1. Kingsman - Secret service - Recensione

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    Kingsman
    recensione
    By tayger il 3 Mar. 2015
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    Un film che forse solo agli occhi degli intenditori può promettere tanto sin dal trailer, e che a conti fatti riesce a soddisfare appieno le aspettative di chi si aspetta un equilibrio vincente tra commedia e spionaggio, con l'intento di porre l'accento anche sullo stile e l'eleganza, sia visiva che dialettica, con poche concessioni alla volgarità o alla facile battuta strappa sorriso.
    Una rivisitazione dichiarata dei grandi classici, senza prendersi sul serio, in un esperimento riuscito che sa regalare il meglio di tutti i generi che riesce a mischiare, e di tutte le culture da cui attinge. L'aplomb britannico, la baracconaggine americana, lo stile impeccabile degli uomini della regina e il lusso sfrenato del capitalismo più aggressivo, si incontrano e si scontrano, generando un mix vincente che diverte ed appassiona, che sa tenere lo spettatore col fiato sospeso e sa farlo ridere di gusto, facendolo salire su una montagna russa di azione e divertimento calibrata sempre in maniera impeccabile.
    Il tutto nonostante una trama dallo spessore pari a quello della pellicola degli affettati, ma comunque ottimo pretesto per mettere in scena personaggi affascinanti e dalla facile presa, che sanno distinguersi ritagliandosi sempre un ruolo accattivante e che non hanno mai il sapore di innesti a forza funzionali solo all'intreccio narrativo, in un contesto che rende credibile e verosimile ogni assurdità messa in campo dagli sceneggiatori.
    Uno scontro tra generi, preludio di mille scintille geniali che vengono supportate parzialmente dal punto di vista puramente tecnico, con effetti speciali un po' deludenti ma anche con simpatiche furbate come i lunghi e posticci piani sequenza nelle scene d'azione, ma accompagnate da una degna colonna sonora che rispecchia appieno la natura controversa e dissacrante di questo inusuale film d'azione.
    Last Post by tayger il 3 Mar. 2015
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  2. The Raid 2 - Berandal - Recensione

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    Berandal
    Recensione
    The raid 2
    By tayger il 15 Dec. 2014
    +1   -1    0 Comments   24 Views
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    The raid 2 ovviamente è il seguito del The raid che abbiamo discusso l'altro mese. In realtà, pur essendo strettamente collegato, in realtà nella realizzazione è un film dalla matrice completamente diversa. In certi versi più complessa, con una regia e sceneggiatura meno "di getto" e più ragionata, con connotati action un po' meno evidenti perché maggiormente diluiti in un contesto di ampio respiro, che da adito ad un progetto che raccoglie un terzo capitolo ed allarga la prospettiva del protagonista, ed alza il tiro con una regia più pulita, raffinata ma che da sempre alla violenza un ruolo di primissimo piano, seppur mai fine a sé stessa.
    Il risultato è il disorientamento per chi aveva apprezzato il primo capitolo, catapultato in una pellicola che si prende i suoi tempi, dipana la sceneggiatura e sa ritagliarsi gli spazi per restituirci una serie di fondamentali trovate registiche che evolvono quanto di buono visto nel capitolo precedente.
    I piani sequenza che di quando in quando si susseguono dimostrano un'abilità fuori dal comune, una chiara presa di posizione volta ad affermare quanto di buono possa scaturire dalla mani del regista, in un esercizio di stile che forse è fine a sé stesso, ma che potrebbe facilmente fare accademia negli action movie da qui in avanti.
    Con eleganza, e prepotenza, osa qualcosa di più rispetto a Redention, ma cede il passo sul piano del ritmo, a volte troppo frammentato per un film dalla chiara matrice action, in una commistione di generi che a volte lascia un po' interdetti. Il che non si traduce automaticamente in un difetto, ma in un invito verso lo spettatore ad adottare un punto di vista differente da quanto apprezzato precedentemente.
    Last Post by tayger il 15 Dec. 2014
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  3. Interstellar - Recensione

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    Christopher Nolan - 2014
    By tayger il 9 Nov. 2014
    +1   -1    0 Comments   78 Views
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    Nolan è un'illusionista. E' capace di farti credere di non aver le idee ben chiare su cosa volesse fare con Interstellar, con un trailer lacunoso, privo di emozioni e pieno di perplessità, per poterci poi sorprendere con una sceneggiatura che è a dir poco spettacolare.
    Per certi versi a volte pare che metta al guinzaglio stretto i suoi stessi attori, diretti senza particolari enfasi recitative ma sempre e comunque molto bravi nel fare ciò che gli viene chiesto, senza tuttavia emergere dallo script imposto, poiché è proprio questo il grande protagonista di Insterstellar.
    Voluto o meno, una grande commistione di idee ispirate da film come Sunshine o The core, unita alla potenza immaginifica di Oblivion, senza che la magnificenza audiovisiva prenda prepotentemente il sopravvento sull'anima della pellicola, con il rischio consapevole che dilatando i tempi di narrazione avrebbe corso il rischio di renderne la visione noiosa e tediosa.
    Invece l'incidere compassato è calcolato con precisione maniacale, in ogni singolo dettaglio, in ogni singolo frame e nota
    musicale, rendendo il film fluido nelle sue arzigogolate divagazione filosofiche, che trovano sempre e comunque il loro spazio all'interno della sceneggiatura per rivendicare la loro ragion d'esistere, incastrandosi pian piano come tessere di un grande puzzle il cui disegno caotico e confusionario viene contestualizzato verosimilmente e reso chiaro e coerente con grande abilità.
    Un film bello e con l'anima, il cui cuore, la sceneggiatura, batte forte e prepotentemente dall'inizio alla fine, trasposto al meglio con immagini forti, affascinanti, a volte angoscianti ma metafora perfetta della solitudine del viaggio accompagnati solo dalla fede, dalla speranza e dall'amore, con una colonna sonora discreta che riscuote il suo tributo di attenzione nei momenti più adeguati.
    Last Post by tayger il 9 Nov. 2014
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  4. Lucy - Recensione
    Luc Besson - 2014

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    cinema
    critica
    film
    Recensione
    By tayger il 30 Sep. 2014
    +1   +1   -1    0 Comments   29 Views
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    Lucy-2014-Movie-Review



    Banalmente si potrebbe sintetizzare come un Limitless dal piglio più filosofico, senza voler peraltro screditare il film di Besson.
    Questo perché le analogie sono tante ed evidenti, ma che vengono sfruttate dal regista francese per poter dire la sua nel nuovo filone d'oro di Hollywood, i supereroi, utilizzando un approccio diverso, tendenzialmente meno da blockbuster e più intimo ed introspettivo.
    Una scelta per certi versi bizzarra, e che deve scendere a compromessi (non per forza negativi) implicando un'eroina piuttosto piatta e monodimensionale, che paradossalmente però porta con sé una morale non così scontata e fine a sé stessa.
    Una pellicola che ci immerge immediatamente nell’azione, con pochi, necessari preamboli, al fine di dare un incipt per lo meno funzionale all’azione che verrà in seguito, di cui è farcito il film: rispetto al film sopracitato, il taglio dato è infatti più action, in alcuni ambiti anche crudo e molto diretto, in una sorta di affermazione di un’identità diversa in relazione a tanti comic movie a cui evidentemente strizza l’occhio, senza volerne essere però né copia spudorata né parodia.
    La mano di Besson produce quindi un prodotto che sa sia di deja vu che di innovativo, in una ricetta che però scade verso il finale, in una ricerca ossessiva di dare un taglio profondo al film: la morale che ne consegue, seppur capace eventualmente di dare adito a riflessioni, non è supportata da uno sviluppo adeguato, che risulta essere insipido, dozzinale e quanto mai noioso.

    Un film che si lascia vedere, che non si lascia ricordare e che soprattutto deve essere visto fino a dieci minuti dalla fine.
    Last Post by tayger il 30 Sep. 2014
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  5. The Giver - Il mondo di Jonas - Recensione

    +1   -1    0 Comments   63 Views
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    Difficile da valutare, come un classico studente capace che non si impegna, dalle qualità intrinseche evidenti ma che non brillano e si limitano al compito accademico.
    Un deficit del regista, che sa condurre in maniera decisa e precisa i due protagonisti principali, ma lascia soli a loro stessi tutti gli altri comprimari, in un gioco di equilibri che per forza di cose inficia sullo sviluppo logico ed ordinato della trama.
    Una serie di forzature che non si inseriscono in maniera sempre armoniosa, granelli di sabbia che fanno stridere gli ingranaggi della sceneggiatura, la cui eco risuona prepontemente ad ogni incidere della pellicola, sino allo sconcertate finale, che nella sua frettolosità ed inconcludenza, corona una pellicola dalle promesse mai mantenute.
    Perché l'ambizione è presente, ma è il metodo che manca, con uno stile registico che confonde il simbolismo poetico di Pleasentville con le telecamere alla Lucignolo, in una mix esplosivo di ingenuità ed incapacità.

    Tuttavia la trama regge, pur nella sua prevedibilità, obolo dovuto ai più recenti precursori del distopismo, che hanno spianato la strada a questa nuova ondata di teen movie. Quel che rovina il contesto sono i personaggi secondari, appena abbozzati e mai approfonditi abbastanza da renderli interessanti, ma solo funzionali ai fini delle sceneggiatura e a conti fatti ombre impalpabili rispetto ai protagonisti principali, che nel loro piccolo più o meno brillano, o per meriti propri (Jeff Bridges, azzeccatissimo) o per merito della mano del regista (Brenton Thwaites).
    Nel complesso un film che in ogni caso si lascia vedere tranquillamente, la cui visione però disturbata da un tarlo perenne che sottolinea tutte le incongruenze della regia.

    6,5

    Thai Kien Trieu
    Last Post by tayger il 22 Sep. 2014
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  6. Fappening day: evviva Jennifer Lawrence?
    Photo leak

    By tayger il 3 Sep. 2014
    +1   +1   -1    12 Comments   261 Views
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    jennifer_2764957b



    Ho letto un interessante articolo su Best movie, a cui ho voluto dare una risposta non richiesta

    La privacy oramai è un bene prezioso che non sappiamo più come proteggere, o che forse non vogliamo nemmeno proteggere.
    Perché nell'epoca dei social network e dei selfie ostentati, essere online significa essere popolari, in un connubio bidirezionale tra vita virtuale e reale.
    In un mondo in cui ci lamentiamo di come possa essere sfruttata l'immagine, in cui tutti sanno tutto e i segreti di pulcinella ormai sono ancora più palesi e manifesti, gli strumenti per proteggerci ce li abbiamo e ci vengono forniti, ma non abbiamo la stessa briga di impararare ad usarli quanto a scattarci selfie con l'espressione migliore possibile.

    In un'epoca in cui è possibile digitalizzare la propria vita, cristallizare i propri ricordi e renderli immortali in un solo click, tale facilità non viene compensata da altrettanta maturità e consapevolezza dei propri gesti.
    Ma resta sempre e comunque un ambito privato che non dovrebbe mai essere violato e reso pubblico, in un atto di violenza dalle conseguenze a volte inimmaginabili, spesso ingestibili.
    Tuttavia ci stiamo assuefacendo a tutto questo, in una società in cui amiamo sbirciare e, probabilmente, farci sbirciare, tollerando quanto ci viene sbattuto in faccia, in processo di sterilizzazione dell'empatia verso le vittime di tali soprusi, dinanzi alle quali non ci sentiamo più in dovere di girarci dall'altra parte ma di guardare, osservare e vivisezionare la privacy altrui, per prodigarci poi in chiacchiere da bar su quanto questa o quella attrice siano tanto diverse da come ce le saremmo mai immaginate.

    Il problema è il grado di accettazione di tutto questo degrado morale, dell'asticella che viene progressivamente portata sempre un po' più in là e alla quale difficilmente resistiamo, in un mondo virtuale in cui è facile nascondersi e giudicare, dandosi gomitate di compiacimento e puntando il dito accusatorio, pronti a scandalizzarci quando il dito potrebbe invece essere puntato contro la nostra privacy.

    Thai Kien Trieu
    Last Post by Weleaf il 7 Sep. 2014
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  7. [Rubrica] Traduzioni Agghiaccianti cinematografiche

    AvatarBy mr.wolf il 20 Aug. 2014
    +1   +1   -1    3 Comments   52 Views
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    Ho aperto su Facebook questa rubrica, quindi posterò anche qui le immagini delle agghiaccianti traduzioni nostrane dei film usciti all'estero.

    Inizio con un classico in questo campo:

    Eternal Sunshine of the Spotless Mind vs. Se mi lasci ti cancello





    Il titolo originale del film è tratto da un verso dell'opera "Eloisa to Abelard", scritta dal poeta inglese Alexander Pope. Il titolo Italiano invece è un completo stupro al film.


    (EN)
    « How happy is the blameless vestal's lot!
    The world forgetting, by the world forgot.
    Eternal sunshine of the spotless mind!
    Each pray'r accepted, and each wish resign'd. »

    (IT)
    « Com'è felice il destino dell'incolpevole vestale!
    Dimentica del mondo, dal mondo dimenticata.
    Infinita letizia della mente candida!
    Accettata ogni preghiera e rinunciato a ogni desiderio. »


    Superbad vs SuXbad - 3 menti sopra il pelo





    Ogni commento mi sembra superluo..


    Horrible bosses vs. Come ammazzare il capo...e vivere felici





    Edited by mr.wolf - 25/8/2014, 21:22
    Last Post by tayger il 26 Aug. 2014
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  8. Mister Morgan

    Avatar
    Tags
    Mister Morgan
    By MassiReda il 15 Aug. 2014
    +1   -1    0 Comments   13 Views
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    Un film bellissimo, emozionante, commovente.

    Due solitudini che si incontrano e si scoprono vicendevolmente.

    La vita può riservare delle sorprese (positive) anche quando non ci si aspetta più nulla.

    Grande interpretazione di Michael Caine.
    Last Post by MassiReda il 15 Aug. 2014
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  9. Chi l'ha visto? Attori che sono scomparsi dal radar
    Hollywood star missing in action

    By tayger il 10 June 2014
    +1   +1   -1    6 Comments   106 Views
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    Chi-lha-visto-2013-maggio



    Tra i miei film preferiti (Sleepers e Will Hunting), che ho rivisto di recente, c'è un'attrice in comune che doveva spaccare il mondo e che in realtà è scomparsa dai radar, senza lasciar traccia apparente.
    Sto parlando di Minnie Driver, bellezza atipica del pantheon hollywoodiano ma che ha saputo ritagliarsi ruoli più o meno in vista in produzioni importanti, ma che ora come ora risulta una missing in action.

    Curiosando in internet ho visto che dopo La versione di Barney non ha più fatto nulla, se non essersi immersa in un nuovo serial, About a boy.

    Chi sono gli attori che secondo voi meritavano più successo, o di cui vi state chiedendo le sorti?
    Last Post by deanie il 8 Sep. 2014
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  10. Cine-storia: Cinema e casi misteriosi storici

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    cinema
    mistero
    storia
    By tayger il 6 June 2014
    +1   +1   -1    0 Comments   38 Views
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    Incuriosito sin da bambino dai fumetti di Martin Mystère, il fascino dei grandi misteri storici mi ha sempre appassionato, seppur da una prospettiva puramente di intrattenimento.
    Ossia, leggere le divagazioni più o meno fantasiose di come eventi storici reali di per sé inspiegabili, lo diventino per mezzo di teorie più o meno accreditate, ma che sappiano comunque solleticare la fantasia.
    Proprio con questo breve incipt vorrei creare una piccola rubrica sui misteri irrisolti che verta ovviamente su come siano stati riproposti al cinema, senza particolare filo logico, spaziando dal medioevo sino ai giorni nostri, dalla scomparsa della IX legione romana a, che ne so, i cerchi nel grano.

    Una semplice ma, spero, appassionante raccolta che funga da mini biblioteca del mistero, a cui tutti sono invitati a contribuire, e che sarà coadiuvato da schede e raccolte singole per ciascun "mistero"

    Il mistero della scomparsa della IX legione
    Il primo che mi è venuto in mente, e da cui è nato tutto, è il mistero della scomparsa della IX legione romana, un esercito di soldati ritenuti invincibili, ma che scomparve misteriosamente senza lasciar traccia.
    E che trova ovviamente riferimento nel cinema in questa lista di film
    Last Post by tayger il 6 June 2014
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