Il colore del vento

Bruno Bigoni - 2010

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  1. cinepatrick
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    Il colore del vento è un film a colori di genere documentario della durata di 75 min. diretto da Bruno Bigoni.
    E' anche noto con gli altri titoli "Un viaggio nel mediterraneo sulle tracce di Creuza de Mä".
    Prodotto nel 2010 in Italia e distribuito in Italia da Teodora Film il giorno 14 aprile 2011.




    Trama
    Conxa Pérez, 95 anni, l'ultima sopravvissuta delle "mujeres libres", racconta i giorni indimenticabili di un viaggio iniziato nella città di Barcellona in cui anni prima un sogno di libertà sembrò diventare realtà. La prima tappa della navigazione è Tangeri, dove il mare è speranza di futuro anche per i giovani abitanti, che dalla fine del regime internazionale vedono nella vicina Spagna la possibilità di migliorare la loro vita e realizzare i propri sogni. Il viaggio prosegue verso Bari, dove incontriamo Violeta, un'immigrata albanese che racconta il suo difficile cammino d'integrazione, paradigma degli scogli burocratici e mentali che gli immigrati ancora oggi incontrano dopo essere approdati sulle nostre coste. La navigazione prosegue alla volta di Sousse, città tunisina, dove la cantante Mouna Amari e il musicista Mauro Pagani, con la commistione delle loro sonorità musicali, mirano a rinsaldare il ponte fra oriente e occidente, sempre più pericolante dopo l'11 settembre, per dimostrare che il Mediterraneo è il 'mare nostrum', un mare che dovrebbe unire invece che separare. Lampedusa, altra tappa del viaggio, ne è la riprova. Sulle spiagge della piccola isola, tristemente nota per gli sbarchi clandestini, toccano terra gli immigrati africani e la loro massiccia presenza è per molti abitanti spesso ingombrante. Gli immigrati africani, come un tempo gli albanesi, guardano al mare con timore e speranza, consapevoli del fatto che esso può inghiottirli o restituirli a nuova vita. Il viaggio riprende, passando da Istanbul, per risalire l'Adriatico. Il mare, custode silenzioso delle guerre di ogni tempo, rinnova la memoria di Ivana, abitante di Dubrovnik, penultima tappa del viaggio, che nelle pagine del suo diario, scritto da bambina durante la guerra civile del 1991 descrive l'arrivo delle navi da guerra e i bombardamenti sulla città. Nei suoi ricordi e in quelli dei suoi concittadini il mare è insieme fonte di pericolo e di salvezza. La nave infine ritorna a casa gettando l'ancora nel porto di Genova. Questa città, come le altre del viaggio, ha una storia legata al mare da raccontare. Dal mare, infatti, arrivano le donne nigeriane che, costrette a prostituirsi, vedono svanire il loro desiderio di libertà e di riscatto sociale nel dedalo dei "caruggi" genovesi.

    Fonte: Movieplayer
     
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