King Kong

Merian C. Cooper, Ernest B. Schoedsack - 1933

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  1. lionel hutz
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    King Kong



    Di Merian C. Cooper, Ernest B. Schoedsack, 1933 (USA), Avventura, durata 95', b/n.
    Con Fay Wray, Robert Armstrong, Bruce Cabot, Frank Reicher, Sam Hardy.



    Un produttore cinematografico raggiunge un'isola sconosciuta dove gli indigeni venerano un gigantesco scimmione. Con lui c'è anche una ragazza che gli indigeni rapiscono e offrono all'animale. Contrariamente al solito costui non uccide la donna, ma la porta nel suo nascondiglio e la difende da altri animali giganteschi. Gli uomini bianchi però imprigionano lo scimmione e lo trasportano a New York per esibirlo a pagamento, ma qui, quando King Kong rivede la ragazza...
    filmtv.it

    Passata attraverso più versioni successive e remake (quello del 1976 si avvaleva della collaborazione di Carlo Rambaldi agli effetti speciali), la storia dello scimmione King Kong costituisce uno dei paradigmi di base del linguaggio cinematografico. La sapiente combinazione di elementi avventurosi, romantici e fantastici, insieme ad una serie di trucchi visivi all'epoca rivoluzionari, ha fatto di questo film uno dei massimi capolavori della storia del cinema.

    Nel 1991 è stato scelto per la preservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.

    Nel 1998 l'American Film Institute l'ha inserito al quarantatreesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è salito al quarantunesimo posto.

    Produzione
    L'idea del film è stata di Merian C. Cooper, cui venne parlando con l'esploratore scientifico del Museo di Storia Naturale americano W. Douglas Burden, che era rientrato da una piccolo isola dell'Estremo Oriente, dalla quale aveva portato il più grande rettile vivente mai trovato, il drago di Komodo. Cooper adattò la spedizione rimpiazzando il rettile con il gorilla.

    Cooper fece vedere a David Selznick un lungometraggio non finito dal titolo Creation del 1931 dedicato alla vita nell'epoca dei dinosauri e il film Il mondo perduto (The Lost World, 1925), realizzati con la tecnica del passo uno, convincendo il produttore (insieme con Willis H. O'Brien) della bontà del loro progetto. David Selznick acconsentì a realizzare una bobina di prova. Quando la bobina fu pronta si riunirono tutti gli azionisti della RKO e assistettero alla scena del rovesciamento del tronco di albero da parte di King Kong. Il regista e il produttore ottennero subito l'autorizzazione a procedere e il film entrò in lavorazione.

    Durante la lavorazione fu girata anche una scena con degli insetti giganti, ma questa parte del film non fu inserita nella edizione finale, poiché intaccava troppo il ritmo del film.

    Nella realtà, Kong era un pupazzo articolato di una cinquantina di centimetri, ricoperto di peli di coniglio (non un uomo travestito da scimmia). È stato filmato, immagine per immagine, da Willis O'Brien e dalla sua équipe, su dei plastici rappresentanti la giungla e la città di New York. La tecnica del fermo immagine era già utilizzata da più di un decennio, ma O'Brien e gli altri tecnici degli effetti speciali hanno saputo miscelarla per la prima volta con altre tecniche, come la retroproiezione e la proiezione miniaturizzata, per mettere gli attori in scene mai viste prima. Oltre a queste due tecniche, O'Brien ne utilizzò una terza, consistente nel filmare gli attori davanti ad uno schermo blu, che permetteva in seguito di inserirli in altre scene. Questa tecnica sarebbe stata utilizzata nella maggior parte dei film di questo genere, fino all'apparizione degli effetti digitali negli anni '90. Furono utilizzati anche numerosi accessori a grandezza naturale, come una mano articolata, lunga 2,50 metri.

    Il successo di King Kong non è stato basato solo sulla tecnica. La storia del film è stata forte quanto gli effetti speciali, la cui qualità superò quella di tutti i film precedenti. Willis O' Brien ha saputo dare al mostro una personalità nella quale gli spettatori, almeno in parte, poterono identificarsi. L'amore che lega il gigante all'eroina dà al film un carattere tragico che ricorda la fiaba de La bella e la bestia.
    wikipedia

     
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  3. lionel hutz
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    È fantastico! La scena in cui appare per la prima volta King Kong è indimenticabile. :D
     
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2 replies since 8/8/2011, 13:44   36 views
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