Le idi di marzo

George Clooney - 2011

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    Francesca

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    Un film diretto da George Clooney, scritto da George Clooney e Grant Heslov. Interpretato da George Clooney, Ryan Gosling, Marisa Tomei, Philip Seymour Hoffman, Evan Rachel Wood, Paul Giamatti, Jeffrey Wright, Max Minghella, Danny Mooney, Lauren Mae Shafer, Wendy Aaron. Drammatico, USA - 2011.



    Trama
    The Ides of March è ispirato alla pièce teatrale Farragut North di Beau Willimon ambientata nell'Iowa durante le primarie della campagna elettorale presidenziale del 2004, in occasione delle quali Willimon lavorava per i Democratici. Al centro del plot vi è un responsabile della comunicazione giovane e idealista (Ryan Gosling) che lavora per un carismatico, anche se poco ortodosso, candidato presidenziale (George Clooney). Nel corso della campagna il giovane toccherà con mano le bassezze, le menzogne e i trucchi della politica.

    Note
    Il dramma politico diretto e interpretato da George Clooney insieme a Ryan Gosling e Philip Seymour Hoffman inaugurerà la nuova edizione della mostra del cinema veneziana.
    L'uscita nelle sale è prevista per il 14 ottobre 2011.

    Fonte: movieplayer, wikipedia



    Edited by The White - 1/10/2013, 17:45
     
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  2. Noni forever
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    con questo film Clooney si candida prepotentemente alla succesione di Redford come cineasta progressista.
    Uno dei film personalmente più attesi.
     
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    Francesca

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    Mi sa molto simile a Tutti gli uomini del re, insomma sul genere dramma politico anni '40/'60.
    Comunque sono d'accordo con te. Clooney è decisamente più vicino a Robert Redford che non a Rossen o Frankenheimer, registi che -a occhio- lui guarda come a dei modelli.

    In ogni caso adoro questo genere e sono curiosa di vederlo! Bello anche il poster :)
     
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  4. Cloudy
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    Una bella foto:

    large_569335-31709893

    Altre qui

    E ancora...

    Questo film promette davvero bene.
     
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  5. Lacrymosa
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    Mi è sicuramente piaciuto,ben realizzato,ben recitato,Gosling su tutti, ma la tematica non è molto originale... 7.5
     
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  6. The White
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    Io non vedo l'ora di vederlo :cool:
     
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  7. cinepatrick
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    Mi intriga il ruolo di Paul Giamatti, sicuramente avrà fatto un'interpretazione maiuscola.

    Il trailer mi piace moltissimo!!!

    Edited by cinepatrick - 13/12/2011, 20:48
     
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  8. Lacrymosa
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    Giamatti ha poco a disposizione
     
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  9. Drumboy
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    Le "Idi di Marzo" è un film che si basa su una sceneggiatura abbastanza canonica, con in pizzico di quasi originalità: politico di moralità pubblica vera e totale (quando il pubblico si aspetta lo scandalo pubblico), ma con qualche peccatuccio (grave) privato.
    La cosa interessante è che il film vede ciò dal lato dell'ufficio stampa, e che la storia si costruisce a incastri logici e ben congegnati, che offrono spunti di riflessione, come per esempio il fatto che l'ossessione assoluta della lealtà si possa trasformare in sterile virtù, in ingiustizia, e in cattiva gestione dei rapporti umani. Non un capolavoro, ma un film ben recitato, schematico in alcuni punti. Non c'è magia, non si va oltre il non detto e il non visto come suggeriscono invece i capolavori che sanno respirare e suggerire dimensioni di lettura diverse e che vanno oltre il "testo" filmico, ma sicuramente una delle migliori opere di questa fine d'anno. Film consigliato! Auguro a tutti un 2012 ricco di positivi cambiamente, buone visioni e buoni lbri! Gino Pitaro ;)
     
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  10. The White
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    A me è piaciuto molto ! E' il film cinico che mi aspettavo ! La sceneggiatura è solida e l'ottimo cast fa il resto ! Non sarà un capolavoro ok ma è decisamente uno dei film dell'anno ! :up:
     
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    Francesca

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    E' il film che mi aspettavo e dico subito che mi è piaciuto molto.
    Ben scritto -l'architettura teatrale si sente anche se il film tenta di essere dinamico (continui cambi di ambientazione, montaggio, etc)- e molto ben recitato.
    Ma non dice granché di nuovo, non racconta cose straordinarie e non ha un taglio che lo renda molto diverso dal retorico cinema politico cui la Hollywood "bene" ci ha abituati negli ultimi anni.
    Soprattutto, non mi è chiara la prospettiva adottata dal regista, che come sua abitudine realizza un film chiaramente ambizioso (troppo?).

    Vorrebbe essere un film noir? Una versione aggiornata di Tutti gli uomini del re? Mi sembra molto questo il modello, ma non lo tocca nemmeno di striscio. Osa ma non troppo, è crudele ma non affonda il colpo, non ti colpisce veramente, non rischia il tutto per tutto. E non prende una posizione sui fatti, quando invece -forse- dovrebbe.

    Non esce fuori un quadro molto rassicurante di questa America dalla demagogia e dalla retorica facile. Altro che repubblicani, qui sembra che ci sia da guardarci dai democratici!
    Ma forse non era proprio questo lo scopo di George Clooney. Ecco, se qualcosa manca, in questo film complessivamente bello, è proprio un punto di vista chiaro sull'intera vicenda.
    I personaggi compiono azioni di ogni tipo senza farsi il minimo scrupolo
    e in particolare la vicenda della stagista è ciò che mi lascia più perplessa. Il modo in cui tutti, ma proprio tutti, si dimentichino di lei o del bambino che stava aspettando, il modo in cui si pone fine alla gravidanza senza nemmeno pensarci su...
    Qui manca la regia. Qui manca il controllo della storia e l'attenzione alle orribili -sinceramente orribili!- azioni dei personaggi.

    Non mi pare che Clooney regista manifesti chissà quale talento in questo campo specifico. Su, non è Frankeheimer, Rossen o Lumet. Deve farsene una ragione.
    Anche come attore, in questo film rimane molto fedele allo stereotipo del Clooney imperscrutabile, gioca troppo sull'espressione ed esce fuori assai poco di un personaggio che invece avrebbe molto da offrire.
    Lo preferisco invece quando si fa dirigere, e attendo con una certa curiosità The descendants, dove immagino offrirà una prova molto emotiva e partecipata.

    Ultima cosa. Ryan Gosling è molto bravo. Soprattutto nella seconda parte del film, ed è bello -e inquietante- seguire la sua evoluzione. Non mi pare che questa sua interpretazione sia da nomination, mentre Drive è un'altra cosa. Proprio un'altra musica!
     
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  12. Dignam
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    L'ho appena visto, appena consumato, di notte, in silenzio.
    La prima impressione è ottima, domani quasi sicuramente lo rivedrò e quindi vuol dire che mi è piaciuto. Senza soffermarmi sull' ambizione da regista di Clooney, il film colpisce e scorre meravigliosamente.
    Non si schiera completamente da nessuna parte politica (anzi secondo me è sottilmente critico nei confronti dei democratici) ma non è un difetto. Clooney forse cerca lo straniamento, si allontana da una analisi davvero troppo profonda e lascia lo spettatore pensare, o forse è semplicemente impreciso. In ogni caso la storia si può benissimo considerare noir, l'atmosfera c'è, anche grazie al grande Ryan, che è sfavillante!

    La mancata sensibilità nei confronti della ragazza che muore, del bambino e di altri eventi non è roba da sottovalutare, non è un errore secondo me, non è stato trascurato niente. E' proprio l'uomo che rivela sempre la sua natura; democratico, conservatore, cattolico o qualsiasi altro tipo, è sempre controllato dai suoi istinti. L'obiettivo è vincere le elezione, niente può ostacolare. Un giorno di pausa, un po di ipocrisia e via, si riparte.


    Bello, mi è piaciuto. Promossissimo Clooney
     
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  13. The White
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    CITAZIONE (Dignam @ 8/1/2012, 02:50) 
    Non si schiera completamente da nessuna parte politica (anzi secondo me è sottilmente critico nei confronti dei democratici) ma non è un difetto.

    Io l'ho visto come un avvertimento del tipo se i democratici arrivano a certi livelli figurarsi i repubblicani ! :lol: comunque a distanza di qualche giorno dalla visione sono sempre convinto sia un ottimo film ! :up:
     
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    Peccato essere arrivati così in ritardo per commentarlo. Vi dirò anzitutto che l'ho trovato un film sorprendente, sia con l'accezione negativa che positiva del termine.

    Perché è quello che fa, illude lo spettatore di trovarsi dinanzi ad un thriller politico, ed invece si "riduce" ad essere una sorta di trattato sociologico sul gioco delle parti, su come l'animo umano sia preda delle circostanze che lo circondino, e quanto sia vero il detto "nella tempesta ogni porto".

    Lo voglio interpretare così, uno sfondo politico che poteva essere questo come benissimo un altro, un semplice pretesto per mettere in scena quanto sia fragile e volubile l'uomo, in questo caso Gosling, che tira fuori dal cilindro un'ottima interpretazione, in cui non è vittima della sua "adonaggine" e nemmeno è la protagonista. Bensì è lui come attore ad essere al centro dell'attenzione, ad cambiare completamente prospettiva e sacrificare i valori in cui fermamente credeva in qualcosa di più pragmatico ed amorale.

    Clooney regista... accademico, nessun picco di bravura ma è comunque piuttosto solido, sa quello che fa e non strafa.
     
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    Francesca

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    Lo vorrei rivedere... In ogni caso, i film politici così parlati e sottili sono sempre interessanti e, veramente, difficili da gestire per non cadere nel luogo comune. Forse il film risente della troppa ambizione del suo regista, non so. Comunque vale una seconda visione...
     
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15 replies since 1/8/2011, 10:40   147 views
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