Profumo - Storia di un assassino

Grenouille è piccolo zoppo brutto, ecc., ma più di questo lui è del tutto incapace di provare amore. Non è una colpa, è solo il suo destino. Fondamentalmente nessuno l'ha mai amato poiché privo di odore proprio, e ciò ha fin da subito spaventato i suoi vari tutori. E' comunque un libro con tanti elementi fantastici...
L'unico che ama Grenouille è Grenouille stesso, e si ama anche parecchio, fino ad arrivare a credersi Dio. Progetta e realizza il profumo più buono del mondo con l'intenzione di farlo diventare il suo odore personale e farsi, finalmente, amare anche dagli altri. Ma il suo progetto non è semplicemente quello di farsi amare, lui vuole essere adorato.
Verso la fine quando è sul patibolo e osserva le persone adorarlo capisce che in realtà questo non è il suo desiderio, lui prova disgusto per l'umanità e il suo stesso trionfo gli è intollerabile, perché lui non ha mai tratto soddisfazione dall'amore, ma solo dall'odio e dall'essere odiato (nel libro G. viene spesso paragonato a una zecca, capace di sopravvivere dove altri periscono solo grazie alla sua poca speranza, grande arrendevolezza e inerzia). In quel momento spera con tutte le sue forze che la gente lì sotto capisca quanto lui la odi, e spera di essere ricambiato con lo stesso odio, che è il suo unico, vero, sentimento.
Si sente mancare poiché colpito dalla consapevolezza che il suo profumo è nient'altro che una maschera, e che sotto quella maschera lui non ha odore. L'ansia cresce e quando vede il padre della sua ultima vittima arrivargli addosso spera di essere ucciso con una pugnalata al cuore, per avere finalmente nel cuore qualcos'altro a parte lui stesso. Ma quando scopre che l'uomo voleva solo abbracciarlo e adorarlo Grenouille si riempie e soffoca ancora più, solo, di sé. Così sviene.
Alla fine cammina di notte, era già vissuto in una caverna e poi tra gli uomini (c'è tutto il libro che ne parla) e aveva scoperto che in entrambi i modi si soffocava, semplicemente non vuole più vivere. Realizza che la sua fialetta di profumo ha il potere di suscitare amore tra gli uomini, ma non di fargli sentire il proprio odore, e dato che l'odore è tutto per lui, sa di essere destinato a non capire chi è. E realizza anche che lui voleva farsi adorare come profumiere, ma che nessuno ha mai sentito il profumo da lui realizzato, tutti si sono limitati a subirne gli effetti, ma nessuno sa come è fatto a parte lui stesso, che è anche l'unico che non ne subisce gli effetti e per il quale, alla fine, il profumo non ha senso.
Tanti motivi lo portano al suicidio. Penso che avendo scritto di un personaggio in grado solo di provare odio - come è ben messo in chiaro fin dal principio - il modo migliore per farlo morire è stato tramite suicidio.