Julie Andrews

Walton-on-Thames, 1º ottobre 1935

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    Francesca

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    Julie Andrews

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    Dame Julie Andrews, pseudonimo di Julia Elizabeth Wells (Walton-on-Thames, 1º ottobre 1935), è un'attrice, cantante e scrittrice britannica. Julie Andrews è considerata una leggenda vivente, vincitrice di tutti i maggiori premi del mondo dello spettacolo, fra cui un Oscar, cinque Golden Globe, due Emmy, tre Grammy, due BAFTA, un People's Choice Award, uno Screen Actors Guild, un David di Donatello, tre nomination al Tony (una rifiutata) e insignita dell'onorificenza di dama comandante dell'Ordine dell'Impero Britannico e del Kennedy Center Honor. La Andrews ha una sua stella sull'Hollywood Walk of Fame, al 6901 dell'Hollywood Boulevard.

    Gli anni sessanta: I blockbuster cinematografici
    All'inizio degli anni sessanta la Andrews non è ancora apparsa al cinema e dunque è sconosciuta al grande pubblico internazionale; per questo il produttore della versione cinematografica di My Fair Lady (Jack Warner, uno dei Warner Brothers) affida il ruolo creato da Julie Andrews sulle scene ad un'affermata superstar del cinema: Audrey Hepburn, facendola doppiare nel canto da un'interprete specializzata: Marni Nixon. Considerato uno dei casi di ingiustizia più clamorosi della storia di Hollywood, il fatto suscita aspre polemiche.
    Pochi mesi dopo Walt Disney propone alla Andrews il ruolo di Mary Poppins, promettendole successo e popolarità di gran lunga superiori a quelli che le avrebbe regalato il film di Warner. Nel 1964 fa il suo debutto al cinema nella parte della governante volante per la quale ottiene diversi riconoscimenti, fra cui l'Oscar come miglior attrice protagonista (nello stesso anno la Hepburn non riceve nemmeno la nomination per My Fair Lady). Il film la lancia nell'empireo delle dive internazionali, e fa sì che Mary Poppins diventi un personaggio iconico, status che mantiene fino a oggi.

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    Nel 1965 interpreta il ruolo che segnerà la sua consacrazione al cinema: Maria, protagonista di Tutti insieme appassionatamente. Il musical, prodotto dalla 20th Century Fox e diretto da Robert Wise, vince cinque Academy Award tra cui quello per il miglior film (la Andrews guadagna la sua seconda nomination all'Oscar e il suo secondo Golden Globe) e rimane a tutt'oggi al terzo posto della classifica dei film più visti al cinema di tutti i tempi.

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    Già nel 1964 Julie Andrews gira il primo di tanti film nei quali va contro l'immagine sdolcinata che le sue due pellicole più celebri le affibbiarono. Tempo di guerra, tempo d'amore, una commedia antimilitarista sceneggiata da Paddy Chayefsky, la vede impegnata in appassionate scene d'amore con James Garner. In Hawaii (1966) di George Roy Hill, dimostra notevoli doti di attrice drammatica nei panni della moglie vittima di un Max Von Sydow missionario di fine Ottocento.
    Nel 1966 è l'attrice più pagata di Hollywood, il suo nome è garanzia di successo al botteghino e per questo Alfred Hitchcock viene costretto dalla Universal Pictures a scritturarla, assieme a Paul Newman, per il thriller Il sipario strappato. Il film, non fra i migliori del maestro inglese, risulta uno dei suoi più grossi successi commerciali. Dell'anno seguente è Millie, pellicola con la quale Julie torna alla commedia musicale e il film è fra i maggiori campioni d'incassi di quell'anno. Tutti i suoi lavori fino a questo momento sono degli straordinari successi al botteghino americano e la Andrews sembra infallibile.
    Nel 1968, però, Un giorno... di prima mattina, sfarzosa biografia musicale della diva degli anni trenta Gertrude Lawrence, si rivela un clamoroso fiasco. I gusti del pubblico sono in veloce mutamento e film meno costosi come Easy Rider e Un uomo da marciapiede aprono la strada alla cinematografia più violenta degli anni settanta, mandando in agonia il musical cinematografico.

    Gli anni settanta e ottanta: I film con Blake Edwards
    Nel 1969 Julie Andrews sposa in seconde nozze Blake Edwards, il regista statunitense già autore di classici quali Operazione sottoveste, Colazione da Tiffany e Hollywood party. Da quel momento in poi - fino alla metà degli anni novanta, periodo in cui Edwards si ritira dalle scene - l'attrice lavora quasi esclusivamente con il marito. Il loro primo film insieme, Operazione Crêpes Suzette, altro costoso musical, questa volta con Rock Hudson come co-protagonista, si rivela un fiasco commerciale di proporzioni catastrofiche. Il film mette fine alla carriera hollywoodiana della coppia che si ritira in Europa per occuparsi della famiglia (fra propri e adottati hanno cinque figli) e quindi lavorare più saltuariamente: lei in varietà televisivi e concerti dal vivo, lui con i seguiti della sua fortunata serie de La Pantera Rosa con protagonista Peter Sellers. In questi anni realizzano un solo film insieme, Il seme del tamarindo (1974), con Omar Sharif, che però poco contribuisce a ridar loro il vecchio successo.
    Grazie al trionfo al botteghino dei film con Sellers, nel 1979 Edwards può realizzare la sceneggiatura che fino a pochi anni prima nessun produttore avrebbe toccato: in 10 il regista mette la propria moglie accanto a Dudley Moore e Bo Derek in una commedia sexy il cui esito strepitoso porta i due coniugi, per la prima volta nel loro sodalizio artistico, sulla cresta dell'onda.
    La coppia realizza altri film di successo. Nel 1981 esce la commedia dissacratoria S.O.B. - son of bitch (con William Holden). È un film dagli accenti autobiografici, ispirato agli avvenimenti che causarono il tonfo al botteghino di Operazione Crêpes Suzette. Julie Andrews interpreta un'attrice di musical per famiglie che viene costretta dal marito/produttore a denudarsi in un film pornografico, mettendo in subbuglio una Hollywood ipocrita. Contraddistinto da uno humour graffiante, il film fa scalpore alla sua uscita in quanto in esso il personaggio della Andrews appare in topless, fa uso di stupefacenti e di un buon numero di parolacce.

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    Il loro film seguente è considerato il capolavoro del regista: in Victor/Victoria, Edwards affida alla moglie il suo ruolo più complesso, quello di una donna che finge di essere un gay che si esibisce come drag queen nella Parigi degli anni trenta. Il ruolo le vale numerosi riconoscimenti fra cui la sua terza nomination all'Oscar, un Golden Globe e un David di Donatello come miglior attrice straniera. A questo seguono opere più agrodolci come I miei problemi con le donne (con Burt Reynolds, 1983) e Così è la vita (con Jack Lemmon, 1986).

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    Gli anni novanta: Il ritorno a Broadway e la perdita della voce
    L'ultima collaborazione fra marito e moglie risale al 1995, anno in cui Edwards dirige Julie Andrews nell'adattamento teatrale di Victor/Victoria. L'avvenimento costituisce il debutto in teatro del regista e il ritorno a Broadway della diva dopo un'assenza di 35 anni (poco tempo prima era tornata alle scene in Putting It Together di Stephen Sondheim ma su un palcoscenico dell'Off Broadway). Lo spettacolo è un grosso successo di pubblico, la critica è meno convinta. L'entusiasmo nei confronti della protagonista è unanime ma la regia lascia perplessi i più che la definiscono troppo cinematografica.[18] Quando vengono annunciate le nomination ai premi Tony, Victor/Victoria ne riceve solo una per la migliore attrice protagonista. Il fatto viene visto dalla compagnia come un attacco personale da parte del mondo del teatro newyorkese all'Edwards regista di Hollywood e Julie Andrews decide di compiere un atto fino a oggi unico nella storia del premio: durante una speciale conferenza stampa al termine di una replica, rifiuta la nomination (la sua terza); una decisione che finisce sulle prime pagine dei giornali di mezzo mondo. Tutto ciò non fa che dare maggiore pubblicità allo show che oramai è tutto esaurito per anni a venire. Il successo però viene improvvisamente interrotto da un evento drammatico: verso la fine del suo impegno nello spettacolo, nel 1997, Julie Andrews viene ricoverata in ospedale per quella che avrebbe dovuto essere una semplice operazione chirurgica alla gola (Liza Minnelli amichevolmente la sostituisce in Victor/Victoria). Un errore durante l'operazione le lascia sulle corde vocali delle cicatrici permanenti che, con grande disperazione della stessa Andrews e dei suoi fans, la privano per sempre della sua straordinaria voce di cantante. Una causa contro il chirurgo Stuart Kessler si conclude con un risarcimento all'attrice di 20 milioni di dollari.

    Filmografia
    Attrice
    Mary Poppins (1964)
    Tempo di guerra, tempo d'amore (The Americanization of Emily) (1964)
    Tutti insieme appassionatamente (The Sound of Music) (1965)
    Hawaii (1966)
    Il sipario strappato (Torn Curtain) (1966)
    Millie (Thoroughly Modern Millie) (1967)
    Un giorno... di prima mattina (Star!) (1968)
    Operazione Crêpes Suzette (Darling Lili) (1970)
    Il seme del tamarindo (The Tamarind Seed) (1974)
    10 (1979)
    E io mi gioco la bambina (Little Miss Marker) (1980)
    S.O.B. (1981)
    Victor Victoria (1982)
    I miei problemi con le donne (The Man Who Loved Women) (1983)
    Così è la vita (That's Life!) (1986)
    Duet for One (1986)
    Cin cin (A Fine Romance) (1991)
    La fidanzata ideale (Relative Values) (2000)
    Pretty Princess (The Princess Diaries) (2001)
    Insieme per caso (Unconditional Love) (2002)
    Principe azzurro cercasi (The Princess Diaries 2: Royal Engagement) (2004)
    L'acchiappadenti (Tooth Fairy) (2010)

    Doppiatrice
    La rosa di Bagdad (The Singing Princess) (1949)
    La Pantera Rosa sfida l'ispettore Clouseau (The Pink Panther Strikes Again) - voce cantante del travestito Ainsley Jarvis, non accreditata - (1976)
    Shrek 2 (2004)
    Shrek terzo (Shrek the Third) (2007)
    Come d'incanto (Enchanted) (2007)
    Shrek e vissero felici e contenti (Shrek Forever After) (2010)
    Cattivissimo me (Despicable Me) (2010)

    Teatro
    Julie Andrews comincia la sua carriera a otto anni, nei numeri di varietà della madre e del patrigno ma, dal momento che questi sono dei fuori programma, non esistono dettagli al riguardo. Il suo debutto ufficiale è quello da solista, a 12 anni, nella rivista Starlight Roof (1947). Seguono sette anni di gavetta nel circuito del music hall inglese, in giro per il paese (ben documentati ma non riportati qui), spesso accompagnata al piano dalla madre. Ad ogni natale è protagonista delle tradizionali "English pantomime" e nel 1954 fa il suo debutto a Broadway. Nonostante la sua folgorante carriera cinematografica e televisiva l'attrice non ha mai abbandonato il teatro, esibendosi in spettacoli e concerti per tutta la sua vita, fino al maggio 2010.

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    Musical
    Mountain Fire (tournée dell'Inghilterra), 1954
    The Boy Friend (Broadway), 1954
    My Fair Lady (Broadway), 1956
    My Fair Lady (Londra), 1958
    Camelot (Broadway), 1960
    Putting It Together (Off-Broadway), 1994
    Victor/Victoria (Broadway), 1995
    Doctor Dolittle (solo voce registrata; Londra), 1998
    The Boy Friend (solo regia; Connecticut e tournée degli Stati Uniti), 2005

    Fonte: wikipedia



     
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  2. Cloudy
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