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Ingmar Bergman: Sussurri e grida... i critici, i colleghi, il mercato
In un lungo attacco di malinconia scrissi un film dal titolo "Sussurri e grida". Misi insieme i miei risparmi, proposi ai quattro attori che impersonavano i personaggi principali di impegnare le loro paghe come comproprietari e presi a prestito mezzo milione dal Filminstituten.
Questo suscitò subito l'idignazione di molti lavoratori del cinema che si lamentarono per Bergman toglieva il pane di bocca ai pover colleghi svedesi, lui che poteva trovare finanziamenti all'estero. Era giusto che fosse cosi. Ho sempre apprezzato la sincera brutalità del cinema internazionale. Non si è mai in dubbio sul proprio valore di mercato. Il mio era zero.
Da "Lanterna magica", Garzanti, 2008, p. 308..