American History X

Tony Kaye - 1998

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. lele r
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    American History X

    american_history_x

    Un film di Tony Kaye. Con Edward Norton, Edward Furlong, Beverly D'Angelo, Elliott Gould, Fairuza Balk, Ethan Suplee, Stacy Keach, Avery Brooks, Jennifer Lien, Guy Torry, William Russ, Joseph Cortese, Jason Bose Smith, Antonio David Lyons, Alex Sol. Drammatico, durata 110 min. - USA 1999.



    Trama
    Venice (Los Angeles) il giovane Derek (E. Norton) riacquista la libertà dopo tre anni di carcere per l'omicidio di due balordi neri che stavano per rubargli l'auto. Il fratello e gli amici, fanatici aderenti a un movimento neonazista, lo accolgono come un eroe, ma Derek è cambiato.

    Fonte: Mymovies

    Trailer

     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Palma d'oro

    Group
    Founders
    Posts
    8,278
    Reputation
    +136
    Location
    Treviso

    Status
    CITAZIONE
    Un film che vidi tempo fa, che mi impressionò positivamente ma di cui avevo vaghi ricordi... riguardandolo ho avuto modo di dare maggiore spazio ai piccoli dettagli, e capirne meglio il senso all'interno del contesto.

    Anzitutto la scelta del bianco e nero che ricopre la maggior parte dei flashback: non soltanto un metodo per distinguere in maniera netta e precisa le trasformazioni e i traumi di Derek, ma anche per far capire l'ottusità di un ragionamento, di un odio che viene instillato dalla società.
    Voglio dire in questo frangente quanto siano significativi i flashback del Derek (si presume sia lui) bambino, gli unici a colori, privi di qualsiasi sentimento negativo ed impregnato di quella innata spensieratezza con la quale si conosce il mondo.
    Invece i flashback in bianco e nero segnano i passaggi chiave delle trasformazioni: i primi segni di intolleranza insegnati dal padre e poi cementati dalla vicinanza ad Alexander Cameron.
    Come Deanna ha già sottolineato, anche io ho notato nei fratelli la naturale tendenza ad assorbire i postulati di persone più influenti, più carismatici: nei flashback in bianco e nero (giusto per ribadire la grande importanza di questa scelta stilistica) Derek fa di tutto per compiacere Alexander Cameron, mentre nelle sequenze a colori è autonomo, indipendente, sicuro delle sue scelte perchè maturato durante il suo tragico cammino.

    Un tragico cammino segnato da una violenza cieca, che a volte sembra fine a sè stessa, ma che si rivela di importanza fondamentale nella prospettiva omnicomprensiva della pellicola: per capire le conseguenze delle sue azioni, del suo agire così forsennatamente idealista, ha dovuto subire violenze (letteralmente), è dovuto passare da un estremo all'altro.
    Il film trasuda violenza, che inesorabilmente scandisce tutta la pellicola dall'inizio alla fine, in un escalation di emozioni che partono dallo sdegno per arrivare alla compassione, senza dimenticare la comprensione.
    La stessa comprensione che pare aver raggiunto anche il fratello minore Danny, che ascoltata la dura esperienza di Derek capisce quanto di sbagliato ci sia nel credere a idee che non gli appartengono, ma che sono state trasmesse perchè facile preda di abili politicanti.
    Il film in sè e per sè prende una chiara posizione contro il nazismo, ma non scade nella retorica del razzismo bianco=cattivo e nero=vittima: riesce a dare uno spaccato più realistico, in cui nessuno è esente da colpe, finchè nessuno è capace di comprendere gli errori della storia e la fragilità di alcuni (Derek e Danny) diventa la forza di altri (Alexander Cameron).

    Passando al lato più tecnico, tutti gli attori principali meritano un applauso, primo tra tutti Ed Norton: la scena della sparatoria, quando la pattuglia lo arresta, mette in primo piano la passione e la intensità della sua interpretazione. Lo sguardo mentre si inginocchia a terra trasuda un cieco fervore ideologico facilmente palpabile e sicuramente verosimile.
    Edward Furlong dopo una prova di questo tipo meritebbe altri film, per non essere ricordato solo come giovane John Connor in Terminator 2: è stato capace di interpretare alla perfezione la confusione adolescenziale e lo smarrimento di valori sani, tali da ritrarre un ragazzo sulla via della maturazione ma senza bussola.
    Un paio di appunti: il nero assomiglia in termini di recitazione terribilmente a Samuel Jackson. E la colonna sonora, che a parte un paio di occasioni, mi è parsa un pò anonima.

     
    Top
    .
  3. marlasinger
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    grandissimo film! credo la più appassionata e appassionante interpretazione di Norton...il dialogo alla tavola con il compagno ebreo della madre allucinante e atroce..
     
    Top
    .
  4. The White
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (marlasinger @ 19/1/2012, 11:01) 
    grandissimo film! credo la più appassionata e appassionante interpretazione di Norton...il dialogo alla tavola con il compagno ebreo della madre allucinante e atroce..

    Ciao benvenuto ^_^ presentati in sezione :)
     
    Top
    .
  5. mr.wolf™
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (marlasinger @ 19/1/2012, 11:01) 
    grandissimo film! credo la più appassionata e appassionante interpretazione di Norton...il dialogo alla tavola con il compagno ebreo della madre allucinante e atroce..

    Quoto!

    Anche se è difficile da stabilire quale sua interpretazione più appassionata!

    Benvenuta comunque :)
     
    Top
    .
  6. ALLISON@
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Realistico...grande E.Norton ;) Posso dirlo!? Ma siii...mi ha commosso :cry:
     
    Top
    .
5 replies since 31/7/2011, 12:19   81 views
  Share  
.