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Fight Club
Fight club è un film a colori di genere thriller/drammatico della durata di 139 min. diretto da David Fincher e interpretato da Edward Norton, Helena Bonham Carter, Brad Pitt, Meat Loaf, Zach Grenier, Jared Leto, Christina Cabot.
Prodotto nel 1999 in USA e distribuito in Italia il 29 ottobre 1999.
Trama
Edward Norton (il cui personaggio rimane senza nome per tutto il film) è un rappresentante annoiato, depresso, stanco del proprio lavoro, e che non dorme più la notte. Per non cadere in depressione decide di frequentare dei gruppi di discussione di malati, più o meno gravi, grazie ai quali si sente finalmente bene. In uno di questi incontri fa la conoscenza di Marla Singer, anche se ancora più travolgente sarà l'amicizia con Tyler Durden, tipo strambo con il quale aprirà un 'fight club'.
Premi
Empire Awards 2000
Miglior attrice britannica (Helena Bonham Carter)
Online Film Critics Society Awards 2001
Miglior DVD
Migliori commentari in DVD
Migliori contenuti speciali in DVD
Citazioni in altre opere
-Nel film Mr. & Mrs. Smith, dove recita Brad Pitt, Benjamin (interpretato da Adam Brody) indossa una maglietta di Fight Club.
-In una scena di Bastardi senza gloria, il personaggio interpretato da Brad Pitt dice: «Combattere in uno scantinato presenta numerosi inconvenienti, primo fra i quali il combattere in uno scantinato!», in riferimento al film.
-In una scena di Drillbit Taylor - Bodyguard in saldo, durante una scena si vede alla TV un filmato preso dal film.
-Nel quarto episodio della terza stagione del telefilm Chuck Jeff e Lester organizzano un Fight Club nel magazzino del Buy More.
-Nel singolo Kevin Spacey dell'album Il sogno eretico di CapaRezza vengono citati il film, Edward Norton e Tyler Durden.
Questo film è l'adattamento cinematografico del libro di Chuck Palahniuk.
Fonte: WikipediaTrailer
Fonte: Movieplayer
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Edited by mr.wolf™ - 23/2/2012, 14:40. -
.CITAZIONEIrriverente. Politicamente scorretto. Ma geniale... e da un autore quale Chuck Palahniuk (nonostante ora sia un po' in fase di calo creativo) non ci si poteva aspettare di meno. Il libro non l'ho mai letto, ma il film è fatto bene, decisamente bene.
Nonostante il film sia frutto di una mente pazza e geniale, riesce a scorrere in modo fluido, senza cambi di direzione traumatici per lo spettatore, che riesce sempre e comunque ad orientarsi nello sviluppo narrativo, seppur possa risultare ampiamente spiazzante, soprattutto a tutti coloro che lo vedono la prima volta (e che di sicuro lo riguarderanno).
Riesce a combinare una continua e nemmeno tanto velata critica alla società odierna, con uno studio particolarmente innovativo dell'animo umano, che punta ad approfondire quanto di più profondo cerchiamo di nascondere ogni giorno, soffocando in nome di convenzioni sociali alcuni degli istinti più primitivi.
Palahniuk (parlo sempre di lui, non del regista, perché mi auguro sinceramente che non abbia voluto stravolgere il romanzo) riesce con poche semplici frasi a minare le basi sulle quali un uomo qualsiasi fonda la propria esistenza, scuotendone le fondamenta e portando lo spettatore a porsi interrogativi che polemicamente Palahniuk invita a fare, senza mai scadere nella polemica fine a sé stessa.
Dal punto di vista tecnico... che dire: la scena è perfettamente condivisa tra Norton e Pitt che, come nella trama, riescono a convivere con successo, sapendo entrambi gestire la propria presenza scenica (assolutamente eccellente) senza pestare i piedi all'altro.
Norton deve essere elogiato per la versatilità, capace di interpretare più e più ruoli nello stesso film, a partire dall'impiegato annoiato al pazzo scatenato. Camaleontico.
Pitt riesce a dare un'impronta irresistibile a Durden (riuscendo inoltre a portare con stile quello stranissimo giubbotto di pelle rossa), rendendolo affascinante, pericoloso ma anche simpatico, tanto da potercisi quasi affezionare.
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