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Bunuel: Poesia e cinema
"Il cinema come espressione artistica o, più concretamente, il cinema come strumento di poesia, con tutto ciò che questa parola può contenere di significato liberatorio, di sovvertimento della realtà, di soglia attraverso cui si accede al mondo meraviglioso del subconscio, di dissenso nei confronti dell’angusta società che ci circonda.
Octavio Paz ha detto "basta che un uomo incatenato chiuda gli occhi perché possa far esplodere il mondo", ed io, parafrasando, aggiungo: basterebbe che la palpebra bianca dello schermo riflettesse la luce che le è propria, per far saltare l’universo."
Da "Poesia e cinema", in A. Martini (a cura di), Utopia e cinema. Marsilio, 1994, pp. 263-267.. -
Caos Ordinato.
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Bellissime parole! E' esattamente la mia visione di cinema! .