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"I produttori hanno creduto che, se un film neo realista costato quattro soldi poteva fruttare tanto denaro, una superproduzione di costo dieci volte maggiore avrebbe reso dieci volte di più.
Ragionamento insensato: non si possono applicare al cinematografo regole del tre così grossolane.
La politica del cinema italiano è consistita nel copiare le forme di Hollywood; ne è derivato un tale aumento delle spese che la vendita all'estero è diventata insufficiente all'ammortizzamento dei film"
Rossellini, in E. Bruno, I quaderni di Film Critica, Bulzoni, Roma 1979, pp.30-31.
Edited by deanie - 16/2/2012, 23:19
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cinepatrick .
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"I produttori hanno creduto che, se un film neo realista costato quattro soldi poteva fruttare tanto denaro, una superproduzione di costo dieci volte maggiore avrebbe reso dieci volte di più.
Ragionamento insensato: non si possono applicare al cinematografo regole del tre così grossolane.
Rossellini, in E. Bruno, I quaderni di Film Critica, Bulzoni, Roma 1979, pp.30-31.
Questo ragionamento vale purtroppo per tantissimi film. Molti film costati poco hanno avuto ad esempio un sequel miliardario finito male o comunque molto sotto le attese. Purtroppo si pensa che se con 1 si ottiene 2, con 2 si ottiene 4. Ma le cose non stanno sempre così e il cinema non si occupa di matematica. Il cinema è emozione, la matematica lasciamola a chi la studia. Nel cinema italiano avremo mai un altro personaggio del calibro di Rossellini? Speriamo di sì, speriamo di avere un futuro radioso. Ma la realtà non è così radiosa.. -
.Nel cinema italiano avremo mai un altro personaggio del calibro di Rossellini? Speriamo di sì, speriamo di avere un futuro radioso. Ma la realtà non è così radiosa.
Ho forti dubbi in proposito...purtroppo il cinema italiano, poi, è cristallizzato su due soli generi...o la commedia (in molti casi basata solo su battute volgari), o il drammatico...ma in quei pochi film che ho visto dell'uno e dell'altro genere, tutti si somigliano sempre, senza scampo!. -
Lonz@ .
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Bè ma nel cinema italiano dopo Rossellini ci sono state diverse menti geniali, basta pensare a gente come Pasolini, Bava, Leone.. Per me anche Benigni è un genio in un certo senso.. Il problema è molto più attuale dunque, si parla di secolo XXVI..
E per quanto riguarda il discorso del mega-budget, penso sia applicabile ad ogni realtà del cinema, non solo al Neorealismo.. Quando si hanno a disposizione tantissimi soldi non si sa cosa farne e si finisce per buttarci in mezzo di tutto, si guardi Michael Bay (anche se lì manca qualsiasi cosa possa far presagire del talento
). E poi non bisogna scordarsi che quando ci sono le grandi somme ci sono dietro al film le idee della major, che finiscono coll'uccidere la poetica del regista partito da quattro soldi.
Edited by Lonz@ - 26/3/2015, 23:30. -
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Io però eviterei il collegamento tanti soldi uguale film di scarsa qualità. Però è indubbio che la percentuale non è così favorevole. Ad esempio ho appena visto Insurgent.. per quel che mi riguarda, soldi buttati, ma ne parlerò meglio nella scheda.
Certo è che se ci sono pochi soldi, allora, almeno ritengo io, ci sia uno sforzo maggiore profuso nell'idea, che vuole essere geniale (il primo Saw) o almeno realizzato più che dignitosamente (The raid).
Ok, magari non sono film a bassissimo budget, ma giusto per rendere l'idea che la scarsità di pecunia quando fa bene, fa veramente bene. -
.Io però eviterei il collegamento tanti soldi uguale film di scarsa qualità.
Prendiamo ad esempio Il Sig. degli anelli...tanti soldi, ma ottima qualità u.u Si, come ragionamento non sempre funziona, sono daccordo u.u
E' pur vero che spesso, reduci da un film di grande successo, magari decidano di farne un altro con questo solo scopo, ed è in quel caso, secondo me, che le cose rischiano di non uscire fuori bene..
Roberto Rossellini: riflessione sul cinema italianoRossellini - Intervista |
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