Dizionari dei capolavori del cinema

Raccolta libri sui 100 film migliori secondo critici, storici, etc.

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    Francesca

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    - A.Schneider, 1001 I grandi capolavori del cinema, Atlante, 2010.
    Tradotto in ventiquattro lingue e venduto in oltre 750.000 copie, il volume è uno strumento per tutti coloro che vogliono orientarsi tra i capolavori del grande schermo. Basandosi sull'importanza storica delle pellicole, oltre che sul successo di critica e di pubblico che hanno registrato, il libro testimonia l'evoluzione del linguaggio cinematografico dagli albori del bianco e nero alle meraviglie del digitale.

    - AA.VV., Cento capolavori del cinema secondo Taschen. Roma
    Si dice che nella vita ci siano dei perdenti e dei vincenti. Sebbene i film che Taschen ha scelto siano tutti dei vincenti, le pellicole che non compaiono nella selezione non sono davvero dei perdenti. Semplicemente Taschen ha dovuto adottare un criterio di scelta volendo limitare la selezione a 100 titoli. Una scelta difficile visto che si va dal cinema horror, al cinema romantico, dall'avventura alla tragedia, dal film epico al musical, dal western al new wave; ogni genere cinematografico trova il suo campione: Metropolis, Quarto potere, I sette samurai, La dolce vita, Psico, Arancia meccanica e molti altri. E una raccolta che deve essere accolta come un omaggio alla settima arte. Le voci presentate in ordine alfabetico includono una sinossi, una lista del cast, le informazioni tecniche, la vita degli attori e del regista, i premi così come fotogrammi e foto di scena e la locandina originale di ogni film. Ogni decade poi inizia con un capitolo introduttivo che colloca i film nel loro contesto storico e sociale.

    - AA.VV., Cinema. I 1000 momenti fondamentali, Il castoro, Milano 2007

    - Di Giammatteo, G., Bragaglia, C., Dizionario dei capolavori del cinema, Bruno Mondadori, Milano 2004
    Questo dizionario ripercorre la storia del cinema attraverso 1245 capolavori, scelti tra le innumerevoli proposte dell'affascinante macchina da presa. Il cinema esige, per sua stessa natura, che si esca dalla logica esclusiva del rigore estetico. Capolavori non sono solo le opere di assoluto valore artistico, ma anche quelle che: rivelano grandi qualità spettacolari, o un eccezionale spiegamento di risorse industriali; narrano storie di alto significato sociale, culturale, filosofico, morale, politico; sono frutto di raffinata sapienza tecnica; nascono da una ricerca linguistica inventiva; recano l'impronta di un fenomeno cinematografico come il divismo; affrontano le tematiche di vasta risonanza; hanno conosciuto il successo.

    - Bordwell D., Thompson K., Storia del cinema e dei film, Zanichelli, Milano 2003
    In questo volume si è cercato di costruire una storia delle tendenze principali nei film, nei documentari e nel cinema sperimentale. Gli autori hanno deciso di suddividere la storia del cinema in cinque grandi periodi: il cinema delle origini (sino al 1918 circa), gli ultimi anni del muto (dal 1919 al 1929), lo sviluppo del cinema sonoro (1929-1945), il periodo successivo alla seconda guerra mondiale (1946-1960) e l'epoca contemporanea (dagli anni Sessanta sino ad oggi). Queste suddivisioni riflettono sviluppi nella forma e nello stile delle opere cinematografiche, profondi cambiamenti nel sistema di produzione, distribuzione ed esercizio e significative tendenze a livello internazionale.

    - M. Bertarelli, Il cinema italiano in 100 film. Gremese, Roma 2004
    Per stilare una graduatoria dei cento migliori film italiani di sempre, occorrono nell'ordine: memoria, partigianeria, competenza e, infine, tanto coraggio. Perché gli esclusi, più o meno illustri, da che mondo è mondo non sono mai disposti a perdonare. Tutte doti che non difettano a Massimo Bertarelli. Saranno i lettori a giudicare se l'irriverente, ma incorruttibile, autore ha ragione o ha torto, se ha fatto bene o male a lasciar fuori questo o quel film, chiedendosi perché la tale pellicola debba essere stimata migliore di quell'altra e perché certi registi siano presenti con più titoli (troppi?).

     
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