Sì infatti penso sia rivolto al genere umano in generale, ma se Romero magari riusciva ad essere più specifico, qua mi pareva fosse meno evidente il bersaglio.
Comunque son d'accordo anche sulla colonna sonora.
All'inizio ho pensato: questo è Michael Mann senza i soldi di Hollywood. Questo perché il film ha dalla sua un sacco di atmosfera, che soprattutto nelle tinte notturne dice la sua. Il maestro della notte è ovviamente il regista sopracitato, ma anche questo Refn non se la cava male, riuscendo a tratteggiare una notte solitaria ma accogliente, nella quale potersi rifugiare in compagnia della propria solitudine, come succede un po' al protagonista, senza alcun background (che può renderlo interessante se qualcuno ha voglia di sguinzagliare la fantasia).
Il film cerca di aver un taglio.. d'autore diciamo, con inquadrature e fotografie ricercate (e di ottimo livello secondo me).
Quello che fa' da spartiacque tra il pubblico è la scelta di renderlo un film in cui sono soprattutto le immagini e i silenzi a parlare, un po' come capita spesso nei film asiatici.
I dialoghi sono ridotti all'osso, essenziali, che abbozzano appena appena la trama, in modo da dare senso alle immagini che si susseguono.. ma può essere comprensibilmente una scelta che può fare specie, quando dal trailer ci si immagina tutt'altro.
Più che capolavoro, l'ho trovato affascinante come film.
Devo ammettere che mi ha lasciato spiazzato il film, in tanti sensi, molti buoni, alcuni meno buoni, partendo dal fatto che personalmente lo ritengo essere invecchiato piuttosto bene, restando ancora godibile e appassionante anche con gli occhi abituati al cinema odierno, con un ritmo che, seppur non palesemente veloce, sa comunque intrattenere ed appassionare lo spettatore, lasciandogli pian piano la libertà di addentrarsi nella storia assieme ai protagonisti, calandolo progressivamente all'interno dell'orrore che il cuore della pellicola riserva.
Perché è un orrore a due facce, con una soluzione che oggi giorno può anche risultare banale, ma che con gli occhi dell'epoca può essere risultata quasi geniale, con una chiara vena polemica che però non ho capito bene dove volesse andare a parare.
Una pellicola dal gore che oggi potrebbe anche sembrare quasi del tutto innocuo, ma che sa comunque far attendere con un brivido sulla schiena l'immagine successiva, in attesa di qualsiasi nefandezza possa scaturire da qualsiasi protagonista, indigeno e non.
Ciò che non sono riuscito a digerire è stata la ovvia uccisione degli animali, inutile e barbarica, per l'amore di una autenticità di cui non avevamo bisogno
In realtà il video l'ho fatto soprattutto per provare lo stabilizzatore che avevo preso ai tempi, ma devo dire che non mi dispiace il risultato finale, anche se non è nulla di eccezionale.
Nel mio piccolo però riprendere e fare video editing, quando ne ho tempo, mi diverte assai