Iñárritu si scaglia contro i cinecomics

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    Alejandro-Gonzlez-I%C3%B1%C3%A1rritu



    Quindi Inarritu ora si permette di sparare a zero su chi e cosa vuole.

    CITAZIONE
    I cinecomic sono il bene o il male del cinema contemporaneo? La questione spacca Hollywood a metà. Da una parte c’è l’impero Marvel e la sua controparte DC Comics/Warner Bros., dall’altra il cinema d’autore – senza dimenticare il pensiero del pubblico, ovviamente -: fazioni che di recente si sono scontrate prepotentemente. Prima, James Gunn si è scagliato in difesa dei film a base di supereroi per rispondere alla critiche di Dan Gilroy, il regista di Lo sciacallo – Nightcrawler. Ora, Alejandro Gonzalez Iñárritu, fresco di premio Oscar alla regia per Birdman (giudicato miglior film dall’Academy), rincara la dose e a chi gli ha chiesto se cosa ne pensasse del genre, ha risposto: «I cinecomic sono veleno, un genocidio culturale che tratassa il pubblico di esplosioni e ca***te simili».

    Sono parole che il regista messicano ha rivelato nel corso di un’intervista con Deadline, in cui parla del suo film. E il suo non è un punto di vista qualsiasi, perché Birdman è una satira proprio contro la fissazione (così viene definita dal giornalista del sito, Mike Fleming Jr.) degli Studios nel puntare su questo tipo d’intrattenimento: «Non c’è niente di terribile nel fissarsi con i supereroi quando si ha sette anni, ma da grandi è una forte debolezza, quasi come se non si volesse crescere. A Hollywood l’imperativo è fare soldi: se per un film che costa 20 milioni di dollari si prevede un incasso di 80 milioni, ti senti rispondere “ne voglio 800 di milioni”». E continua: «Non penso siano (i cinecomic, ndr) un prodotto da buttare, anch’io a volte mi diverto a guardarli, sono semplici e con i pop-corn ci stanno benissimo. Il problema è quando fingono di avere una qualche profondità. È una cosa che odio, perché non corrisponde a quei personaggi. Il pubblico è ormai sovraesposto a storie che non hanno nulla a che vedere con l’esistenza di un essere umano. E poi, supereroi… Già solo la parola “eroe” mi annoia. Ma cosa vuol dire? L’idea di supereroe è un concetto falso ed equivoco. Se osservi bene questo tipo di film, la mentalità di fondo si basa su gente ricca, potente, che fa del bene e uccide il cattivo. Filosoficamente, non mi piace. Sono film che non dicono nulla, come scatole che contengono altre scatole e così via, senza lasciarti nessun senso di verità».
    www.bestmovie.it/news/alejandro-g-i...lturale/355976/

    Occhio, però, che quello che Hollywood dà, Hollywood toglie. Personalmente trovo Birdman come il prodotto di quell'industria che lui tanto odia, alla quale ha tanto fatto il filo negli ultimi anni, alla cui gloria aspirava. Birdman esiste perchè esistono i film che lui tanto denigra. Eviterei, diciamo così, di sputare nel piatto in cui mangio.
    Poi c'è anche il fatto che Inarritu, almeno per me, non è un cineasta, non uno da cui mi aspetto di ricevere una lezione di cinema. Mi darei una calmata...
    Non so che ne pensate voi.

    Edited by tayger - 25/2/2015, 16:58
     
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  2. The White
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    Io condivido questo pensiero da ben prima lo dicesse lui sinceramente :D aveva già fatto un discorso simile Cronenberg che ovviamente se lo può permettere più di Inarritu :P credo comunque questo pensiero cominci ad essere diffuso perché con i cinecomics stanno obiettivamente esagerando. Tanto per dire si prepara già un altro spiderman
     
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    Paradossalmente c'è un errore logico nei suoi strali: credo che i fumetti siano tra le più celebri manifestazioni della cultura, o perlomeno quella popolare.

    Parlare di genocidio mi pare eccessivo, ma circoscrivendo il concetto a genocidio di film d'autore, può anche avere senso. Ma fosse così, sarebbero da condannare tutte le mode cinematografiche che per un motivo o per l'altro imperversano ciclicamente nelle sale, citando ad esempio i teen movie distopici, che tanto successo hanno ultimamente.

    Il peso di investimenti è ovviamente differente, essendovi un progetto a lungo termine, ma i termini di paragone non mi parlano particolarmente diversi. A me pare semplicemente che gli roda il di dietro.
     
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    Condivido quello che dite. Birdman mangia sopra i cinefumetti, e non mi pare sia una critica appuntita e impopolare su questi.
    Al contrario è vagamente celebrativo con le sue battutine e la sua leggerezza. Diciamocelo che di dramma psicologico vero e di critica ha ben poco...! E' una commedia!
    Il suo parere di per sé può essere condiviso come può non esserlo, solo lui mi sembra un tantino ipocrita perché con Birdman non si è sbilanciato. Scommetto che è piaciuto pure a Robert Downey Jr... :ahah:
     
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  5. The White
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    La critica non è al genere. Il cinema di genere c'è sempre stato ed è sempre servito. La critica è nel spacciarci cinecomics per film profondi o capolavori della storia. In questo bisogna ammettere che Nolan ha una buona parte di colpa/merito, che mi si venga a dire che i suoi batman per ottimi prodotti d'intrattenimento ok, che mi spaccino per capolavori dei nostri tempi francamente mi fa girare i cosiddetti. Colpa di un ormai diffuso falso-nerdismo che continua a spacciarci certi prodotti per oro colato. Se poi li critici passi anche per spocchioso... passerò per uno con la puzza sotto il naso ma un cinecomics per me non dovrebbe essere mai ritenuto oggettivamente un capolavoro.
     
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  6. mr.wolf
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    CITAZIONE (The White @ 25/2/2015, 17:30) 
    La critica non è al genere. Il cinema di genere c'è sempre stato ed è sempre servito. La critica è nel spacciarci cinecomics per film profondi o capolavori della storia. In questo bisogna ammettere che Nolan ha una buona parte di colpa/merito, che mi si venga a dire che i suoi batman per ottimi prodotti d'intrattenimento ok, che mi spaccino per capolavori dei nostri tempi francamente mi fa girare i cosiddetti. Colpa di un ormai diffuso falso-nerdismo che continua a spacciarci certi prodotti per oro colato. Se poi li critici passi anche per spocchioso... passerò per uno con la puzza sotto il naso ma un cinecomics per me non dovrebbe essere mai ritenuto oggettivamente un capolavoro.

    Premetto che non ho visto Birdman, ma sono completamente d'accordo con te. Anche io lo ripeto da anni sul forum, senza arrivare all'estremismo di Iñárritu :D. Non è un ragionamento da uno che ha la puzza sotto il naso secondo me.

    Con tutta la buona volontà, ma come si fa a considerare un cine-comic un capolavoro? Iñárritu forse esagera un po', ma non gli dò torto quando parla di un'opera d'intrattenimento, divertente e da pop corn.

    Nolan a mio avviso, ha avuto il merito di trattare un cine-comic sotto un altro aspetto, allo stesso tempo però l'effetto Nolan (del quale lui non ha colpa) ha creato un esagerazione. Ma si sente davvero l'esigenza di tutte questi ri-saghe (e non saghe) di Batman o Superman? Ma anche di altri supereroi...
     
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  7. Lonz@
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    CITAZIONE (The White @ 25/2/2015, 17:30) 
    La critica non è al genere. Il cinema di genere c'è sempre stato ed è sempre servito. La critica è nel spacciarci cinecomics per film profondi o capolavori della storia. In questo bisogna ammettere che Nolan ha una buona parte di colpa/merito, che mi si venga a dire che i suoi batman per ottimi prodotti d'intrattenimento ok, che mi spaccino per capolavori dei nostri tempi francamente mi fa girare i cosiddetti. Colpa di un ormai diffuso falso-nerdismo che continua a spacciarci certi prodotti per oro colato. Se poi li critici passi anche per spocchioso... passerò per uno con la puzza sotto il naso ma un cinecomics per me non dovrebbe essere mai ritenuto oggettivamente un capolavoro.

    Questo è quello che penso e da un bel pezzo anche, condivido con White e col messicano :D
     
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    Mod Inca. ON:

    Mah, penso che ogni film abbia una sua dignitià e che possa essere un capolavoro. Sono anni che si discute del cinema di genere, horror, polizieschi, fantascienza e così via. Quasi mai vincono l'Oscar. C'è un pregiudizio di base.
    Secondo me L'esorcista e Shining sono dei capolavori. Come Blade runner, Alien, e così via.
    Ma questi film non incontrano mai il favore dei critici e dei premi perché sono di genere, sono di intrattenimento. Così un film bello come Gravity perde contro 12 anni schiavo.

    Secondo me, dipende sempre come si tratta una storia. Ci sono film di genere bellissimi e film intellettuali da spararsi. Concordo come dice Tayger sul fatto che i comics siano il frutto della loro cultura. E non sarei così categorica dal liquidarli come "genocidio culturale". Mi racconta molte più cose sull'America Spiderman 2 che non Birdman, per dire.
    Sarà che mi sono un po' stancata di sentirmi fare la morale dal solito radical chic tutto "quanto sono intelligente". Fa parte del sistema lui pure, finanzia quella stessa industria che tanto gli sta sull'anima. Non è un caso che l'unico veramente out quest'anno era Linklater, che infatti se l'è presa in saccocia.

    Nolan poi è un caso a parte. Ha trasformato Batman letteralmente. Ha riscritto il codice del fumetto, ma anche il codice della rappresentazione cinematografica del supereroe, ha creato un universo cinematografico tutto suo che solo in parte si ispira alla matrice del comic. Dubito che ci ricorderemo di Michael Keaton in mutande, ma tutti ricordiamo il Joker di Nolan, o la nuova Gotham.
    Poi, certo, il sistema sfrutta i personaggi come un brand, e per stanchezza o per la crisi di propina a momenti alterni reboot remake prequel e sequel. Ma non siamo liberi di guardarli? Li vogliamo sopprimere? Dov'è la libertà dello spettatore? Inarritu mi vuole costringere a una cura Ludovico fatta solo di Godard, Inarritu, De Sica, Tarkovsky?
    Ma perché genocidio? Lasciaci stare, dai. Posso benissimo godermi Superman e poi guardare il tuo film. Dai, su, non te la prendere!

    Mod.Inca.: OFF. Sorry :D
     
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  9. Lonz@
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    CITAZIONE (deanie @ 25/2/2015, 20:18) 
    Mod Inca. ON:

    Mah, penso che ogni film abbia una sua dignitià e che possa essere un capolavoro. Sono anni che si discute del cinema di genere, horror, polizieschi, fantascienza e così via. Quasi mai vincono l'Oscar. C'è un pregiudizio di base.
    Secondo me L'esorcista e Shining sono dei capolavori. Come Blade runner, Alien, e così via.
    Ma questi film non incontrano mai il favore dei critici e dei premi perché sono di genere, sono di intrattenimento. Così un film bello come Gravity perde contro 12 anni schiavo.

    Secondo me, dipende sempre come si tratta una storia. Ci sono film di genere bellissimi e film intellettuali da spararsi. Concordo come dice Tayger sul fatto che i comics siano il frutto della loro cultura. E non sarei così categorica dal liquidarli come "genocidio culturale". Mi racconta molte più cose sull'America Spiderman 2 che non Birdman, per dire.
    Sarà che mi sono un po' stancata di sentirmi fare la morale dal solito radical chic tutto "quanto sono intelligente". Fa parte del sistema lui pure, finanzia quella stessa industria che tanto gli sta sull'anima. Non è un caso che l'unico veramente out quest'anno era Linklater, che infatti se l'è presa in saccocia.

    Nolan poi è un caso a parte. Ha trasformato Batman letteralmente. Ha riscritto il codice del fumetto, ma anche il codice della rappresentazione cinematografica del supereroe, ha creato un universo cinematografico tutto suo che solo in parte si ispira alla matrice del comic. Dubito che ci ricorderemo di Michael Keaton in mutande, ma tutti ricordiamo il Joker di Nolan, o la nuova Gotham.
    Poi, certo, il sistema sfrutta i personaggi come un brand, e per stanchezza o per la crisi di propina a momenti alterni reboot remake prequel e sequel. Ma non siamo liberi di guardarli? Li vogliamo sopprimere? Dov'è la libertà dello spettatore? Inarritu mi vuole costringere a una cura Ludovico fatta solo di Godard, Inarritu, De Sica, Tarkovsky?
    Ma perché genocidio? Lasciaci stare, dai. Posso benissimo godermi Superman e poi guardare il tuo film. Dai, su, non te la prendere!

    Mod.Inca.: OFF. Sorry :D

    wow :omg:

    Io non condivido perché mi sembra tu stia facendo di tutta l'erba un fascio.. Si parla di cinefumetti, non di cinema di genere, ed è diverso..
    Anch'io penso che Shining sia un capolavoro, però è di Kubrick, cioè cinema d'autore allo stato puro..
    I film di genere non sono una categoria fissa e facilmente inquadrabile, perché non è detto che se un film appartenga ad un genere specifico non contenga spunti, riflessioni e tecniche importanti per il cinema in generale. Cosa che non vedo nei cinecomics, onestamente. Non a caso i fumetti li si legge fin da piccoli, perché sono comunque letture meno impegnate (non me ne voglia nessuno, non sto criticando i fumetti, ma è ovvio che leggere Batman e leggere qualcosa di Hegel o Aristotele è ben diverso).
    Il ventunesimo secolo ha visto una vera e propria esplosione del suddetto genere, così che fossimo bombardati da talmente tanti film sui supereroi da far si che chiunque finisca per entrarvi in contatto, volente o nolente. Il cinema si trasforma in puro business, e questo è male.
     
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    Questa cosa del genere non la condivido. E' come dire che la musica pop non può essere un capolavoro o che l'impressionismo - termine nato in senso dispregiativo - non possa essere vera arte perché così appariva agli autori classici dell'epoca in cui nacque. Se c'è tecnica e qualità ci sono tutte le carte in regola. I vari sequel remake crossover ecc... fatti in serie nessuno dice che siano capolavori, ovvio, come non tutti i principianti che si dicono impressionisti fanno buoni quadri. Se non vanno bene i cinefumetti allora neanche un film d'animazione può essere un capolavoro, e neanche un film fantasy, e nemmeno un musical, e nemmeno niente, solo drammi e thriller :lol:
     
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    CITAZIONE (Krigerinne @ 25/2/2015, 20:55) 
    Questa cosa del genere non la condivido. E' come dire che la musica pop non può essere un capolavoro o che l'impressionismo - termine nato in senso dispregiativo - non possa essere vera arte perché così appariva agli autori classici dell'epoca in cui nacque. Se c'è tecnica e qualità ci sono tutte le carte in regola. I vari sequel remake crossover ecc... fatti in serie nessuno dice che siano capolavori, ovvio, come non tutti i principianti che si dicono impressionisti fanno buoni quadri. Se non vanno bene i cinefumetti allora neanche un film d'animazione può essere un capolavoro, e neanche un film fantasy, e nemmeno un musical, e nemmeno niente, solo drammi e thriller :lol:

    Beh un attimo :D il genere pop è così vasto che include tantissime cose.
    Il cinecomic per quanto mi riguarda segue sempre un canovaccio, cosa che magari non è presente in un altro genere come l'animazione o il fantasy.

    Io apprezzo Nolan proprio perché in un certo senso ha rivoluzionato il cinecomic!
     
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    Ma allora perché penalizzare l'opera di Nolan solo perché è un cinefumetto?

    Voglio dire che un film su un supereroe/ispirato a un fumetto può essere di qualsiasi genere. Da comico partendo da Super fino a passare per Defendor e Kick Ass e Hell Boy fino ad arrivare a quelli dark V per Vendetta, Franklyn, Watchmen e la trilogia di Nolan. Non ammazzerei tutto il ceppo se poi esce I fantastici quattro che è mero intrattenimento. :D
     
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  13. Lonz@
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    Ha ragione Wolf quando dice che i cinecomics hanno una certa impostazione che è difficile smuovere, ma al contrario penso che Nolan non abbia rivoluzionato una mazza di niente, ha fatto semplicemente un cinefumetto su Batman, punto. Dove sta la rivoluzione? Quando troverò un cinefumetto che possa definirsi capolavoro sarò il primo ad ammetterlo, ma finora siamo a zero, proprio perché per avere un capolavoro dal suddetto genere secondo me bisognerebbe snaturare il genere
     
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  14. mr.wolf
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    CITAZIONE (Krigerinne @ 25/2/2015, 21:09) 
    Ma allora perché penalizzare l'opera di Nolan solo perché è un cinefumetto?

    Io personalmente non la penalizzo, secondo me è un ottimo film che fa parte di un'ottima trilogia. Ed ha ben poco che spartire con gli altri cinecomic. Però lo reputo un film troppo sopravvalutato, il che non vuol dire che è un brutto film.

    Io penso che Iñárritu sbagli a parlare di genocidio culturale, questo lo fa sembrare sicuramente un intellettualoide.
     
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    In due righe, la proliferazione dei cinecomics si fa risalire a dopo l'11 settembre. I supereroi rispondono a un bisogno del pubblico di essere salvato, in quel momento in particolare e negli anni successivi.

    Christopher Nolan lo studiano tutti, ci scrivono libri di estetica, sociologia, filosofia... Non si smette mai analizzarlo, è inesauribile per tutti gli spunti di riflessione che porta. Ha veramente rivoluzionato un genere e reinventato ogni canone. Beninteso, per azzardare questi cambiamenti devi essere bravo un bel po', e penso sia anche questa la ragione per cui gli altri cinecomics si sono allineati sull'adattamento dal comic al film.
    In ogni caso, giusto perché c'è una collana intera dedicata a queste cose (Avatar, Terminator, Passion, Matrix, etc), chi ha voglia può dare un'occhiata al libro The Avengers e la filosofia. Ci si interroga sul tempo, l'esistenza di Dio, la storia, la catarsi, la psicologia, la politica. Adoro questi libri! Offrono sempre una lettura diversa sui film, mi piacciono molto.

    Non dico che i cinecomics siano capolavori. Ma possono esserlo. Secondo me, come per ogni film, dipende da come viene trattata la materia. Io nel mercato non ci vedo nulla di male. Sono anche quei soldi che consentono a un produttore di finanziare i piccoli film, o di distribuire cose che altrimenti non avrebbero spazio. Ben venga Jurassic Park con Spielberg che con i ricavi ci finanzia Schindler's list!

    Forse il problema è che oggi manca il coraggio di rischiare su opere innovative o diverse, e allora il produttore preferisce puntare su un reboot, che ha già un suo mercato, un suo pubblico, che è già noto. Sono scelte più di comodo, se si vuole. Non è un problema dei cinecomics, è un problema dei produttori.
     
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