Dylan Dog (fumetto)

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    Dylan Dog è una serie a fumetti creata nel 1986 da Tiziano Sclavi per Sergio Bonelli Editore. Nei primi anni di vita editoriale la maggior parte delle storie furono scritte dallo stesso Sclavi, col quale si sono poi alternati altri autori come Claudio Chiaverotti, Mauro Marcheselli, Pasquale Ruju e Paola Barbato. Sclavi tornò a scrivere le avventure della sua creatura con gli albi n. 240, 243, 244 e 250 (usciti tra il 2006 ed il 2007), dopo i quali è iniziata una nuova lunga assenza che perdura a tutt'oggi. Dylan Dog condivide lo stesso universo narrativo di altri personaggi bonelliani: Mister No, Martin Mystère e Ken Parker. È il terzo fumetto più venduto in Italia dopo Tex e Topolino.

    La serie mensile


    Il 26 settembre 1986, ma con data ufficiale di copertina ottobre 1986, esce nelle edicole il numero 1 del nuovo mensile a fumetti Dylan Dog, intitolato L'alba dei morti viventi, con soggetto e sceneggiatura di Tiziano Sclavi e disegni di Angelo Stano. Il valore raggiunto ad un certo punto tra i collezionisti del numero 1 portò alla stampa di copie false. Note tra i collezionisti del settore e riconoscibili dalla scarsa qualità della carta (piuttosto gialla) e della stampa, sono circolate per qualche tempo nelle frequenti mostre mercato del settore.

    Formato dell'albo

    La struttura dell'albo prevede 96 pagine in bianco e nero più le 4 pagine di copertina (comprese nella numerazione, visto che dopo la prima e la seconda di copertina si comincia con pagina 3). Le storie a fumetti sono sempre inedite e nella maggior parte dei casi autoconclusive. Nei primi 17 albi le 96 pagine erano tutte occupate dalla storia a fumetti, mentre a partire dal numero 18 le storie a fumetti occupano le pagine da 5 a 98, per un totale di 94 tavole (formato affermatosi come standard per le storie di Dylan Dog). La pagina 3 è ora occupata dal frontespizio, la cui prima versione (albi dal numero 18 al numero 41) era opera dell'allora copertinista Claudio Villa. Il frontespizio attuale, disegnato da Angelo Stano, esordì nel numero 42, in concomitanza con il passaggio di testimone nella realizzazione delle copertine. La pagina 4 è invece occupata dalla rubrica chiamata inizialmente Dylan Dog Horror Post e poi, dal numero 171, Dylan Dog Horror Club (in seguito alla fusione con Il club dell'orrore, rubrica presente in seconda di copertina fino all'ingigantimento dell'elenco arretrati).

    Storie in due puntate

    Nei numeri 16 e 17 fu pubblicata per la prima volta una storia suddivisa in due episodi. Questa rimane tuttora, con le sue 192 tavole complessive (96 per puntata), la più lunga pubblicata sulla serie regolare, in quanto le successive storie divise in due puntate totalizzavano solo 188 tavole (94 per puntata). Ad oggi sono state pubblicate otto storie "doppie".
    16 Il castello della paura - 17 La Dama in Nero
    64 I segreti di Ramblyn - 65 La belva delle caverne
    110 Aracne - 111 La profezia
    133 Ananga! - 134 L'urlo del giaguaro
    180 Notti di caccia - 181 Il marchio del vampiro
    198 La legge della giungla - 199 Homo homini lupus
    241 Xabaras! - 242 In nome del padre
    289 La via degli enigmi - 290 L'erede oscuro

    Albi con pagine extra ed albi a colori

    La prima eccezione alla regola delle 96 pagine si verificò al raggiungimento del traguardo del numero 50, festeggiato con 12 pagine in più (108 + la copertina). In quell'occasione, la Horror Post fu raddoppiata, venendo presentata anche a pagina 109 (la penultima), mentre a pagina 110 l'albo si chiudeva con il resoconto di uno dei primissimi Dylan Dog Horror Fest. Da pagina 5 fino a pagina 108 fu presentata una storia completa di ben 104 tavole, Ai confini del tempo.
    Nel numero 77, L'ultimo uomo sulla terra, la Sergio Bonelli Editore propose, in via sperimentale, un albo con 16 pagine in più (112 + la copertina) e, caso unico, con due storie complete di rispettivamente 64 e 46 tavole. Queste due sono quindi le storie più brevi mai apparse sulla serie mensile. La prima, che dava il titolo all'albo, era anche un primo esperimento di "storia immaginaria" di Dylan, mentre la seconda era intitolata Incubus.
    Per festeggiare il numero 100 non fu alterato invece il numero di pagine ma, come da tradizione bonelliana, fu proposto un albo interamente a colori, La storia di Dylan Dog, che raccontava il capitolo conclusivo della saga dell'indagatore dell'incubo scritto da Tiziano Sclavi e disegnato da Angelo Stano.
    Altro albo illustre della serie fu il numero 121, Finché morte non vi separi, che festeggiava i primi dieci anni di vita editoriale di Dylan Dog (centoventi mesi dal numero uno). Nell'occasione furono proposti contemporaneamente il colore e l'aumento di pagine, 16 in più (112 più la copertina). La storia di quell'albo, con le sue 110 tavole a colori, è la più lunga mai pubblicata in unica soluzione sulla serie regolare, e racconta un capitolo importante del passato di Dylan (l'amore con Lillie e il primo incontro con Groucho). Gli autori erano Mauro Marcheselli e Bruno Brindisi.
    Piuttosto curioso il caso dell'albo numero 131, Quando cadono le stelle: esso presentava appena 2 pagine in più (98 più copertina), proponendo quindi una storia di 96 tavole (come nei primi 17 albi della serie). La penultima tavola conteneva anche un particolare a colori. Dopo questo strano numero, non vi sono più stati albi con pagine extra. Vi sono invece stati altri albi interamente a colori.
    Ovviamente il colore fu proposto nell'albo numero 200, intitolato proprio Il numero Duecento, con soggetto e sceneggiatura di Paola Barbato (considerata per molti anni la principale erede di Tiziano Sclavi) e disegni di Bruno Brindisi. Si tratta di un nuovo episodio che, riprendendo alcuni temi lasciati in sospeso sul numero 121, scava nel passato di Dylan Dog (dall'alcolismo fino all'avvio della sua professione di indagatore dell'incubo). Interamente a colori fu anche il numero 224, Sul filo dei ricordi, in questo caso senza motivazioni o ricorrenze particolari.
    Il ventennale del personaggio fu celebrato con una storia in due episodi entrambi a colori, nei numeri 241, Xabaras!, e 242, In nome del padre. Come per il numero 200 gli autori erano Paola Barbato e Bruno Brindisi. Meno di un anno dopo, anche il traguardo del numero 250 fu festeggiato con un albo a colori, Ascensore per l'inferno, scritto da Tiziano Sclavi e disegnato ancora da Bruno Brindisi.
    Puntualmente a colori l'albo celebrativo numero 300, Ritratto di famiglia. La storia, scritta da Pasquale Ruju e disegnata da Angelo Stano, spazia su passato, presente e futuro dell'indagatore dell'incubo, riprendendo le tematiche di quattro storici numeri firmati da Sclavi e Stano: 1 (L'alba dei morti viventi), 25 (Morgana), 43 (Storia di nessuno) e 100 (La storia di Dylan Dog). L'albo celebrava anche (con un mese di anticipo) il venticinquesimo anniversario del debutto in edicola del personaggio; tale ricorrenza è coincisa, il 26 settembre 2011, con la scomparsa dell'editore Sergio Bonelli.
    Il prossimo albo a colori dovrebbe essere il numero 361 che, nelle edicole a fine settembre 2016, festeggerebbe il trentennale dell'indagatore dell'incubo.

    Le altre collane

    Alla regolare serie mensile di Dylan Dog sono affiancate, sempre da parte di Sergio Bonelli Editore, ulteriori collane con periodicità annuale o semestrale, che presentano storie inedite con caratteristiche "speciali" (diverso numero di pagine, diverso formato o colore).

    Speciale Dylan Dog

    La prima collana extra dell'indagatore dell'incubo nacque meno di un anno dopo l'esordio nelle edicole della serie mensile, precisamente nel luglio 1987. Si tratta dello Speciale Dylan Dog (chiamato anche Dylan Dog Special), periodicità annuale, che presentava una storia di 128 tavole e, in allegato, un volumetto di 64 pagine dell'Enciclopedia della Paura su argomenti legati all'horror. A partire dal numero 6 del 1992 tale volumetto fu sostituito da un albo a fumetti di 32 pagine della collana Dylan Dog presenta Groucho. A partire dal numero 14 del 2000 furono soppressi gli allegati ma in compenso fu aumentato il numero di pagine dello Speciale, che da allora contiene una storia di ben 160 tavole. Nel frattempo il periodo di uscita dell'albo è stato posticipato alla fine di settembre, in concomitanza con gli anniversari della prima apparizione in edicola del personaggio. Sebbene la storia pubblicata sullo Speciale sia sempre stata unica ed autoconclusiva, in alcune occasioni è stato utilizzato l'espediente narrativo della storia "ad episodi", per presentare più storie brevi riunite sotto un unico filo conduttore (numeri 1, 2, 8, 16, 18).

    Almanacco della Paura

    Nel marzo 1991 debutta una seconda collana annuale, l'Almanacco della paura. Oltre a storie inedite del personaggio, l'Almanacco pubblica articoli, curiosità e rubriche su cinema, letteratura, musica, videogiochi ed altro, tutto inevitabilmente legato al tema dell'horror. L'Almanacco è l'unica collana "non numerata" dell'indagatore dell'incubo: i primi tre albi (usciti tra il 1991 ed il 1993) recavano sul dorso le scritte Il primo almanacco della paura, Il secondo almanacco della paura, Il terzo almanacco della paura. Dal quarto numero in poi la collana è stata oggetto di un restyling e reca sul dorso semplicemente l'anno di uscita (Almanacco della paura 1994 e così via). In realtà l'Almanacco fa parte della collana bimestrale Almanacchi della Bonelli (sei numeri all'anno ciascuno incentrato su una diversa tematica ed abbinato ad un diverso personaggio bonelliano, la paura e Dylan Dog costituiscono una di queste sei uscite annuali), come si evince dalla dicitura bimestrale in copertina e dal box presente in fondo a pagina 2.

    Albo Gigante Dylan Dog

    Nel gennaio 1993 fa il suo esordio la terza collana annuale, Albo Gigante Dylan Dog, così chiamato per le dimensioni molto superiori all'albo mensile sia per numero di pagine che per formato. Negli anni successivi l'uscita del cosiddetto Dylandogone fu anticipata al mese di novembre. L'albo è composto solitamente da due storie della lunghezza classica di 94 tavole affiancate da alcune storie brevi. Per un certo periodo, dal numero 9 al numero 15, ha presentato una storia unica di ben 236 tavole, sul modello degli albi giganti di altri personaggi bonelliani: queste sono state le più lunghe avventure dedicate all'indagatore dell'incubo pubblicate finora.

    Maxi Dylan Dog

    La quarta collana extra arriva nel luglio 1998 ed è il Maxi Dylan Dog, che propone tre storie insieme, ciascuna della lunghezza classica di 94 tavole. La periodicità era inizialmente annuale, con la presenza fissa della coppia Montanari & Grassani ai disegni. Nel 2011 la collana è diventata semestrale. Delle due uscite annuali quella classica (giugno - luglio) continua ad essere caratterizzata dai disegni di Montanari & Grassani, mentre l'uscita invernale è affidata ogni anno ad un disegnatore diverso, scelto tra quelli storici di Dylan Dog. Finora si sono cimentati Corrado Roi (numero 14 del febbraio 2011) e Giovanni Freghieri (numero 16 del febbraio 2012).

    Dylan Dog Color Fest

    Nell'agosto 2007 ha debuttato il Dylan Dog Color Fest, quinta collana extra, che raccoglie quattro storie di 32 tavole ciascuna, interamente a colori. La collana dà spazio, fra gli altri, a noti sceneggiatori e disegnatori che si cimentano per la prima volta con l'indagatore dell'incubo. Nel 2010 il Color Fest è passato dalla periodicità annuale a quella semestrale. Delle due uscite annuali quella tradizionale resta in estate (agosto), mentre all'uscita primaverile (aprile) viene data la caratteristica di albo tematico. I temi finora affrontati sono humor (numero 4 dell'aprile 2010), femmes fatales (numero 6 dell'aprile 2011), historieta (numero 8 previsto per aprile 2012), mondi alternativi (numero 10 previsto per la primavera 2013).

    I cross over


    Nell'ottobre del 1990 è uscito un importante crossover tra Dylan Dog e Martin Mystère, dal titolo Ultima fermata: l'incubo!. In questa storia inedita l'indagatore dell'incubo si affianca ad un altro famoso personaggio della Bonelli: il detective dell'impossibile Martin Mystère. Il soggetto e la sceneggiatura sono di Alfredo Castelli con la collaborazione di Tiziano Sclavi, i disegni di Giovanni Freghieri. Due anni dopo la storia ha avuto un suo seguito con il secondo cross over del 1992, dal titolo La fine del mondo, questa volta di Tiziano Sclavi con la collaborazione di Alfredo Castelli, sempre disegnato da Freghieri. Le due storie sono state poi ristampate nella collana Dylan Dog Superbook.
    Oltre a queste due uscite extra, Dylan Dog si è incrociato in vari albi con altri personaggi a fumetti della Bonelli. Ha fatto qualche fugace apparizione sui numeri della serie regolare dello stesso Martin Mystere, così come lo stesso detective dell'impossibile è apparso sulle pagine di almeno tre numeri della serie mensile di Dylan Dog. Anche Jerry Drake, alias Mister No ha fatto la sua apparizione, insieme a Martin Mystère, in una di queste avventure. Inoltre Dylan è stato protagonista di un'avventura di Ken Parker, pubblicata nel dicembre 1994 sul numero 23 di Ken Parker Magazine e poi ristampata anche nella collana Dylan Dog Superbook.

    Le ristampe

    A nemmeno quattro anni dall'esordio del personaggio, nel luglio 1990 debutta la collana Ristampa Dylan Dog, proposta per un anno con periodicità quindicinale. Nel luglio 1991, per ovvi motivi, la collana diventa mensile, ma in compenso le si affianca la Seconda Ristampa Dylan Dog, anch'essa con periodicità mensile. Le due collane ripropongono gli episodi in ordine cronologico, con formati e copertine identiche alla serie originale; le uniche differenze sono nelle rubriche e nelle pagine pubblicitarie. Dal 1991 al 2006 (anno in cui chiuderà la Seconda Ristampa) le due ristampe "viaggiano" all'incirca con un ritardo rispettivamente di tre e cinque anni rispetto alla serie inedita e di due anni esatti (24 numeri) l'una dall'altra.
    Nel luglio 1996 (in occasione del decennale dell'indagatore dell'incubo) nasce Dylan Dog Collezione Book: si tratta in pratica della terza ristampa, sempre mensile, che viaggia con circa dieci anni di ritardo sulla serie inedita, sette anni sulla prima Ristampa e cinque anni sulla Seconda Ristampa. Rispetto alle prime due ristampe, la Collezione Book si presenta in un'elegante edizione cartonata, mantenendo sempre le copertine originali.
    Nel 2006 (in coincidenza col ventennale del personaggio) la Bonelli effettua una ristrutturazione delle ristampe "dylaniate". Viene chiusa, con il numero 184, la Seconda Ristampa e al suo posto debutta la Granderistampa Dylan Dog che riparte dal numero 1. Anche la Granderistampa raccoglie in ordine cronologico le storie della serie regolare, ma al ritmo però di ben tre numeri originali in ogni albo, con periodicità bimestrale. Stavolta le copertine sono inedite (realizzate da Corrado Roi).
    Le ristampe pubblicate restano quindi tre: Dylan Dog Ristampa mensile (poco meno di tre anni di ritardo dalla serie inedita), Dylan Dog Collezione Book mensile (poco meno di dieci anni) e Granderistampa Dylan Dog bimestrale (il cui ritardo, inizialmente di venti anni, diminuisce lentamente in quanto viaggia alla velocità di tre episodi ogni due mesi: nel 2012 tale ritardo si è ridotto a diciassette anni). Probabilmente la Granderistampa dovrà, prima o poi, passare alla periodicità trimestrale, per non "superare" la Collezione Book. Quest'ultima, a partire dal numero 185, è diventata di fatto la seconda ristampa della serie inedita (in quanto la vera Seconda Ristampa si era fermata al numero 184).
    Sulla scia della Collezione Book, nel 1997 inizia le pubblicazioni anche Dylan Dog Super Book: sempre con formato cartonato vengono ristampate tutte le storie "fuori serie". Oltre a quelle uscite su Speciali, Almanacchi, Giganti, Maxi e Color Fest, anche le storie uscite su albi extra (crossover e similari), nonché quelle pubblicate per iniziative particolari (diari, riviste, mostre, ecc.). Inizialmente con periodicità trimestrale, il Super Book è diventato quadrimestrale nel 2006 ma ha contestualmente aumentato il numero medio di pagine (per permettere ad esempio la pubblicazione delle storie da 236 tavole apparse sui numeri dal 9 al 15 del Dylandogone).

    Le copertine

    Il primo copertinista degli albi di Dylan Dog fu Claudio Villa: sue le copertine dei primi 41 numeri della serie mensile e dei primi 3 numeri dello Speciale. A partire dal 1990, precisamente dal numero 42 del mensile e dal numero 4 dello Speciale, il copertinista è Angelo Stano. Stano disegna anche le copertine di tutti i numeri dell'Almanacco, del Gigante e del Maxi. Claudio Villa è invece il copertinista del Super Book, mentre a Corrado Roi sono affidate le copertine della Granderistampa. Per quel che riguarda infine il Color Fest, le copertine sono realizzate di numero in numero da un artista diverso: finora si sono cimentati Gabriele Dell'Otto (numero 1), Tanino Liberatore (2), Sergio Toppi (3), Silver (4), Milo Manara (5), Laura Zuccheri (6), Gianluca e Raul Cestaro (7), Carlos Gomez (8).

    Altri media

    Cinema
    Dellamorte Dellamore (1994)


    Nel 1994 il regista italiano Michele Soavi dirige il film Dellamorte Dellamore (all'estero noto anche come The Cemetery Man o Of Death and Love), con la sceneggiatura che Giovanni Romoli trae dal romanzo omonimo di Tiziano Sclavi. Protagonista del romanzo e del film è Francesco Dellamorte, custode del cimitero di Buffalora dove i morti hanno cominciato misteriosamente a risorgere. Il romanzo era stato scritto da Sclavi alcuni anni prima che egli ideasse il personaggio di Dylan Dog, ma il manoscritto era andato perduto e successivamente era stato ritrovato e pubblicato quando il fumetto dell'indagatore dell'incubo era già un fenomeno cult. Dellamorte e il suo assistente Gnaghi avevano però esordito proprio nel fumetto di Sclavi, precisamente sullo Speciale Dylan Dog numero 3 del luglio 1989, intitolato Orrore nero. In tale storia l'indagatore dell'incubo ed il suo assistente Groucho incontrano faccia a faccia coloro che possono essere considerati i loro primi "prototipi".
    Il film di Soavi vede l'attore inglese Rupert Everett nel ruolo del protagonista principale, mentre l'attrice e modella italiana Anna Falchi interpreta la protagonista femminile. La scelta di Everett non fu casuale: anni prima proprio il volto dell'attore britannico era stato utilizzato, su espressa indicazione di Sclavi (probabilmente dopo averlo visto all'opera in "Another Country – La scelta" del 1984), per ispirare il volto di Dylan Dog. Le stesse locandine di Dellamorte Dellamore ricordano che il film racconta la storia "che ha ispirato il personaggio di Dylan Dog".

    Dylan Dog - Il film (2011)

    Il 16 marzo 2011 è uscito, in anteprima mondiale nelle sale italiane, Dylan Dog - Il film, primo film ufficiale di Dylan Dog, prodotto dalla Arelight productions e dalla Platinum Studios, con un budget dichiarato di 35 milioni di dollari. Il film è diretto da Kevin Munroe e interpretato da Brandon Routh nel ruolo del protagonista.[1][2]
    Negli anni precedenti si erano susseguite più volte diverse notizie su un possibile film sull'indagatore dell'incubo. Già nel 1998 la Platinum Studios aveva annunciato la possibile uscita dal film per la Dimension Films (al tempo parte della Miramax Films, a sua volta di proprietà della Disney), per la regia di Breck Eisner e con la sceneggiatura di Thomas Dean Donnelly e Joshua Oppenheimer[3][4]. L'anno seguente, dopo la commercializzazione negli Stati Uniti, con un buon riscontro di vendite, di alcuni albi dei fumetti Bonelli da parte della Dark Horse Comics, tra cui sei storie di Dylan Dog, la notizia era stata confermata e nello stesso periodo la Platinum Studios aveva anche stretto accordi con la DreamWorks SKG per un possibile film su Nathan Never, di cui però non si sono avute più notizie[5]. Nel 2004 la Platinum Studios aveva invece annunciato il progetto di un film in computer grafica su Dylan Dog "Dylan Dog: The Fourth Kingdom", per la regia di Ian Pearson[6]. Nel 2005 annunciò di aver nuovamente incaricato gli sceneggiatori Joshua Oppenheimer e Thomas Dean Connelly di scrivere la storia per il film con attori reali, confermando la regia di Breck Eisner. Secondo quanto riportato dai produttori il protagonista si sarebbe dovuto chiamare Derek Donovan e avere un aiutante di nome Marcus Adams.[7][8]

    Videogiochi

    Nel 1988 la Systems pubblicò il primo videogioco per Commodore 64 su Dylan Dog dal titolo Le notti della luna piena.
    Tra il 1991 e il 1993 Simulmondo pubblicò altri 19 titoli per computer ms-dos, Amiga e C64. Gli uccisori e Attraverso lo specchio furono venduti nei negozi mentre gli altri diciassette furono pubblicati in edicola: La Regina Delle Tenebre, Ritorno Al Crepuscolo, Storia Di Nessuno, Ombre, La Mummia, Maelstrom, Gente Che Scompare, La Clessidra Di Pietra, Il Male, I Vampiri, Il Marchio Rosso, Il Lungo Addio, I Killers Venuti Dal Buio, Il Bosco Degli Assassini, Inferni, Fantasmi e Il Cimitero Dimenticato.
    Nel 1999 la Rizzoli New Media insieme alla genovese NewMediaRound pubblicarono un videogioco per Windows dal titolo Dylan Dog Horror Luna Park il soggetto era di Tiziano Sclavi ed il videogioco è stato sviluppato dalla software house genovese 'Bedroom Studio Entertainment'. Il gioco era un'avventura grafica con alcune fasi arcade in cui Dylan si ritrova imprigionato in un proprio incubo.

    Giochi da tavolo

    Nel 1991 la fiorentina Das Production ha edito il gioco di ruolo: Il gioco di ruolo di Dylan Dog, ideato da Roberto Chiavini, Alessandro Ivanoff, Michele Gianni, Jacopo Garuglieri e Fabrizio Biasiolo, cui hanno fatto seguito diversi supplementi di avventura (Alta società di Roberto Chiavini e Jacopo Garuglieri, Mia è la vendetta di Roberto Chiavini, Attraverso le linee di Alessandro Ivanoff, Old Souls di Jacopo Garuglieri e Stefania D'Alterio, Labirinti di Paura di autori vari, Richiamo dall'inferno di Michele Gianni). Correlato al gioco in questione è anche il supplemento dedicato a Martin Mystère, comprendente regole aggiornate e una lunga avventura (di Roberto Chiavini).

    Radio

    Dylan Dog (2002)

    Nel 2002 Radio2 ha trasmesso 20 episodi di uno sceneggiato radiofonico intitolato Dylan Dog e sceneggiato da Armando Traverso.
    Personaggio Doppiatore
    Dylan Dog Francesco Prando
    Groucho Mino Caprio
    Ispettore Bloch Renato Mori
    Jane Stella Musy
    Sybil Francesca Fiorentini
    Killex Dario Penne
    Joy Emanuela Rossi
    Xabaras Rodolfo Bianchi
    Angel Chiara Colizzi
    Juma Laura Boccanera
    Lillie Claudia Catani
    Mike Dobson Massimiliano Manfredi
    Prof. Adam Marco Mete

    Necropolis e L'uccisore di streghe (2004)

    Dal 24 al 28 maggio 2004 Radio2 ha trasmesso 4 episodi di un altro sceneggiato radiofonico intitolato Dylan Dog - Necropolis, sceneggiato da Armando Traverso e basato sull'albo omonimo scritto da Paola Barbato.
    Immediatamente dopo, dal 29 maggio al 4 giugno 2004, Radio2 ha trasmesso i 6 episodi di Dylan Dog - L'uccisore di streghe, sceneggiato da Armando Traverso e basato sull'albo omonimo scritto da Pasquale Ruju.

    Musica

    Il videoclip musicale della canzone Il grande incubo, contenuta nell'album La donna il sogno & il grande incubo degli 883, è ispirato allo stile del fumetto.[9]
    Dylan Dog viene citato inoltre nelle canzoni "Vai Bello" e "La Spirale Ovale" Degli Articolo 31, Dylan Dog ed altre storie (2012)album dei Bolero.

    wikipedia

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