worlds, regia di Robert Lepage (2000)
    I segreti del lago, (The Deep End), regia di Scott McGehee e David Siegel (2001)
    Vanilla sky, regia di Cameron Crowe (2001)
    Teknolust, regia di Lynn Hershman-Leeson (2002)
    Il ladro di orchidee, (Adaptation.), regia di Spike Jonze (2002)
    Young Adam, regia di David Mackenzie (2003)
    Caccia all'uomo (The Statement), regia di Norman Jewison (2003)
    Thumbsucker - Il succhiapollice (Thumbsucker), regia di Mike Mills (2005)
    Constantine, regia di Francis Lawrence (2005)
    Broken flowers, regia di Jim Jarmusch (2005)
    Le cronache di Narnia: il leone, la strega e l'armadio, regia di Andrew Adamson (2005)
    Stephanie Daley, regia di Hilary Brougher (2006)
    The Man from London, regia di Béla Tarr (2007)
    Strange Culture, regia di Lynn Hershman-Leeson (2007)
    Michael Clayton, regia di Tony Gilroy (2007)
    Julia, regia di Erick Zonca (2007)
    Synecdoche New York, regia di Charlie Kaufman (2007)
    Le cronache di Narnia: il principe Caspian (apparizione), regia di Andrew Adamson (2008)
    Il curioso caso di Benjamin Button (The Curious Case of Benjamin Button), regia di David Fincher (2008)
    Burn After Reading - A prova di spia (Burn After Reading), regia di Joel ed Ethan Coen (2008)
    Io sono l'amore, regia di Luca Guadagnino (2009)
    The Limits of Control, regia di Jim Jarmusch (2009)
    Le cronache di Narnia: il viaggio del veliero, regia di Michael Apted (2010)
    ...e ora parliamo di Kevin (We Need To Talk About Kevin), regia di Lynne Ramsay (2011)
    Moonrise Kingdom - Una fuga d'amore (Moonrise Kingdom), regia di Wes Anderson (2012)
    Only Lovers Left Alive, regia di Jim Jarmusch (2013)
    Snowpiercer, regia di Bong Joon-ho (2013)
    The Zero Theorem, regia di Terry Gilliam (2013)
    The Grand Budapest Hotel, regia di Wes Anderson (2014)

    Fonte: wikipedia

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    Tilda+Swinton+by+Inez+%2526+Vinoodh+02



    Edited by The White - 13/2/2014, 15:03
  14. .

    Qual è la canzone più deprimente di tutte?

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    Questa la strana classifica di un sito che raccoglie le 100 canzoni più tristi.
    Sorvoliamo il fatto di trovare Albinoni, Puccini, Barber insieme ai Beach Boys!

    ----------------------------------------------

    1. “Adagio for Strings,” Samuel Barber
    2. “Strange Fruit,” Billie Holiday
    3. “In Darkness Let Me Dwell,” John Dowland
    4. “Marie,” Townes Van Zandt
    5. “Rank Stranger,” The Stanley Brothers
    6. “I’m So Lonesome I Could Cry,” Hank Williams
    7. “Only the Lonely,” Frank Sinatra
    8. “Nothing Compares 2 U,” Sinead O’ Conner
    9. “Caroline, No,” The Beach Boys
    10. “DP 1.1,” William Basinski

    11. “Tennessee Waltz,” Patti Page
    12. “Last Night I Dreamt That Somebody Loved Me,” The Smiths
    13. “Dark Was the Night, Cold Was the Ground,” Blind Willie Johnson
    14. “Dido’s Lament,” Henry Purcell
    15. “Holocaust,” Big Star
    16. “Auld Lang Syne,” Guy Lombardo
    17. “Who Knows Where the Time Goes,” Nina Simone
    18. “Past, Present and Future,” The Shangri-Las
    19. “The Last Letter,” Rex Griffin

    20. “Gloomy Sunday,” Björk
    21. “Sometimes I Feel Like a Motherless Child,” Paul Robeson
    22. “I Wish My Baby Was Born,” Dillard Chandler
    23. “Not Dark Yet,” Bob Dylan
    24. “Alabama,” John Coltrane
    25. “You Forgot to Answer,” Nico
    26. “Der Abschied (The Farewell),” Gustav Mahler
    27. “Taps,” Daniel Butterfield
    28. “Crying,” Roy Orbison
    29. “Hurt,” Johnny Cash

    30. “Hallelujah,” Jeff Buckley
    31. “St. “James Infirmary Blues,” Louis Armstrong (1959 Recording)
    32. “He Stopped Loving Her Today,” George Jones
    33. “Song to the Siren,” This Mortal Coil
    34. “Mille Regretz,” Josquin des Prez
    35. “The Dark End of the Street,” James Carr
    36. “Ne Me Quitte Pas,” Jacques Brel
    37. “Shipbuilding,” Robert Wyatt
    38. “Highway Patrolman,” Bruce Springsteen
    39. “My Mom,” Chocolate Genius

    40. “Lush Life,” John Coltrane and Johnny Hartman
    41. “The Same Deep Water as You,” The Cure
    42. “Hope There’s Someone,” Antony and the Johnsons
    43. “Remember My Forgotten Man,” Joan Blondell, Etta Moten
    44. “How to Disappear Completely,” Radiohead
    45. “How Can You Mend a Broken Heart,” Al Green
    46. “Dies Irae,” Thomas of Celano
    47. “Dress Rehearsal Rag,” Leonard Cohen
    48. “The Blizzard,” Jim Reeves
    49. “Your New Friend,” Smog

    50. “Cocktails,” Dennis Wilson
    51. “I See a Darkness,” Bonnie “Prince” Billy
    52. “I’ve Been Loving You Too Long,” Otis Redding
    53. “Dry Your Eyes,” The Streets
    54. “Hymne A L’amour (Hymn to Love),” Edith Piaf
    55. “Lorena,” Rev. Henry D. L. Webster, Joseph Philbrick Webster
    56. “The End of the World,” Skeeter Davis
    57. “Sadness,” Ornette Coleman
    58. “Our Song,” Joe Henry
    59. “Feel Like Going Home,” Charlie Rich

    60. “Te Recuerdo Amanda (I Remember You, Amanda),” Victor Jara
    61. “Der Liermann (The Hurdy-Gurdy Man),” Franz Schubert
    62. “I (Who Have Nothing),” Ben E. King
    63. “Brother, Can You Spare a Dime?,” Bing Crosby
    64. “Tank Park Salute,” Billy Bragg
    65. “Trouble of the World,” Mahalia Jackson
    66. “The Electrician,” The Walker Brothers
    67. “Con Onor Muore (To Die With Honor),” Giacomo Puccini
    68. “The Band Played Waltzing Matilda,” The Pogues
    69. “Lonesome Town,” Ricky Nelson

    70. “On the Nature of Daylight,” Max Richter
    71. “Goodbye Pork Pie (Theme for Lester Young),” Charles Mingus
    72. “Blue in Green,” Miles Davis
    73. “Everybody Hurts,” R.E.M.
    74. “Adagio in G Minor,” Tomaso Albonini
    75. “Borrowed Tune,” Neil Young
    76. “River,” Joni Mitchell
    77. “Twilight,” Elliott Smith
    78. “The Colour of Spring,” Mark Hollis
    79. “Cantus in Memory of Benjamin Britten,” Arvo Pärt

    80. “Blue and Grey Shirt,” American Music Club
    81. “Stay With Me,” Lorraine Ellison
    82. “100,000 Fireflies,” The Magnetic Fields
    83. “Symphony No. 3 (Symphony of Sorrowful Songs): Third Movement,” Henryk Mikolaj Górecki
    84. “The Kids,” Lou Reed
    85. “Prelude No. “4 in E Minor,” Frédéric Chopin
    86. “I Wish It Would Rain,” Johnny Adams
    87. “Withered and Died,” Richard and Linda Thompson
    88. “Sam Stone,” John Prine
    89. “Blemish,” David Sylvian

    90. “The Shortest Story,” Harry Chapin
    91. “Suicide is Painless (Theme From M*A*S*H*),” Johnny Mandel, Mike Altman
    92. “Fruit Tree,” Nick Drake
    93. “Katy Song,” Red House Painters
    94. “Wish You Were Here,” Pink Floyd
    95. “Sour Times (Live),” Portishead
    96. “Someone Like You,” Adele
    97. “Death Letter,” Son House
    98. “Mr. Blue,” The Fleetwoods
    99. “The Ballad of Lucy Jordan,” Marianne Faithfull
    100. “The Sun’s Gone Dim and the Sky’s Turned Black,” Jóhann Jóhannsson


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    Per ciò che mi riguarda, uno dei più deprimenti mi sa James Blunt, che poi è pure bravo, ma che con Goodbye my lover tocca certe vette...

    Goodbye my lover.
    Goodbye my friend.
    You have been the one.
    You have been the one for me.
    I'm so hollow, baby, I'm so hollow.
    I'm so, I'm so, I'm so hollow.
    I'm so hollow, baby, I'm so hollow.
    I'm so, I'm so, I'm so hollow.


  15. .

    La verità sull'ultimo fotogramma di Shining

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    CITAZIONE
    Le curiosità legate alla famosa pellicola Shining firmata da Stanley Kubrick e tratta dal romanzo di Stephen King non cessano di sorprendere.
    A trentadue anni di distanza dall'uscita del capolavoro cinematografico, è venuta a galla un' indiscrezione sull'ultima immagine del film. Nell'ultimo fotogramma, infatti, si vede Jack Torrance, interpretato magistralmente da Jack Nicholson, ad una festa in stile anni '20 attorniato da amici fantasmi. Se in molti hanno sempre pensato che quelli nella foto fossero attori riuniti dal regista per l'occasione, si devono ricredere. La fotografia, infatti, è stata scattata nel 1923 e il volto di Nicholson è stato inserito sul corpo dell'uomo al centro della composizione.

    Lo scatto originale, che era costudito nell'archivio dell'hotel in cui è stato girato il film, è apparso nel libro fotografico The Complete Airbush and Photo- Retouching Manual editato nel 1985 da John Stuliffe e Peter Owen che potrebbero essere gli autori del famoso fotomontaggio.

    Yahoo Movies

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