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La dura verità (The Ugly Truth) è un film a colori di genere commedia, romantico della durata di 97 min. diretto da Robert Luketic e interpretato da Katherine Heigl, Gerard Butler, Bree Turner, Eric Winter, Nick Searcy, Jesse D. Goins, Cheryl Hines, John Michael Higgins.
Trama
Abby Richter è un'ambiziosa produttrice di un talk show mattutino, che si vanta di riuscire a trovare subito una soluzione a qualsiasi problema, a parte la sua situazione di single infelice. Infatti, quando si tratta di rapporti di coppia, il suo curriculum è disastroso. Quando il suo show soffre un calo negli ascolti, Abby è costretta a dare spazio al nuovo corrispondente speciale Mike Chadway, un uomo capace di farla andare su tutte le furie. Il suo spazio televisivo 'La dura verità' promette di rivelare quello che pensano veramente gli uomini.
Note
La pellicola, costata 38 milioni di dollari, ne ha incassati circa 196 in tutto il mondo.Fonte: movieplayer
Video
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lionel hutz .
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Le commedie romantiche di questo tipo possono essere molto simpatiche, ma questo mi era sembrato davvero bruttino. Si lascia anche guardare, ma appena uscito dalla sala me l'ero già dimenticato. L'avevo visto addirittura al cinema, perché i biglietti per il film che volevamo vedere erano finiti... . -
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Guarda, pensavo esattamente la stessa cosa vedendolo. Da questo genere di commedie non mi aspetto certo Cukor o Capra, e sono anche disposta ad accettare certe banalità, ma questo film prende la pessima strada della commedia grezza, con scene infarcite di battute e situazioni volgari che non fanno nemmeno ridere.
Lo svolgimento è ovvio, i personaggi sono piatti e gli attori non possono fare miracoli. Loro due mi piacciono, Katherine Heigl ha un certo piglio drammatico (forse un pò da soap opera, ma gestibile) e Gerard Butler ha un potenziale grandissimo, almeno per me. Ma quando lo vedo in questi film (peggio ancora Il cacciatore di ex, orribile!) mi viene voglia di dargli due schiaffi.
Fa Coriolano e Improvvisamente l'estate scorsa in teatro, 300, il Fantasma, Dear Frankie, e poi si butta via così.. -
lionel hutz .
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Fa Coriolano e Improvvisamente l'estate scorsa in teatro, 300, il Fantasma, Dear Frankie, e poi si butta via così.
Volevi forse dire: Fa Coriolano, Improvvisamente l'esate scorsa, Il Fantasma, Dear Frankie e poi si butta via facendo 300?
No va be', scherzo.
Sono assolutamente d'accordo, ora che mi ci fai pensare c'era pure una lotta nel fango, se non sbaglio...
Lei mi divertiva all'inizio, ora non mi dispiacerebbe vederla in qualcosa di diverso. Molto incinta l'hai visto?. -
.Fa Coriolano, Improvvisamente l'esate scorsa, Il Fantasma, Dear Frankie e poi si butta via facendo 300?
C'era pure una lotta nel fango, se non sbaglio...
Lei mi divertiva all'inizio, ora non mi dispiacerebbe vederla in qualcosa di diverso. Molto incinta l'hai visto?
Uh, Molto incinta... Anche questo film è pieno di cadute di stile e cose grezze. Proprio non le mando giù, mi sembrano totalmente fuori luogo. Ma va bè, i produttori americani ci hanno costruito un impero su cose senza senso come American Pie.
Mi ricordo che I Nerd o Animal house venivano considerati film VM14 per il linguaggio. E allora La dura verità, con lei che indossa le mutande vibranti?
So che la Heigl aveva in ballo la riduzione cinematografica dei romanzi della Evanovich. Potrebbe già rappresentare una piccola svolta. Ma non so se il film andrà mai in porto.. -
lionel hutz .
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Fa Coriolano, Improvvisamente l'esate scorsa, Il Fantasma, Dear Frankie e poi si butta via facendo 300?C'era pure una lotta nel fango, se non sbaglio...
Lei mi divertiva all'inizio, ora non mi dispiacerebbe vederla in qualcosa di diverso. Molto incinta l'hai visto?
Uh, Molto incinta... Anche questo film è pieno di cadute di stile e cose grezze. Proprio non le mando giù, mi sembrano totalmente fuori luogo. Ma va bè, i produttori americani ci hanno costruito un impero su cose senza senso come American Pie.
Mi ricordo che I Nerd o Animal house venivano considerati film VM14 per il linguaggio. E allora La dura verità, con lei che indossa le mutande vibranti?
So che la Heigl aveva in ballo la riduzione cinematografica dei romanzi della Evanovich. Potrebbe già rappresentare una piccola svolta. Ma non so se il film andrà mai in porto.
A me invece Molto incinta era piaciuto molto...
Grande Animal House! Mi ricordo ancora l'urlo di Belushi quando si rompono le bottiglie di birra.
Ah la Evanovich è quella della Plum. Sono andato a controllare. Be', sì, potrebbe essere interessante. L'ultimo che ho visto della Heigl è Life as we know it, bruttino anche quello...
Ah ma no, l'ho visto ora: il film già c'è.
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A me invece era piaciuto Life as we know it!
Anche se era la copia quasi esatta di un film tv con Poppy Montgomery e Thomas Gibson, "Genitori all'improvviso". Lei faceva torte, guarda caso...
Non vorrei che la serie della Plum venisse ridotta a commediola romantica. Forse ci voleva un regista più incline all'ironia e all'action.
PS. Forse nell'elenco della vergogna di Butler potrei mettere anche Gamer. Pensandoci bene, è uno dei migliori attori con il peggior curriculum in circolazione!. -
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Non mi è dispiaciuto così tanto, se si parte con il presupposto che si vogliono perdere un paio di orette in totale svago.
E' banale, lineare, con facili virate verso una comicità piuttosto volgare a volte, ma il suo lavoro lo fa': far trascorrere un po' il tempo.
Effettivamente, come dice lionel, dopo averlo visto rimane poco, se non il curioso modo di parlare di Gerard Butler.. -
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Forse il tuo commento è quello più equilibrato, e in effetti è vero che quell'ora e mezzo scorre in leggerezza.
Alcune cose in verità mi hanno anche divertita, come i tentativi di Mike di trasformare Abby in una donna che corrisponda ai desideri maschili, e tutte le strampalate (ma forse anche un pò vere?) teorie sui rapporti uomo-donna che vengono fuori.
Ma hai visto il film in lingua originale? Perché Gerard Butler ha uno degli accenti più marcati che abbia mai sentito. E nonostante i film e il lavoro che ha fatto, non ha perso per nulla l'accento scozzese!. -
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Eh no, l'ho visto tradotto.. ma più vedo questo attore, più mi piace.
Credo che al pari di Clive Owen, sia uno degli attori migliori in circolazione che non sia stato sfornato da Hollywood e periferia. Ah, assieme anche a Jude Law.
Comunque, se dovessimo parlare di quanto ci sia di vero in queste teoria uomo-donna, piuttosto di guardare questo film, guarderei La verità è che non gli piaci abbastanza.
Qua fondamentalmente tende a basare tutto o quasi sul sesso (punto di vista maschile) e controllo (femminile).
Niente di sbagliato in linea di massima, ma non è il cuore pulsante del film, perché vien trattato con una certa leggerezza e volgarità: leit motiv utile più ai fini comici che per riflettere, senza dimenticare che il tutto viene presentato su schermo in maniera piuttosto.. grossolana.
A differenza di quanto succede nell'altro film che ho citato, in cui c'è una mano più delicata che tratteggia i rapporti uomo-donna, e che diventa sul serio una questione scottante attorno alla quale far ruotare le vicende dei vari protagonisti.. -
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La dura verità è semplicistico e credo che tu abbia riassunto alla perfezione il nodo! Non tutte le donne sono maniache del controllo, come non tutti (quasi!) gli uomini pensano solo al sesso.
Ma quando lui parla di come lei sembri irraggiungibile, e quindi di come in un certo senso l'abbigliamento suggerisca a chi ci guarda il tipo di persona che siamo, l'ho trovato un passaggio interessante. La percezione che gli altri hanno di noi è diversa da quella che noi abbiamo di noi stessi.
La verità è che non gli piaci abbastanza secondo me è un film delizioso, ben scritto (cosa rara!) e ben recitato. E propone una serie di personaggi e di situazioni delle quali si potrebbe parlare per ore!. -
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Io sono il primo a dire che l'aspetto è un biglietto da visita importante. Non è tutto, sia chiaro, ma di sicuro la fa' pensare lunga in chi ci incontra. O in chi incontriamo.
Ma effettivamente il discorso nel film è più sottile: pur non essendo vestita come una stracciona (bella è e bella rimane), considerare che un certo tipo di camouflage possa suggerire un certo tipo di distanza, mentre un altro abbigliamento faccia intendere un invito ad avvicinarsi.. è interessante.. -
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Adesso non ricordo esattamente quale termine usi lui per descriverla, mi pare qualcosa come comodità, praticità, efficienza... E indubbiamente lei è bella a prescindere dagli abiti, ma che un certo modo di vestire suggerisca implicitamente agli altri di stare al largo può anche essere vero. 
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Quando si parla di queste cose, a me vengono sempre in mente i pavoni in amore... . -
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E' vero! E' come se volessimo mostrarci nella versione "abbellita" di noi stessi. Ma spesso è una versione che non corrisponde a ciò che siamo davvero.
Mi pare che nel film a un certo punto lui le dica che il dottore (anche bell'uomo!!!) si è innamorato della "versione-Mike di Abby", e non della "versione-Abby". Che è invece ciò che lui ama, ovviamente...
PS. Mi ricordo le battute perché ho rivisto il film da poco!
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La dura veritàRobert Luketic - 2009 |
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