Iñárritu si scaglia contro i cinecomics

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  1. The White
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    Per me il discorso che vuole fare lui è di onestà intellettuale. È un po' la stessa cosa che secondo me è successa con gli ultimi 007. Si è voluto portare su un tono serio e dark (termine che ormai si usa per tutto e che non vuol dire nulla ma ci siamo intesi :P ) quando i film di 007 sono da sempre roba d'intrattenimento puro da godere senza troppo impegno. Risultato: tutti a gridare al capolavoro e a me gli ultimi 3 007 fanno stracagare perché semplicemente si spacciano per roba impegnata quando non lo sono.
     
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  2. mr.wolf
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    Direi che Nolan lo ha rivoluzionato per tanti aspetti, sia per la complessità dei personaggi. sia per la filosofia che c'è dietro. Nei cinecomic quasi sempre finisce tutto a lieto fine, cosa che ad esempio non è così nel cavaliere oscuro.

    Ma anche lo stile della regia è diverso.

    CITAZIONE (deanie @ 25/2/2015, 21:42) 
    Non è un problema dei cinecomics, è un problema dei produttori.

    Su questo sono d'accordo. Lo stesso discorso vale per i remake dei film Horror.

    CITAZIONE
    Io nel mercato non ci vedo nulla di male.

    Ecco che però collegandomi al quote di sopra, spunta il lato nero del mercato :D. I produttori, con il loro mercato, lanciano remake,reboot e chi più ne ha più ne metta :)

    Edited by mr.wolf - 25/2/2015, 21:49
     
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  3. The White
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    Postilla: con impegnato non intendo roba pesa e pallosa eh. Per me anche un Carpenter fa cinema impegnato :D

    CITAZIONE (deanie @ 25/2/2015, 21:42) 
    Forse il problema è che oggi manca il coraggio di rischiare su opere innovative o diverse, e allora il produttore preferisce puntare su un reboot, che ha già un suo mercato, un suo pubblico, che è già noto. Sono scelte più di comodo, se si vuole. Non è un problema dei cinecomics, è un problema dei produttori.

    Il problema è che questi cinecomics fanno incassi e di brutto. Se non li facessero non li produrrebbero. Gli incassi derivano dalla mania di esaltare questi prodotti a filmoni quando la maggior parte delle volte sono film mediocri.
     
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  4. mr.wolf
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    CITAZIONE (The White @ 25/2/2015, 21:53) 
    Postilla: con impegnato non intendo roba pesa e pallosa eh. Per me anche un Carpenter fa cinema impegnato :D

    CITAZIONE (deanie @ 25/2/2015, 21:42) 
    Forse il problema è che oggi manca il coraggio di rischiare su opere innovative o diverse, e allora il produttore preferisce puntare su un reboot, che ha già un suo mercato, un suo pubblico, che è già noto. Sono scelte più di comodo, se si vuole. Non è un problema dei cinecomics, è un problema dei produttori.

    Il problema è che questi cinecomics fanno incassi e di brutto. Se non li facessero non li produrrebbero. Gli incassi derivano dalla mania di esaltare questi prodotti a filmoni quando la maggior parte delle volte sono film mediocri.

    Aggiungo che proprio grazie a questi reboot, non vengono promosse altre pellicole, proprio perché i produttori non hanno " il coraggio di rischiare su opere innovative o diverse", citando appunto Francesca. Questo non è un bene.
     
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    Ma il mercato è fatto di tante cose... Direi che forse in questo periodo di crisi nera investire su film rischiosi si ritiene che non valga la pena. Poi, per spezzare una lancia in favore della categoria del produttore, sono stati due produttori alternativi a realizzare Rocky con pochi soldi, o a produrre Fronte del porto che non lo voleva nessuno. Quando si fece strada l'idea del Gladiatore, si pensava che sarebbe stato un flop...

    E' interessante, solo per offrire un altro spunto, che sempre più attori, oggi, investano i propri soldi in progetti diversi, come Reese Whiterspoon con Wild, ma anche Bradley Cooper con American Sniper, che avrà pure incassato 400 milioni di dollari, ma all'inizio non lo voleva produrre nessuno. Che occhio, eh. Cime.
     
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  6. mr.wolf
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    Ma questo non è più cinema, è solo business secondo me. Da un lato capisco che il produttore guardi solo al suo portafoglio, da un altro così si ammazza la creatività.
     
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    CITAZIONE (mr.wolf @ 25/2/2015, 21:57) 
    Aggiungo che proprio grazie a questi reboot, non vengono promosse altre pellicole, proprio perché i produttori non hanno " il coraggio di rischiare su opere innovative o diverse", citando appunto Francesca. Questo non è un bene.

    Certo che non è un bene. Il discorso è un sacco complesso, riguarda anche la globalizzazione, le multisala, la cattiva gestione politica e culturale... Perfino a Broadway i musical nuovi non vanno praticamente più, e quello è un settore che raramente ha vissuto la crisi economica. E' quasi tutto un revival.

    Io vorrei che tornassimo ai gloriosi anni '90, dove potevamo avere a un tempo Braveheart e Seven, Titanic, Via da Las Vegas, Prima dell'alba...
     
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  8. mr.wolf
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    CITAZIONE (deanie @ 25/2/2015, 22:05) 
    CITAZIONE (mr.wolf @ 25/2/2015, 21:57) 
    Aggiungo che proprio grazie a questi reboot, non vengono promosse altre pellicole, proprio perché i produttori non hanno " il coraggio di rischiare su opere innovative o diverse", citando appunto Francesca. Questo non è un bene.

    Certo che non è un bene. Il discorso è un sacco complesso, riguarda anche la globalizzazione, le multisala, la cattiva gestione politica e culturale... Perfino a Broadway i musical nuovi non vanno praticamente più, e quello è un settore che raramente ha vissuto la crisi economica. E' quasi tutto un revival.

    Io vorrei che tornassimo ai gloriosi anni '90, dove potevamo avere a un tempo Braveheart e Seven, Titanic, Via da Las Vegas, Prima dell'alba...

    Ma sai che è un circolo vizioso :D?

    In quegli anni non ci torneremo mai se loro continuano su questa strada, soprattutto se non si rischia. Ma poi torniamo sempre al discorso del portafoglio :D...
     
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    Scusate èh parlerò per ignoranza, ditemi voi... ma girano tanti soldi e escono bei film negli USA. In Italia non abbiamo grossi produttori e non mi pare che usciamo con pellicole di nicchia profonde e intense e rivoluzionarie. Le due cose vanno di pari passo. Non so fino a che punto siano scindibili.
     
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  10. mr.wolf
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    Prendo in considerazione gli USA.
    Escono bei film, così come escono tanti film indipendenti a cui non viene data la giusta distribuzione e il giusto merito.

    A me sembra che sia di più la melma rispetto ai bei film, poi forse mi sbaglio.

    Per il cinema italiano non parlo :D, tanto parla spesso il box office per i film italiani, e quei pochi produttori ricchi sfondati, fanno uscire la solita monnezza. Ma non per questo vuol dire che non ci siano registi o sceneggiatori validi!

    Che poi non per forza devono essere intense e rivoluzionarie. Martino, Fulci o Di leo giravano certe pellicole di puro intrattenimento che oggi ce le sogniamo.
     
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  11. Wes_Djoke
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    Scusate èh parlerò per ignoranza, ditemi voi... ma girano tanti soldi e escono bei film negli USA. In Italia non abbiamo grossi produttori e non mi pare che usciamo con pellicole di nicchia profonde e intense e rivoluzionarie. Le due cose vanno di pari passo. Non so fino a che punto siano scindibili.

    Verissimo! E poi vabbè, io gli anni '90 non li ho vissuti veramente, ma ci saran state le grandi produzioni ignobili anche allora, o no? Solo che si tendono a ricordare i grandi film. Volete farmi credere che negli anni '90 uscivano film bellissimi, nuovi, rivoluzionari, ogni due per tre? Che c'erano molti meno film brutti e che non esistevano i film fatti esclusivamente per incassare? Non lo so, magari anche sì, ma magari ci si fa prendere anche un po' dalla nostalgia come è normale che sia :) i film belli escono anche adesso, per fortuna! Se penso a quanti ne ho visti in sala solo negli ultimi mesi!

    Comunque bel topic, è stato davvero interessante leggere i vostri post. Tornando sull'argomento originale: condivido al cento per cento il primo post di Francesca (quindi è inutile che stia qua a ripetere quello che ha già scritto lei) aggiungo solo che secondo me Iñárritu con queste dichiarazione va quasi a "denobilizzare" il suo lavoro. Sottolineo il "quasi" perchè chiaro che poi alla fine un film va valutato per quello che è e non per quello che dice il regista, però è quasi come se l'avesse un po' sporcato, perchè c'è sì l'aspetto molto forte della critica in Birdman, ma è decisamente più ampio e aperto a più interpretazioni. Qua invece Iñárritu spara semplicemente cazzate.
     
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  12. mr.wolf
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    Ma nessuno ha detto che ora non escono film belli :D, il discorso è un altro!

    Se una commercializzazione dei film c'è stata anche nelle decadi passate, ora, a mio modo di vedere, è presente in modo più massiccio!

    Comunque è un topic molto interessante :up:
     
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    Circoscrivendo al genere "cinecomic" film di questo stampo, quello classico con il supereroe contro il mondo, per me The dark knight rises sta sopra a tutto e si prende a mani basse il titolo di capolavoro.
    Se lo mettiamo nel mare magnum dei film di qualità, magari no, ma magari sì. E' la sintesi perfetta tra fumetto e dramma, un'alchimia che forse esiste solo in V per vendetta, senza essere così tanto baraccone da sembrare giocattoloso e paradossalmente inserito in un contesto che lo rende quasi verosimile o perlomeno credibile. Ma resta sempre e comunque nel campo dei gusti soggettivi.

    Un genere cinecomic in realtà non esiste, come già detto da qualcuno, ma esiste uno stampo che sta vivendo comunque una metamorfosi, che sta creando qualcosa che prima non è mai esistito, non di questa qualità, non di queste proporzioni.
    E' innegabile che il motore di tutto siano i ricavi economici, ma non per forza demonizzerei la cosa. E' un fenomeno tutto sommato giovane, che sta crescendo a velocità impressionante, e che come i fumetti di riferimento, sta conoscendo una fase di crescita e maturità a cui bisogna dar tempo.

    I primi fumetti era piuttosto semplicistici e di facile assimilazione, ma con il passare del tempo sono diventate vere e proprie opere letterarie, nell'accezione di opere complesse e profonde. La sottotraccia del diverso (dal gusto squisitamente adolescenziale) è stato messo da parte per creare un universo a sé che il cinema ha appena scalfito.

    Se parliamo di cinema di intrattenimento, possiamo citare ottimi cinecomic. Se parliamo di film in generale, per me comunque possiamo parlare di ottimi cinecomic. Il problema di fondo è che inarritu fa di tutta un'erba un fascio, e visto un iron man visti tutti.

    Io v per vendetta ad esempio lo trovo abbastanza profondo.
     
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  14. Lonz@
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    Ammetto che V per vendetta non fosse un cinecomic, così come son d'accordo nel dire che è di una caratura superiore al classico cinefumetto.. Ecco, se ci fossero più film del genere - di genere :ahah: - allora sarebbe diverso..
     
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  15. The White
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    Credo comunque che con cinecomics si intenda soprattutto quelli supereroistici...
     
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33 replies since 25/2/2015, 15:23   301 views
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