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lionel hutz
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Di David Schwimmer, 2010 (USA), 106 min.
Con Clive Owen, Catherine Keener, Liana Liberato, Noah Emmerich
Per il suo compleanno, l’adolescente Annie ha ricevuto in dono dai genitori Will (Clive Owen) e Lynn (Catherine Keener) un personal computer, grazie al quale conosce su una chat un utente che si presenta come un suo coetaneo che condivide le sue stesse passioni. Con il passare del tempo, l’identità del suo interlocutore comincia a scricchiolare e, per sedare ogni dubbio, Annie accetta di incontrarlo, ritrovandosi di fronte un uomo adulto che la costringe a un rapporto sessuale. Vergognandosi di quanto accaduto, decide di tenere per sé l’episodio ma, a poco a poco, comincia a comportarsi in maniera anomala tanto da preoccupare i genitori.
Fonte: filmtv.it
Edited by deanie - 16/11/2011, 19:59
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Com'è questo film?
Non ne ho mai sentito parlare, eppure il cast non è affatto male.. -
lionel hutz .
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Mah, potrebbe piacerti. Mi aveva abbastanza coinvolto, ma poi ripensandoci mi è scaduto un po'. C'è da dire che il tema è stato trattato in un modo un po' inedito, e questo lo rende interessante, eppure ci sono delle cose che non mi hanno particolarmente convinto.
Sì, gli attori sono molto bravi.. -
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Hai capito i miei dubbi! Dal trailer non si capisce se l'argomento venga trattato in modo inedito o sia invece l'ennesima retorica sul lupo cattivo e i cattivi genitori e l'inutilità della vendetta.
Lo metto in lista, senza fare corse
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Alla fine non è male. Ha un taglio interessante perchè molto focalizzato sulle dinamiche familiari. La cosa più interessante è il percorso affrontato dalla giovane vittima e il rapporto con la psicologa, anche se a volte fa un pò "Gente comune"... In ogni caso, gli attori sono bravi, è il tipo di film che dà modo di esplorare la gamma emotiva.
Poteva osare di più, magari la sceneggiatura punta troppo sui genitori... A volte si ha come l'impressione di un film "per genitori", non so se mi riesco a spiegare. Un film "didattico" per gli adulti.
Manca quel salto di qualità, ma nel complesso vale la pena. Bravino Schwimmer, la regia -a tratti vagamente televisiva- si riscatta in diversi momenti e sa essere delicata quando ce n'è più bisogno. C'è anche che si tratta di un tema difficile..
TrustDavid Schwimmer - 2010 |
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