Holly e Benji (Manga)

Yoichi Takahashi 1981

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  1. hachiko_
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    Capitan Tsubasa (キャプテン翼 Captain Tsubasa?), meglio noto in Italia come Holly e Benji, è uno spokon manga giapponese sul calcio, ideato come fumetto da Yoichi Takahashi nel 1981. Il manga narra la storia di un fuoriclasse del calcio giapponese che, dopo essere cresciuto nella scuola Nankatsu, a 15 anni lascia il Giappone per avventurarsi nel calcio brasiliano e, successivamente, diventa professionista in Brasile prima e in Europa poi.
    Il manga si compone di quattro serie: Captain Tsubasa (Capitan Tsubasa in Italia), World Youth, Road to 2002 (nata per festeggiare i Mondiali di Calcio 2002 tenutisi in Giappone e Corea) e Golden-23. Le prime tre serie del manga hanno dato vita in seguito ad altrettante serie di un anime di grande successo. Sono stati realizzati anche 5 film su Capitan Tsubasa e esistono diversi volumi speciali su questa serie.
    Capitan Tsubasa ha riscosso molto successo sia in Giappone che nel resto del mondo. In Italia è tuttora oggi una delle serie più amate[1]. Capitan Tsubasa ha contribuito a diffondere il calcio in Giappone e molti ritengono che sia stato uno dei fattori che hanno contribuito al miglioramento di prestazioni della nazionale nipponica che nel 1998 si è qualificata per la prima volta ai mondiali e nel 2002 è riuscita persino a raggiungere gli ottavi di finale. Inoltre molti calciatori famosi come Hidetoshi Nakata,[2] Alessandro Del Piero, Francesco Coco, Zinedine Zidane, Giuseppe Sculli e Yoshikatsu Kawaguchi[3], che lo guardavano quando erano piccoli, hanno dichiarato che se sono diventati calciatori professionisti è anche merito di questa serie che ha contribuito a far nascere e crescere in loro la passione per il gioco del calcio. In Italia il manga è edito dalla Star Comics.


    Pubblicazione del manga


    Edizione giapponese

    Il primo capitolo della serie venne pubblicato sul numero 18 di Shōnen Jump. La serie durò fino al 1988 riscuotendo molto successo. Esistono anche le versioni anime della prima serie, Captain Tsubasa (Holly e Benji, due fuoriclasse) e Shin Captain Tsubasa (Holly e Benji: Sfida al Mondo) (per maggiori informazioni su queste serie si veda il paragrafo sull'anime).
    Il manga narra la storia di un fuoriclasse del calcio giapponese (Tsubasa Ozora) che, dopo essere cresciuto nella scuola Nankatsu e aver vinto quattro campionati nazionali giovanili e un mondiale U-16, a 15 anni lascia il Giappone per avventurarsi nel calcio brasiliano.
    Durante la pubblicazione della prima serie vennero pubblicati alcuni speciali: Netto Special, una sorta di enciclopedia pubblicata nel 1985, e Boku wa Misaki Taro, una storia speciale pubblicata nel 1987 che racconta della decisione di Taro di seguire il padre in Francia invece di andare a vivere con la madre. Nel 1988 venne pubblicato l'ultimo capitolo che racconta la partenza di Tsubasa per il Brasile, dopo aver vinto il mondiale giovanile di Parigi. Gli episodi usciti su Shōnen Jump sono stati in seguito raccolti in 37 tankoubon (pubblicati in Giappone dal gennaio 1982 al marzo 1989). In seguito in Giappone è uscita una ristampa di 21 volumi editi dalla casa editrice JumpComics.
    Dopo una pausa di sei anni Takahashi decise di ideare una seconda serie, Captain Tsubasa World Youth Hen (Capitan Tsubasa World Youth). Nel 1993 quindi scrisse e disegnò uno speciale, Captain Tsubasa Saikyo no teki Holland Youth, pubblicato sui numeri 14-18 di Shōnen Jump. Questo speciale è una sorta di prologo alla serie vera e propria e narra di tre amichevoli tra Giappone e Olanda in vista del World Youth (ovvero il Mondiale U-20). Un anno dopo iniziò la serie vera e propria sui Mondiali U-20 che durò fino al 1997, dopo qualche problema nei rapporti tra l'editore (la Shūeisha) e l'autore, che influì sull'andamento della storia (si pensi alla semifinale con l'Olanda ridotta a due sole pagine). Gli episodi di questa serie usciti su Shōnen Jump sono stati in seguito raccolti in 18 tankoubon. Successivamente in Giappone è uscita una ristampa in 10 volumi.
    Dopo un'attesa di quattro anni, Capitan Tsubasa ritornò sulle pagine di Young Jump nel 2001 con il Road to 2002, una serie che avrebbe dovuto celebrare i mondiali di Giappone e Corea. In realtà, l'autore Yoichi Takahashi ha impiegato 6 volumi per raccontare la partita Barcellona-Real Madrid e ha quindi concluso la serie e lasciando la storia in sospeso. La storia narra il cammino dei giocatori giapponesi nel calcio professionistico con Tsubasa e Hyuga che vengono ingaggiati dal Barcellona e dalla Juventus rispettivamente. Gli episodi di questa serie apparsi su Young Jump sono stati in seguito raccolti in 15 tankoubon.
    Tra il 2004 e il 2005 Takahashi disegnò numerosi speciali come il Golden Dream, FCRB e l'All Star Game, speciale che celebra i 25 anni di Captain Tsubasa. Nel 2005 Takahashi iniziò a disegnare una quarta serie, il Golden-23. Il primo capitolo di questa serie è apparso sul numero 45 di Young Jump del 6 ottobre 2005, mentre il 17 febbraio 2006 è stato pubblicato il primo tankoubon della serie dei 6 sinora prodotti in Giappone. La serie parla del cammino della nazionale olimpica nipponica verso la vittoria del torneo olimpico di calcio. Con il capitolo 79, pubblicato in Giappone il 21 giugno 2007, si conclude la prima parte della serie, incentrata sulle amichevoli giocate dal Giappone in vista delle qualificazioni e sulle partite di Tsubasa in Europa. La seconda parte, incentrata sulle qualificazioni asiatiche, è stata pubblicata dal 23 agosto 2007 al 24 aprile 2008. Subito dopo la seconda parte venne pubblicato nell'estate 2008 sul mensile Monthly Young Jump uno speciale olimpico in due parti, Wish for peace in Hiroshima, in cui il Giappone affronta la Grecia in vista delle olimpiadi. Questo speciale venne poi pubblicato, insieme a Boku wa Misaki Taro, nel dodicesimo volume della serie, uscito in Giappone nell'ottobre 2008. La trama lascia presagire il proseguimento di questa serie, ma attualmente non sono più stati pubblicati capitoli dall'aprile 2008. L'autore del manga annunciò nel capitolo conclusivo della prima parte che avrebbe realizzato inoltre nei mesi successivi due speciali che andranno a collocarsi nel contesto della serie: uno sulla partita Real Madrid-Barcellona e uno sulla partita Reggiana-Albese. Dopo un anno di pausa, nel maggio 2009 uscì il primo capitolo della miniserie sulla partita Reggiana-Albese (Kaigai gekito hen in calcio); lo speciale durò 24 capitoli, l'ultimo dei quali venne pubblicato il 23 ottobre 2009, e si concluse con la promozione in Serie B di Reggiana e Albese. Nell'ultima pagina dello speciale, veniva annunciata la realizzazione dello speciale sulla partita Barcellona-Real Madrid in occasione del 30º anniversario della saga. La pubblicazione del Kaigai gekito hen en la Liga (anche in questo caso una miniserie) su Young Jump è quindi iniziata l'11 febbraio 2010.


    Edizione italiana

    In Italia la prima serie del manga è stata pubblicata dalla Star Comics, inizialmente su Express (dove però veniva pubblicato a ritmi molto lenti) poi, dal febbraio 2000 al febbraio 2003, su Techno. La traduzione italiana non è esente da errori come confusioni tra personaggi (Misaki viene spesso scambiato per Misugi), traslitterazioni sbagliate (Hyuga viene chiamato erroneamente Hiyuga e il giocatore dell'Arabia Saudita Vulkan diventa improvvisamente Balkan) e, ma solo nei primi due numeri, un linguaggio inappropriato (i gol venivano chiamati punti, i personaggi non dicevano segnare un gol ma facciamo un punto ecc.).[5]. Per fortuna dal quarto numero in poi venne usato un linguaggio più gergale grazie all'affidamento dell'adattamento delle traduzioni a un appassionato di calcio, Mario Rivelli (alias Otto Gabos).[5].
    In Italia la seconda serie del manga è stato pubblicata dalla Star Comics sulla testata Techno dal marzo 2003 all'agosto 2004. Per evitare problemi con la FIFA la Star Comics ha dovuto storpiare i nomi di squadre e giocatori reali[6] (per esempio l'Inter è diventata Interland, la Juventus/Juvenile, la Sampdoria/Sampdoriana, il Colonia/Kern, Baggio/Gaggio, Gullit/Fullit, Maradona/Saradona ecc.).
    La Star Comics non ha potuto pubblicare il Road to 2002 che non può essere pubblicato all'estero a causa di un contenzioso tra FIFA e Shūeisha riguardo alla presenza in questa serie di squadre, maglie e stadi reali, con annessa richiesta di pagamento dei relativi diritti.[6] Probabilmente per lo stesso motivo non potrà pubblicare neanche il Golden-23.




    La trama del manga

    La storia parla di un ragazzino giapponese, Tsubasa Ozora (Oliver Hutton, soprannominato "Holly" in Italia) il cui obiettivo è vincere il Campionato mondiale di calcio. Figlio di un capitano di navi e di una casalinga, Tsubasa si trasferisce quando sta per iniziare l'ultimo anno delle elementari nella città di Fujisawa, dove decide di iscriversi alla scuola pubblica Nankatsu, e non, come inizialmente previsto, alla privata Shutetsu.
    Dopo aver conosciuto Ryo Ishizaki (Bruce Harper in Italia), capitano della squadra delle elementari Nankatsu, decide di sfidare il portiere della rivale Shutetsu (Saint Francis nell'anime), Genzo Wakabayashi (Benjamin Price, soprannominato "Benji" in Italia), che gode della fama di essere pressoché imbattibile, fama che appunto terminerà per colpa di Tsubasa.
    Lo stesso giorno della sfida Tsubasa conosce Roberto Hongo (Roberto Sedinho nell'anime), grande giocatore brasiliano di origine giapponese che fu salvato dal padre di Tsubasa qualche tempo prima dopo che aveva cercato di suicidarsi per via di un problema agli occhi che lo aveva costretto a terminare la carriera anzitempo. In segno di gratitudine diventerà l'allenatore personale di Tsubasa e ne affinerà la tecnica.
    Dopo essere entrato nel club di calcio della Nankatsu (Newppy in Italia), Tsubasa inizia la sua prima partita giocando come difensore nel derby con la rivale Shutetsu, impedendo a Izawa, Taki e Kisugi di segnare nel primo tempo, mentre nella ripresa lo vediamo in attacco permettere alla sua squadra di uscire imbattuta per la prima volta dal confronto con i rivali.
    Viene creata una squadra con i migliori elementi di tutte le scuole della città per affrontare il campionato nazionale, e Tsubasa ne diventa la punta, trascinando la Nankatsu (Newteam) alla vittoria finale contro la Meiwa (Muppet) di Kojiro Hyuga (Mark Lenders).
    Negli anni delle medie, Tsubasa, che gioca con la squadra delle medie Nankatsu (NewTeam in Italia), vince tutti i 3 campionati nazionali che vengono disputati, battendo la Toho di Hyuga nei primi due e pareggiando 4-4 dopo i supplementari la finale del terzo, sempre contro la Toho, nonostante un serio infortunio alla spalla. Il suo obiettivo è vincere per raggiungere in Brasile Roberto (partito alla fine del campionato delle elementari) per diventare un giocatore professionista. In questi tre anni Tsubasa retrocede nella posizione di regista, che non abbandonerà mai più.
    Convocato per la Nazionale Under 15 giapponese, vince il torneo di Parigi, sorta di mondiale giovanile, guidando la sua squadra come capitano alla vittoria in finale contro la Germania Ovest di Karl Heinz Schneider (Nella serie animata il Torneo di Parigi viene separato completamente dal Campionato Mondiale, che si disputa in Germania, e nel primo si assiste alla vittoria a pari merito di Germania e Giappone). Al rientro in patria consegue la licenza media, si allena con una squadra di professionisti e debutta nella nazionale maggiore nell'amichevole contro il Grêmio (3-3), nel quale segna i 3 gol del Giappone dopo essere entrato nella ripresa con la sua squadra sotto 3-0. Inoltre si fidanza con Sanae Nakazawa (Patty) e parte per il Brasile.


    Anime

    In seguito al successo del manga venne prodotta una versione animata, Captain Tsubasa, che fu trasmesso in Giappone dal 1983 al 1986. Vengono realizzati 128 episodi che raccontano solo la storia dei primi 25 tankoubon (la parte dei campionati nazionali giapponesi giovanili). In Italia, l'anime appare nel luglio 1986, con i nomi cambiati poiché Fininvest lo aveva richiesto alla società di doppiaggio in quanto la loro policy era ed è quella di italianizzare o inglesizzare i nomi giapponesi[9] e con il titolo di Holly & Benji, due fuoriclasse. Anche all'estero seguiranno tale modo di fare (per esempio nella versione francese, Olive et Tom, Benji Price si chiama Tom Price e Tom Becker si chiama Ben Becker; nella versione araba Holly si chiama Majid). Curiosità: il telecronista nella versione italiana è doppiato da un ex radiocronista di Tutto il calcio minuto per minuto, Sergio Matteucci.[9] La voce fuoricampo che commenta le partite, nell'edizione italiana, è sempre la stessa in ogni incontro, e viene svelata per pochi secondi nella puntata n.10 della prima serie, al minuto 17 e 31 secondi circa.
    Esistono delle differenze tra manga e anime: sono state aggiunte in alcuni casi parti nuove (i cosiddetti filler) rispetto alla storia del manga come ad esempio la parte del mondiale di Parigi sognata da Tsubasa la notte prima della finale Nankatsu-Toho (New Team-Toho). In questo sogno Tsubasa sognava che al termine del torneo delle elementari lui e i suoi amici/rivali fossero stati convocati nella nazionale juniores per giocare i mondiali di Parigi. In queste puntate Tsubasa e co. affrontarono avversarie fortissime come l'Inghilterra ai quarti e la Francia di Pierre in semifinale (in questa partita Tsubasa segnò persino un'autorete) riuscendo però a batterle raggiungendo la finale dove affrontò la Germania di Schneider. La Germania si portò in vantaggio di due reti ma il Giappone grazie alla sua grandissima determinazione riuscì a pareggiare. E proprio sul gol del 2-2 che si conclude il sogno di Tsubasa.
    Dato che la prima serie dell'anime non raccontava interamente la storia del manga venne prodotta nel 1989 una serie di 13 OAV, Shin Captain Tsubasa, che narra la storia dal vol. 26 al vol. 36. In questa serie la nazionale nipponica U-16 partecipa al Mondiale U-16 vincendolo a sorpresa battendo in finale la Germania Ovest 3-2. Per ragioni ignote non è stata realizzata la versione anime dell'ultimo volume del manga. In quest'ultimo volume si vedeva Tsubasa debuttare nella nazionale maggiore, fidanzarsi con Sanae e partire per il Brasile. Interessante notare che per un errore degli adattatori nell'edizione italiana dello Shin (trasmesso nel 1995 con una nuova sigla) Ralph Peterson (nome originale Makoto Soda) si chiama Sam Reynolds.
    Nel 1994, in seguito all'inizio della pubblicazione della seconda serie del manga, Captain Tsubasa World Youth Hen, venne realizzata una nuova serie animata su C.T., Captain Tsubasa J, composto da 46 episodi. Gli autori dell'anime decisero però che per non raggiungere subito il manga i primi episodi della nuova serie sarebbero stati un remake di parte della prima serie (cioè dall'inizio della serie alla partenza per il Brasile di Roberto senza Tsubasa). Solo a partire dall'episodio 34 iniziarono gli episodi inediti che però (per motivi di budget) non narrano l'intera storia della seconda serie del manga ma solo la storia dei primi 6 volumetti (su 18). La versione animata del World Youth non è quindi completa e fa vedere solo parte delle qualificazioni asiatiche.
    Nel 1999 Captain Tsubasa J venne trasmesso in Italia su Italia 1 con il titolo Che campioni Holly e Benji!!!. I nomi furono come sempre inglesizzati anche se alcuni personaggi avevano come secondo nome il nome originale (per esempio Oliver Tsubasa Hutton e Rob Denton Aoi).[9] In quest'occasione però, per coprire il "buco" della storia, vennero trasmesse due puntate al giorno della vecchia serie più la serie Shin e gli OAV.
    Nel 2001 venne prodotto anche la versione animata di Road to 2002, composta da 52 episodi. I primi 32 episodi sono un remake della prima serie mentre gli episodi inediti sono solo 20. L'anime segue la storia del manga fino al sesto volumetto (cioè fino alle partite Barcellona-Valencia e Amburgo-Bayern Monaco) e non è molto fedele al manga soprattutto negli ultimi due episodi. Non mancano le parti inedite come la partita contro l'Olanda o il finale dove si vede Tsubasa ai Mondiali che sta affrontando il Brasile.
    Per evitare problemi con la FIFA e per far sì che la serie venisse trasmessa anche all'estero i produttori dell'anime hanno dovuto cambiare i nomi (e i colori) delle varie squadre reali (per esempio l'Inter è diventata il Lombardia, la Juventus il Piemonte, il Barcellona Catalunya, il San Paolo Brancos, il Flamengo Domingo, il Valencia San Jose, il Bayern Monaco Ruteburg, l'Amburgo Grunwald e così via).
    La serie venne trasmessa su Italia 1 tra il 2004 e il 2005 con il titolo “Holly e Benji Forever”. Come al solito i nomi sono stati inglesizzati e, a differenza delle precedenti serie, anche i nomi su striscioni o scritte vennero modificati. Se infatti nelle precedenti serie capitava di leggere su maglie, striscioni e cappelli di un personaggio il suo nome originale, nella nuova serie Holly e Benji Forever i nomi originali venivano modificati anche nelle scritte.
    Le serie Holly e Benji, due fuoriclasse (Captain Tsubasa), Holly e Benji Forever (Captain Tsubasa Road to 2002) e i 4 film, sono stati pubblicati in Italia in DVD e BOX. La prima serie e i film (con titoli e durata fedeli all'originale) da Yamato Video, mentre la serie Forever da Stormovie.

    Film

    Tra il 1985 e il 1986 uscirono quattro film su Captain Tsubasa:

    Europe Daikessen (la grande sfida europea) (1985)

    Captain Tsubasa: Ayaushi! Zen Nippon JR (Attenzione! I Giovani Giapponesi) (1985)

    Captain Tsubasa: Asu ni mukatte hashire (Correndo in direzione al domani) (1986)

    Captain Tsubasa: Sekai Daikessen! Junior World Cup (1986)

    Nei primi due film, ambientati all'epoca della scuole medie, il Giappone affronta in varie amichevoli una selezione europea. Negli altri due, ambientati ai tempi delle superiori, il Giappone partecipa a un mondiale giovanile a cui partecipano anche gli Stati Uniti, l'Europa e il Sud America. Dopo aver sconfitto facilmente gli USA in semifinale il Giappone sconfigge in finale il Sud America di Carlos Santana grazie a un phoenix drive shot di Tsubasa Ozora in zona Cesarini. In Italia i quattro film sono stati spezzettati in nove episodi da 20 minuti ciascuno e trasmessi su Italia 1.

    I titoli italiani dei nove episodi:


    La sfida di Parigi (prima parte) (Europe Daikessen)

    La sfida di Parigi (seconda parte) (Europe Daikessen)

    La grande rivincita (Captain Tsubasa: Ayaushi! Zen Nippon JR)

    La sfida continua (Captain Tsubasa: Ayaushi! Zen Nippon JR)

    Eroi per un giorno (Captain Tsubasa: Ayaushi! Zen Nippon JR)

    Amici per sempre (Captain Tsubasa: Asu ni mukatte hashire)

    In ritiro con la nazionale (Captain Tsubasa: Asu ni mukatte hashire)

    Campioni del mondo (prima parte) (Captain Tsubasa: Sekai Daikessen! Junior World Cup)

    Campioni del mondo (seconda parte) (Captain Tsubasa: Sekai Daikessen! Junior World Cup)

    Nota bene : il settimo episodio dei film comprende, oltre a parte del film Asu ni mukatte hashire, anche parte del film Sakai Daikessen! Jr. World Cup.
    Nel 1994 è uscito un quinto film, Sakyo no teki! Holland youth, mai trasmesso in Italia. In questo quinto film, che è la versione anime dello speciale Sakyo no teki holland youth, il Giappone affronta in due amichevoli la forte Olanda. Nelle prime due partite il Giappone privo di Tsubasa perde 6-0 e 7-0, invece nella terza partita con Tsubasa in campo il Giappone vince addirittura 11-1.




    Fonte: Wikipedia
     
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    Francesca

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    Ma quanto sono alti i tipi in piedi in fondo alla foto di suqadra? :blink:
     
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  4. mr.wolf
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    CITAZIONE (deanie @ 23/3/2012, 17:26) 
    Ma quanto sono alti i tipi in piedi in fondo alla foto di suqadra? :blink:

    Visto che tra Yuma e Benji (nella foto) c'è una differenza abissale e considerando che in media i portieri di calcio sono spesso alti..direi che sfioriamo i 2 metri e 20 abbondanti!

    :ahah:
     
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    CITAZIONE (deanie @ 23/3/2012, 18:26) 
    Ma quanto sono alti i tipi in piedi in fondo alla foto di suqadra? :blink:

    Ottima osservazione in effetti :ahah: :ahah: :ahah:

    Al di là che, come tutti i cartoni, era parecchio esagerato (ma altrimenti non sarebbero cartoni XD), ero appassionato di Holly e Benji! Il pomeriggio neppure uscivo se prima non vedevo la puntata u.u
     
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4 replies since 22/3/2012, 13:01   519 views
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