Sunshine

Come già detto sopra, una somiglianza con The core può starci.. ma è minima e labile, se si guardano entrambi i film.
Sunshine è un signor film, uno dei migliori di Boyle, uno dei migliori tra quelli di fantascienza recenti.. The core è nato per essere un blockbuster, si vede nello sviluppo dell'intreccio narrativo, nella spettacolarità delle esplosioni, nella epicità dell'equipaggio.
Qui.. c'è molto, ma molto di più, sin dall'inizio: mistero e fascino, stile ed eleganza che ripagano abbondantemente della mancanza di stratosferici effetti speciali.
Qui c'è il tocco magico di un regista in piena forma, che riesce a incanalare il suo estro creativo in binari narrativi e scenografici di inaudito valore.

Reinventa un genere? Forse no, ma di sicuro piazza questo film nel firmamento delle grandi pellicole: grandissima atmosfera, inquadrature particolari, a volte inquietanti, che riescono in pochi tagli a instillare un profondo senso di claustrofobia, di paura del buio e del vuoto.
La trama, se qualcuno ha già visto The core, potrebbe essere scontata, ma il gran Boyle tira fuori un coniglio dal cilindro, iniziando a dare sfoggio della sua innata "pazza" creatività... l'intruso è qualcosa di, mi ripeto, estraneo alla storia, al tessuto narrativo, ma che in qualche modo lo integra, lo rende unico, vero, e giustifica le atmosfere cupe e pesanti.

Personalmente, credo ci sia stata anche una buonissima prestazione da parte di tutti gli attori: Murphy, più navigato, è bravo ed intenso, il tramite attraverso il quale viviamo tutte le emozioni, che anzi, in certi frangenti, amplifica.. e poi un Chris Evans in un ruolo drammatico in cui non ha bisogno di mostrare i muscoli per farsi notare.

E un applauso, un grandissimo applauso (in piedi per favore), alla colonna sonora: qualcosa di strepitoso, eccezionale, un connubio immagine-musica assolutamente grandioso, una poesia che viaggia simultaneamente su direttrice che si incontrano e diventano spirali, unite ma distinte, l'una senza l'altra non esistono.
E non potrebbe essere altrimenti: Boyle è capace di far sembrare un happy ending il sacrificio, è capace di intingerlo di magia e scintille di vitalità.

Fantastico.