La donna che visse due volte

Alfred Hitchcock - 1958

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  1. lionel hutz
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    La donna che visse due volte



    Di Alfred Hitchcock, 1958 (USA), 128 min.
    Con James Stewart, Kim Novak.



    Il poliziotto John Ferguson (James Stewart), Scottie per gli amici, scopre di soffrire di vertigini dopo che, durante un inseguimento sui tetti di San Francisco, ha rischiato di precipitare nel vuoto, aggrappato ad una grondaia che sotto il suo peso stava per collassare, ed ha visto un suo collega perdere la vita cadendo nel tentativo di salvarlo. Dimessosi dalla polizia, viene ingaggiato da un suo ex-compagno di college, Gavin Elster (Tom Helmore), ora grosso impresario edile, per sorvegliare la moglie Madeleine (Kim Novak), soggetta a strani comportamenti.

    Produzione
    Il titolo originale del film doveva essere From among the dead, traduzione letterale del titolo del romanzo D'entre les morts scritto nel 1954 da Pierre Boileau e Thomas Narcejac, da cui il film era tratto. In Italia il romanzo venne pubblicato dopo l'uscita del film, con il titolo La donna che visse due volte. Il libro venne sottoposto a un primo trattamento da Alec Coppel, ma la sceneggiatura venne bocciata da Hitchcock. Una seconda stesura, quella definitiva, venne elaborata da Samuel Taylor, incontrando l'approvazione del regista. Taylor si mise al lavoro senza conoscere il romanzo e senza aver letto il primo trattamento, basandosi soltanto sul racconto della trama, espostogli direttamente da Hitchcock.

    La parte di Madeleine era stata originariamente affidata a Vera Miles, ma durante le riprese Hitchcock subì un'operazione alla cistifellea e, una volta ripresosi, toccò alla Miles la latitanza dal set per una gravidanza. In compenso Hitchcock le affiderà la parte di protagonista femminile nel successivo Psyco. Nonostante l'iniziale diffidenza verso Kim Novak, già comunque famosa per film come Picnic e L'uomo dal braccio d'oro, il regista seppe trasformarla nell'archetipo di bionda inafferrabile che caratterizzò molti suoi film.

    Mentre l'azione del romanzo si svolgeva nella Francia degli anni '40, il film si svolge nella California del decennio successivo, ma la modifica più importante fatta da Hitchcock sulla trama fu la rivelazione anticipata (a un terzo dalla fine della storia) dell'effettiva identità tra Madeleine e Judy. Questa rivelazione consentiva al regista di spostare l'attenzione dello spettatore verso il tema del doppio, uno dei temi ricorrenti della filmografia di Hitchcock.

    Il tema del doppio è sottolineato dalla presenza di specchi in molte scene del film: il negozio di fiori all'inizio, la boutique dove Scottie commissiona il tailleur, l'Ernie's Restaurant e la stanza di Judy all'Empire Hotel.

    L'effetto delle vertigini è stato riprodotto dopo vari tentativi con una sincronia tra zoomata in avanti e carrellata all'indietro. Si trattò, per i tempi, di una eccezionale innovazione visuale ottenuta con l'uso dei primi obiettivi zoom ad uso cinematografico. La tromba delle scale che viene inquadrata era un modellino, costato all'epoca 19 000 dollari, fatto costruire da Hitchcock per riprodurre l'interno della chiesa nei minimi dettagli.

    Anche la scena del bacio nella missione spagnola di San Juan Batista è frutto di un laborioso artificio tecnico: venne dapprima filmato un set circolare con una panoramica a 360°, poi vennero ripresi gli attori che si baciavano, a loro volta sistemati su una piattaforma che ruotava in senso contrario, mentre su uno schermo alle loro spalle veniva proiettata la panoramica girata in precedenza.

    Il Golden Gate Bridge, che si vede sullo sfondo nella scena in cui Judy/Madeleine cade in acqua, è divenuto uno dei luoghi culto per i cinefili, tanto da essere utilizzato in molti altri film; Hitchcock lo aveva scelto come location già nel 1951, definendolo "un luogo ideale per un delitto".

    Il sogno con le spirali rotanti è una citazione del film dadaista/surrealista Anémic Cinéma di Marcel Duchamp (1926).

    Famosi i contributi tecnici del compositore Bernard Herrmann, con una partitura musicale ispirata al melodramma italiano e alla sinfonia I pianeti (Saturno) di Gustav Holst, e del title designer Saul Bass, autore della sequenza introduttiva.

    Anche in questo film come di consueto, Hitchcock si riserva una piccola apparizione-cameo nei panni di un passante che reca con sé la custodia di una tromba, mentre transita davanti ai cantieri di proprietà di Elster.

    Lo stesso Hitchcock ha disegnato alcuni dei set, tra cui le scale che Scottie scende per salvare Madeleine.

    Il primo doppiaggio italiano risale all'uscita del film nelle sale (1958), con Gualtiero De Angelis e Rosetta Calavetta nelle parti dei protagonisti.

    Nel 1997, dopo 12 anni di assenza dalle programmazioni televisive, il film fu restaurato da Robert A.Harris e James C. Katz: originariamente in VistaVision 35mm a doppio fotogramma da dx a sx, è stato recuperato il 90% del sonoro originale e trasformato in DTS (integrato con suoni riprodotti seguendo le originarie annotazioni di Hitchcock), ed è stato riprodotto in 70 mm a fotogramma unico.

    Apparentemente nel film c'è una incongruenza da... "delitto imperfetto": la vera moglie di Gavin Elster, come accennato, viene strangolata, ma una (più che probabile) analisi del cadavere dopo il recupero avrebbe ben rivelato che la vera causa del decesso non poteva essere la caduta dal campanile, come vorrebbe far credere Gavin. In realtà, questa incongruenza è tale solo nella versione italiana (l'unica in cui si parla di strangolamento). Infatti, nella versione originale alla donna è stato spezzato il collo, morte più accostabile ad una successiva caduta da grande altezza e che dissimula molto meglio l'omicidio.

    Fonte: wikipedia



    Edited by deanie - 17/1/2012, 17:02
     
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    Ho scritto a proposito in un mio articoletto queste parole per il film :

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    Il film di Hitchcock è tratto dal romanzo D’entre les morts e dal 1989 è conservato nel National Film Registry, nella Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Protagonista di questo thriller è James Stewart, che ha preso parte in altri film del regista come Nodo alla gola (1948) e La finestra sul cortile (1964). Il titolo italiano di Vertigo, ovvero La donna che visse due volte, presenta già la protagonista femminile Kim Novak (“la donna”), ovvero la doppia donna Madeleine/Judy Barton ("due volte"). Hitchcock, usando le parole di Slavoj Zizek che legge Lacan, è il regista che nei suoi film presenta dei sintomi, i quali immediatamente diventano i nostri. Il sintomo è quel vuoto di senso, è quella scena che nel suo apparire scardina il nostro ordine del mondo, che ci fa dire: perchè c’è questa scena? Nella lettura di Zizek sono «un’elementare matrice di jouissance, di godimento smodato». Nei titoli iniziali della pellicola ci sono elementi come la bocca di una donna e i suoi occhi subito dopo, i quali si perdono nella spirale, elemento sintomatico. E non a caso all’inizio del film un poliziotto precipita nel vuoto, sotto gli occhi di Scottie (James Stewart), aggrappato ad una grondaia, che soffre di vertigini. La spirale e la vertine saranno dunque gli elementi chiave su cui si snoda la trama del film.

    Ps. Non ho usato il termine Lacaniano Sinthomo, ma la traduzione italiana in Lacrime rerum : sintomo.
     
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    CITAZIONE (Danilo85 @ 5/8/2012, 16:29) 
    Ho scritto a proposito in un mio articoletto queste parole per il film :

    CITAZIONE
    Il film di Hitchcock è tratto dal romanzo D’entre les morts e dal 1989 è conservato nel National Film Registry, nella Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Protagonista di questo thriller è James Stewart, che ha preso parte in altri film del regista come Nodo alla gola (1948) e La finestra sul cortile (1964). Il titolo italiano di Vertigo, ovvero La donna che visse due volte, presenta già la protagonista femminile Kim Novak (“la donna”), ovvero la doppia donna Madeleine/Judy Barton ("due volte"). Hitchcock, usando le parole di Slavoj Zizek che legge Lacan, è il regista che nei suoi film presenta dei sintomi, i quali immediatamente diventano i nostri. Il sintomo è quel vuoto di senso, è quella scena che nel suo apparire scardina il nostro ordine del mondo, che ci fa dire: perchè c’è questa scena? Nella lettura di Zizek sono «un’elementare matrice di jouissance, di godimento smodato». Nei titoli iniziali della pellicola ci sono elementi come la bocca di una donna e i suoi occhi subito dopo, i quali si perdono nella spirale, elemento sintomatico. E non a caso all’inizio del film un poliziotto precipita nel vuoto, sotto gli occhi di Scottie (James Stewart), aggrappato ad una grondaia, che soffre di vertigini. La spirale e la vertine saranno dunque gli elementi chiave su cui si snoda la trama del film.

    Ps. Non ho usato il termine Lacaniano Sinthomo, ma la traduzione italiana in Lacrime rerum : sintomo.

    Bello l'articolo e bello il film, forse il mio preferito di Hitchcock :)
     
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