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James Cameron - 2009

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    Avatar è un film a colori di genere azione, fantascienza della durata di 162 min. diretto da James Cameron e interpretato da Sam Worthington, Zoe Saldana, Sigourney Weaver, Stephen Lang, Michelle Rodriguez, Giovanni Ribisi, Joel Moore, CCH Pounder, Wes Studi, Laz Alonso.
    Prodotto (anche in 3D stereoscopico) nel 2009 in USA e distribuito in Italia da 20th Century Fox il 15 gennaio 2010.



    Trama
    Jake Sully, un ex Marine costretto a vivere sulla sedia a rotelle, è, tutto sommato, ancora un combattente. E' stato reclutato per viaggiare anni luce sino all'avamposto umano su Pandora, dove alcune società stanno estraendo un raro minerale che è la chiave per risolvere la crisi energetica sulla Terra. Poiché l'atmosfera di Pandora è tossica è stato creato il Programma Avatar, in cui i "piloti" umani collegano le loro coscienze a un avatar, un corpo organico controllato a distanza che può sopravvivere nell'atmosfera letale. Questi avatar sono degli ibridi geneticamente sviluppati dal DNA umano unito al DNA dei nativi di Pandora, i Na'vi. Rinato nel suo corpo di Avatar, Jake può camminare nuovamente. Gli viene affidata la missione d'infiltrarsi tra i Na'vi, che sono diventati l'ostacolo maggiore per l'estrazione del prezioso minerale. Ma una bellissima donna Na'vi, Neytiri, salva la vita a Jake, e cambia tutto lo scenario: Jake viene introdotto da lei nel clan e impara a diventare uno di loro attraverso numerose prove e avventure. Man mano che il rapporto tra Jake e la sua istruttrice ribelle Neytiri si approfondisce, lui impara a rispettare il modo di vivere dei Na'vi e finisce col trovare il suo posto tra loro. Presto dovrà superare la prova finale mettendosi alla loro guida in un'epica battaglia che deciderà il destino di un intero mondo.

    Perché vederlo
    Per chi ama le avventure epiche, destinate a restare indelebili nello sguardo e nella memoria attraverso una spettacolarità che va oltre ogni immaginazione umana.

    Fonte: movieplayer



    Edited by deanie - 5/10/2011, 16:07
     
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  2. TheBubbaGumps91
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    forse molti mi uccideranno per questo, ma a me non è piaciuto, è incentrato sugli effetti speciali, la trama è quanto di più scontato si possa trovare, ci sono film con la stessa trama molto meglio di questo. Apparte l'ambientazione e, appunto, gli effetti speciali, questo film non è niente di che! ecco, cominciate pure ad insultarmi!!
     
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  3. Dignam
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    Bisogna fare attenzione a snobbare gli effetti speciali, c'è a chi non può importare nulla, per carità, ma questo film ha gli effetti più spettacolari e meravigliosi del cinema, fino ad ora. L'animazione delle espressioni facciali dei Navi è assolutamente da orgasmo, in nessun film si vede nulla di così perfetto e questo è solo un esempio.

    La sceneggiatura poi, per quanto possa essere giudicata semplice e già vista, è la fine del mondo. Lascia senza fiato la critica profonda di Cameron nei confronti della specie umana, che distruggerebbe, senza pensarci due volte, un' intera specie solo per il denaro per il quale gli uomini oggi vivono, privando i Navi della natura, con la quale hanno un rapporto commuovente e grazie alla quale vivono.

    La presenza dell'eroe che si innamora di un esemplare dell'altra specie, un amore grazie al quale impara a conoscere meglio i navi, sminuisce un po la storia, ma il messaggio di fondo rimane grandioso.
     
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  4. TheBubbaGumps91
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    Bè, alla fine però ammazzare la propria "razza" penso che sia peggio, gli effetti speciali si sono fantastici non lo nego, ma per me in un film è più importante la trama e la filosofia, la critica all'essere umano viene(per me) resa in modo migliore in "Balla Coi Lupi", in "L'Ultimo Samurai", o anche in "Blade Runner", poichè la critica è rivolta si verso l'essere umano, ma viene criticato il comportamento di esso con i suoi simili, solo perchè sono diversi. In Blade Runner è diverso si, però vedere alla fine un Androide essere più umano degli stessi umani mi trasmette un significato profondissimo. Negli altri due film citati, ci uccidiamo fra di noi, i nostri stessi "fratelli", per terre o potere o soldi. Ognuno ha le sue opinioni però, ricordiamolo!
     
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    Quello che amo di Avatar è ciò che sta dietro una sceneggiatura in effetti non particolarmente originale, che solo a prima vista è una versione sci-fi di Balla coi lupi o Pocahontas.
    Mi piace l'idea di un protagonista che trovi al di fuori della propria condizione "terrena" il senso di vivere, e trovo magnifico che qualcuno abbia il coraggio di dire che il corpo è solo un involucro, e che la nostra anima, i pensieri e il cuore sono ciò che ci rende vivi e perfetti anche nell'imperfezione. La costante tensione del protagonista verso qualcosa di più grande, indefinibile, qualcosa di effettivamente magico... ecco, non so, l'ho trovato maestoso.
    Nella grandiosità forse esagerata dell'effetto speciale, Cameron si perde un pò dentro la grande creatura di Pandora, ed è questo il difetto che gli trovo. Che, smarrito nell'euforia della craezione, Cameron abbia lasciato credere che si tratti di un film di effettoni. Quando il vero effetto, per me, è seguire il percorso interiore e iniziatico di Jake, la sua evoluzione.
     
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  6. Dignam
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    La penso anch'io così. Si è lasciato trascinare dalla sua passione, fare spettacolo e sbalordire il pubblico con gli effettoni, penso che il suo obbiettivo fosse quello di fare il film più tecnicamente più difficile al mondo, penso ci sia riuscito. Proprio per questo mi mantengo sempre distante dall'amare questo film, perché per quelli che sono i miei ideali non si possono spendere 400 milioni per un film. Sono molto più legato ai western di Leone o i De Sica, film girati con 10 mila lire ma che trasmettono le emozioni più profonde del cinema.
     
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    Francesca

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    Sono proprio modi diversi di intendere il cinema. A me piacciono entrambe! Purché il film sia sentito, in qualche modo autentico, sincero.
     
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  8. Dignam
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    Vabbè, erano proprio altri tempi, secondo me imparagonabili.
     
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    Ecco un'altra voce fuori dal coro, sul blog ho dato 3/5 per questi motivi:
    Effetti speciali mozzafiato (mi mangio le mani per non averlo visto in 3d, ma per una lunga storia non ho potuto, altrimenti avrei analizzato a pieno questo aspetto), un tema sempre attuale (anche se sfruttato in passato da numerosi registi), ma tutto qui.
    Per me la trama era troppo banalmente prevedibile. Poi sarà che non amo le scene d'azione, ma la scena finale mi è sembrata interminabile e non mi ha per nulla coinvolto.
    Nessuno mi toglie dalla testa che un film come Avatar non avrebbe avuto nemmeno la metà del pubblico che ha avuto se la pubblicità in merito non fosse stata tanto martellante. Vedi caso Paranormal Activity.
    Nonostante io in quel periodo mi mantenessi ben lontana dagli horror fui spinta dalla curiosità per un'attenzione dei media così grande. E poi finii delusa.
     
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    Mi è piaciuto molto...definirlo solamente un film di fantascienza è un pò troppo riduttivo,dentro a questo film c'è più o meno tutto...azione,avventura,dramma,sentimento...in più ci sono delle scene davvero da rimanere senza fiato...per gran parte del film ci si trova letteralmente immersi in un universo parallelo,immagino che spettacolo possa essere stato vederlo in 3D.



    CITAZIONE (deanie @ 18/8/2011, 22:50) 
    Quello che amo di Avatar è ciò che sta dietro una sceneggiatura in effetti non particolarmente originale, che solo a prima vista è una versione sci-fi di Balla coi lupi o Pocahontas.
    Mi piace l'idea di un protagonista che trovi al di fuori della propria condizione "terrena" il senso di vivere, e trovo magnifico che qualcuno abbia il coraggio di dire che il corpo è solo un involucro, e che la nostra anima, i pensieri e il cuore sono ciò che ci rende vivi e perfetti anche nell'imperfezione. La costante tensione del protagonista verso qualcosa di più grande, indefinibile, qualcosa di effettivamente magico... ecco, non so, l'ho trovato maestoso.
    Nella grandiosità forse esagerata dell'effetto speciale, Cameron si perde un pò dentro la grande creatura di Pandora, ed è questo il difetto che gli trovo. Che, smarrito nell'euforia della craezione, Cameron abbia lasciato credere che si tratti di un film di effettoni. Quando il vero effetto, per me, è seguire il percorso interiore e iniziatico di Jake, la sua evoluzione.

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