Ultimo tango a Parigi

Bernardo Bertolucci - 1972

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  1. lionel hutz
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    Ultimo tango a Parigi



    Di Bernardo Bertolucci, 1972 (Francia, Italia), 136 min.
    Con Marlon Brando, Maria Schneider



    Dopo il suicidio della moglie Rosa, il 45enne Paul (Marlon Brando), un americano trapiantato a Parigi, sembra aver smarrito ogni ragione per vivere.

    Vagando senza meta per la città, incontra la ventenne Jeanne (Maria Schneider) in un appartamento in affitto in rue Jules Verne, nel quartiere di Passy, che i due casualmente si trovano a visitare insieme. Scattano l'attrazione e la passione, e i due sconosciuti hanno un rapporto sessuale nella casa vuota. Prendono l'appartamento come pied-à-terre e fra loro nasce una relazione di sensi nel corso della quale, ignorando tutto dell'altro partner, persino il nome, esplorano a fondo le rispettive sessualità. Jeanne, figlia di un colonnello e fidanzata con un giovane regista cinematografico (Jean-Pierre Léaud) con il quale gira un film artigianale, si innamora di Paul, che non la corrisponde, anzi la lascia.

    Paul, che con la defunta moglie gestiva un alberghetto di basso livello, riceve nel frattempo la visita della suocera (Maria Michi), venuta a seppellire la figlia, e approfondisce la conoscenza di Marcel (Massimo Girotti), garbato amante della moglie e pensionante dell'hotel, che ha una vestaglia uguale alla sua. Si scopre quindi innamorato di Jeanne, e tempo dopo la intercetta e la insegue sino a una sala da ballo in cui è in corso una gara di tango.

    Censura
    Il film causò in Italia un forte scandalo, per le numerose scene di sesso e in particolare per una scena di sesso anale nella quale è utilizzato del burro. La sequenza in cui Brando e la Schneider consumano il loro primo rapporto include otto secondi, che vennero censurati, nei quali la Schneider sembra abbia un orgasmo.

    Il film fu proiettato integralmente, in anteprima mondiale, il 14 ottobre 1972 a New York, e fu subito chiaro che l'opera avrebbe scatenato infinite discussioni. In Italia uscì nelle sale il 15 dicembre 1972, un giorno dopo l'anteprima europea; la settimana seguente il film fu sequestrato per "esasperato pansessualismo fine a se stesso". In seguito a questa e ad altre denunce, cominciò un iter giudiziario che portò il 2 febbraio 1973 a una sentenza di assoluzione in primo grado, a una di condanna nel secondo processo d'appello (il primo, sempre con sentenza di condanna nel giugno del 1973, era stato annullato per un vizio di forma) il 20 novembre 1974, e il 29 gennaio 1976 alla sentenza della Cassazione, che condannò la pellicola alla distruzione. Furono salvate fortunatamente alcune copie che oggi sono conservate presso la Cineteca Nazionale, da conservare come corpo del reato.

    Per il regista ci fu una sentenza definitiva per offesa al comune senso del pudore, reato per il quale fu privato dei diritti politici per cinque anni e fu condannato a quattro mesi di detenzione (pena poi sospesa).

    Nell'ottobre del 1982 la pellicola venne proiettata a Roma durante una rassegna cinematografica dal titolo "Ladri di cinema". Il fatto costò agli organizzatori una denuncia. Questi, però, vennero assolti nel processo penale che li vide imputati, e l'opera non fu più considerata proibita. A distanza di quindici anni, nel 1987, la censura riabilitò il film, permettendone la distribuzione nelle sale (Bertolucci stesso ne aveva conservato clandestinamente una copia)

    Fonte: wikipedia




    Edited by The White - 17/6/2012, 11:53
     
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0 replies since 16/9/2011, 15:52   622 views
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