Da dove cominciare?
Già il libro, come ho avuto modo di dire in più occasioni, non è il massimo, è lento, lungo, deludente, e incoerente nel seguire lo snodo delle storie e l'evoluzione dei personaggi. Nella necessità del lieto fine a tutti i costi, la Meyer ha cambiato le carte in tavola e ci ha pure convinti che sia normale innamorarsi di un infante. Vabbè. Non rimane davvero nulla di ciò che ha appassionato tanti lettori nei libri precedenti.
Questo serve non a giustificazione ma a spiegazione parziale dell'inconsistenza del film. Nel senso: già la base non è granché.
Ma è una premessa. Era impossibile aspettarsi qualcosa di più o di diverso, la sceneggiatrice è stata la vera maledizione dell'intera saga cinematografica e il regista Bill Condon svolge il compitino come assegnato dal produttore... Speriamo che da ora in avanti si ricordi dei suoi trascorsi, insomma. Ha pur sempre un Oscar a casa. Bill, ripigliati!!
Per entrare nel merito, il film è stucchevole in modo esasperante, totalmente privo di un qualsiasi approfondimento sul concetto di "natura" umana, immortale e via dicendo, che poteva invece essere uno degli aspetti interessanti, cioè il passaggio di Bella da una natura all'altra. Niente. Scopriamo così che la vita da vampiro, tanto temuta nei precedenti episodi, in realtà è tutta una gioia di caccia al cervo, corse a perdifiato sui prati, ruzzolamenti vari, botte da orbi con gli amici licantropi, e sesso a go-go.
E questo è solo l'inizio.
C'è spazio per una lunghissima presentazione di tutte le famiglie vampire del pianeta: il vampiro arabo, la vampira indiana, le vampire dell'amazzonia, i vampiri irlandesi, il vampiro inglese, i vampiri russi, le vampire disco-dance... Sembrano le tipologie delle barbie. Tutti sono ovviamente corredati di abbigliamento tradizionale e accessori.
Non parliamo ovviamente di attori. Pazienza gli altri, già chiaramente annoiati già dopo il primo Twilight e qui direttamente addormentati. In un mondo normale, Michael Sheen o Lee Pace sono ottimi anzi straordinari. Qui la cosa sfiora il ridicolo più volte, e c'è da chiedersi cos'abbia fumato il truccatore quando ha deciso di acconciare quella povera gente in questo modo...
Per ciò che riguarda il finale
ho pensato per un attimo che avessero avuto il coraggio di cambiare l'orrore prodotto dalla Meyer, la quale per 500 pagine ci aveva afflitti con l'angoscia della...
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