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lionel hutz.
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Di Nicholas Ray, 1949 (USA)
Con Farley Granger, Cathy O'Donnell, Howard Da Silva, Jay C. Flippen
95 min.
Anni '30. Bowie Bowers è un detenuto ingiustamente condannato per omicidio. Quando si presenta l'occasione, evade di prigione insieme ai rapinatori di banche Elmo Chickamaw Mobley e Henry "T-Dub" Mansfield. Una volta liberi, i tre progettano di rapinare una banca e si indirizzano verso il fratello di Chickamaw; Bowie in particolare è determinato a trovare i soldi per assumere un avvocato in Oklahoma e dimostrare la sua innocenza. Durante l'evasione, tuttavia, Bowie rimane ferito alla caviglia, così i tre sono costretti a fermarsi da Keechie, nipote di Chickamaw, che aiuta il padre alcolizzato a gestire una stazione di rifornimento. Keechie non approva le azioni criminali dello zio, ma rimane immediatamente attratta da Bowie; i due hanno modo di conoscersi a fondo e presto si innamoreranno. Intanto, arriva il momento di mettere in atto la rapina, presso Zelton, una cittadina Texana, mentre Chickamaw e T-Dub promettono alla sorellastra di quest'ultimo di usare la loro parte del bottino per tirare fuori di prigione suo fratello Richard. La rapina ha successo e i tre non resisteranno alla tentazione di spendere il denaro per bei vestiti o una nuova macchina. Ora Bowie ha i soldi, ma leggendo i giornali scopre che la polizia crede che sia diventato il leader della banda, oltre che essere stato soprannominato dai media "The Kid". Il suo sogno di andare in Oklahoma a provare la sua innocenza è quindi svanito.
Fonte: wikipedia
Edited by deanie - 2/3/2012, 14:34. -
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Me lo ricordo! E' bello, ma è anche il tipico noir dell'epoca. Sai già da subito che tutti i personaggi sono senza speranza. C'è la abituale retorica americana nelle storie di gangster e pupe, buoni e cattivi, femme fatale e giovani innocenti...
Però è un gran bel film, con il solito magnifico bianco e nero.
Lo passarono secoli fa su raitre insieme a La donna del ritratto, altro noir da antologia!. -
lionel hutz.
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Mi è piaciuto moltissimo. È vero, in un certo senso è un film abbastanza prevedibile, anche se la divisione fra buoni e cattivi l'ho trovata fortunatamente meno netta rispetto ad altre pellicole del genere, più che altro a causa di Bowie.
Eh, i noir di Lang devo recuperarli. Per ora di suo ho visto solo Metropolis e M.
Ops, scusa, mi ero perso il link a Ray.
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Figurati!
Anche se si mantiene sempre su livelli straordinari, ho come l'impressione che Fritz Lang e altri registi europei si siano un pò imborghesiti frequentando Hollywood. Che in qualche modo la forza espressiva si sia un pò persa nel corso degli anni.
M è incredibile, poi c'è il monologo di Peter Lorre che è strabiliante!
Non male Quando la città dorme. Molto attuale e anche divertente per la galleria di personaggi secondari e una sceneggiatura brillante..