Le colt cantarono la morte e fu tempo di massacro

Lucio Fulci - 1966

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    Un film di Lucio Fulci. Con George Hilton, Nino Castelnuovo, Franco Nero, Lynn Shayne.
    Western, durata 98 min. - Italia 1966



    Trama
    Tom torna al paese dopo molti anni di assenza. Ha la triste sorpresa di constatare che il fratello è alcolizzato. Una banda spietata domina la comunità, ma il fratello uscirà dalla sua passività e con Tom farà piazza pulita.

    Curiosità
    *Franco Nero in questo film possiede lo stesso guardaroba di Clint Eastwood usato da quest'ultimo nella trilogia del dollaro di Sergio Leone.
    *Primo film in assoluto in Italia della carriera di George Hilton che dà vita a uno dei personaggi più simpatici e dinamici del filone italo-western, una sorta di burlone col vizio del bere ma con una capacità straordinaria nell'usare armi da fuoco; prima di uccidere attira l'attenzione delle sue vittime con esclamazioni del tipo "excuse me gentleman".
    *L'idea del massacro a colpi di frusta verrà ripresa nel film del 1973 Lo straniero senza nome, diretto e interpretato da Clint Eastwood.
    *Il film è stato distribuito in due edizioni, forse perché dalla pellicola originale sono state tagliate alcune scene particolarmente violente.
    *Già in questo film Fulci utilizza qualche effetto splatter, tipico dei suoi futuri horror:
    *Nel prologo del film, un peone viene fatto inseguire da un branco di cani e sbranato in un fiume, con primo piano sull'acqua insanguinata.
    *Alcune frustate ricevute da Tom, provocano lo squarcio di alcune parti del viso e dei dorsi delle mani.
    *Durante la sparatoria finale in alcune vittime vengono resi evidenti i fori prodotti dalle pallottole.
    *La chiazza di sangue sul pavimento del pollaio conseguente alla caduta di Junior, mentre quest'ultimo esala l'ultimo respiro.

    Recensione
    CITAZIONE
    Vent’anni prima che John Woo ne facesse un suo marchio, il frullare di uno stormo di colombe aveva sigillato la fine di Tempo di massacro, quando il fratello ammazza il fratello che ha ammazzato il padre, in quella resa dei conti psicanalitica che certi esegeti di Fulci riconoscono elemento di primario interesse del film. Quanto al regista, lo considerava agli antipodi del “leonismo”, non iperrealista né “epico”, quindi, e faceva sua la definizione dei francesi (?) di western revé, “sognato”. La genesi di Tempo di massacro (il titolo è da un romanzo di Franco Enna) matura nell’ambito della Titanus: Fernando di Leo, che firmerà poi lo script - venendo accreditato anche sui manifesti: cosa rara all’epoca per uno sceneggiatore - parla con un ispettore di produzione di Goffredo Lombardo e nasce l’idea di un western che si distacchi dalla moda corrente, puntando in una direzione che solo a posteriori si rivela passibile di letture tra Edipo e Freud...

    Davide Pulici, Nocturno

    Fonte: mymovies

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    Ottimo film...raramente lo sento nominare,ma tra i cosiddetti spaghetti-western (capolavori di Leone esclusi) trovo che sia tra i migliori...assolutamente da vedere,quantomeno per gli amanti del genere.
     
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    Francesca

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    Grazie per il suggerimento! L'ho già messo in lista!
     
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2 replies since 9/2/2013, 22:11   192 views
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