1. Shadowhunters - Città di ossa - Recensione

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    Nuovi idoli per una nuova generazione di dark ed emo. Se volessimo ridurre e sintetizzare il film, potremmo farlo così, senza troppa malizia né cattiveria.
    In realtà la pellicola, seppur orientata per un pubblico di teenager ben preciso, è meno superficiale di quanto possa mai sembrare, complice anche un plot che ha deciso di mettere dentro alla sceneggiatura quanto più possibile possa colpire l'immaginario fantasy ed iconografico delle nuove generazioni, cresciuti a suon di Twilight: vampiri, lupi mannari, rune, magie, stregoni, demoni, angeli.

    Un meltin pot di icone che consentono di cancellare i confini della fantasia, e che permettono di spaziare ovunque la creatività possa arrivare, seppur condotta per mano da un regista capace di tener a bada gli estri artistici degli sceneggiatori.
    Tutto quello che poteva essere La leggenda degli uomini straordinari, si concretizza in questo film, riuscendo però, come già detto, ad esser meno superficiale di quanto possa sembrare.

    Questo perché, accanto al gran meltin pot di cui sopra, inserisce anche un discreto numero di trame e sottotrame non fine a sé stesse, ma tutte funzionali alla pellicola e ad eventuali capitoli successivi. Gli inevitabili triangoli amorosi, tanto cari al pubblico di teenager, sono contestualizzati in modo tale da non sembrare solo problemi di ormoni, ma piuttosto problemi esistenziali che spaziano dall'identità sessuale ai rapporti consanguinei e che -qua sta la vera magia- non risulta essere né troppo ridicoli né troppo fuori luogo.

    Perché in un film del genere, niente pare essere troppo decontestualizzato.

    Il punto fondamentale tuttavia è che ogni scena ed ogni frame urla, nel senso che si nota insistentemente di quanto la trasposizione abbia dovuto sacrificare del romanzo originale, e quanto stretto vada questo film ad ogni personaggio, e ad ogni situazione.

    Ma, pur non avendolo letto, e considerato il pubblico al quale si rivolge perlopiù esclusivamente, il film è più che discreto, e merita una visione meno distratta di quanto si possa immaginare.
    Last Post by Weleaf il 21 Sep. 2013
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