Oblivion

Joseph Kosinski - 2013

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  1. The White
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    Oblivion_half



    Oblivion è un film diretto da Joseph Kosinski e interpretato da Tom Cruise, Andrea Riseborough, Olga Kurylenko, Nikolaj Coster-Waldau, Morgan Freeman, Melissa Leo. E' anche noto con gli altri titoli "Horizons".
    Prodotto nel 2013 - uscita originale: 26 aprile 2013 (USA) - e distribuito in Italia da Universal Pictures il giorno 11 aprile 2013.



    Trama

    Nel futuro la Terra è diventata troppo tossica per viverci e gli umani si sono traferiti in città sopra le nuvole, lontano dalle radiazioni. Sul Pianeta è rimasto solo Jax, solitario umano. Un giorno Jax si imbatte una misteriosa donna precipitata sulla Terra che modificherà per sempre le sue certezze.

    Fonte: Movieplayer
     
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  2. Drumboy
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    A me il fim è piaicuto. Non è un capolavoro, ma ci sono ottime intuizioni, anche visive: lo stadio, la piscina sospesa, ecc.
    Attraverso un libro gli "alieni" credono di scorgere un barlume di umanità in chi lo raccoglie, la prova di una luce profonda che non si è spenta. Un film sull'identità, sul "doppio", sulla speranza. Apprezzabile, con qualche ingenuità, che a ben vedere è minore rispetto a film più blasonati.
     
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    Palma d'oro

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    Coraggioso nell'elogiare all'estremo la propria magnificenza visiva e sonora, potente come le immagini che evoca ma non accessibile a tutti i tipi di pubblico.
    Oblivion sintetizzando è tutto questo, una pellicola che con una produzione tipicamente da blockbuster non ne ricalca i cliqué, non va' alla ricerca delle formule più banali e a presa rapida sullo spettatore, ma cerca una propria identità cercando di diventare un punto di riferimento nella nuova stagione fantascientifica che Hollywood sta conoscendo, senza voler essere un prodotto indirizzato solo ai nostalgici delle grandi saghe storiche.

    E' un film le cui velleità viaggiano di pari passo con l'incredibile spettacolo visionario che riesce ad offrire, un'esperienza estasiante per gli occhi e le menti più fantasiose, capace di far calare lo spettatore in un mondo in cui gli opposti vengono estremizzati, valorizzati e sintetizzati in scene di rara bellezza evocativa.

    Probabilmente è questo il pregio maggiore di quest'opera, la capacità di solleticare in maniera più che convincente la vista e l'udito, un turbinio di scene e marce gloriose che si susseguono, purtroppo, ad un ritmo troppo lento.

    Questo è il difetto più evidente, la sostanziale lentezza dell'incidere della trama, che si dilunga e si dileggia fin troppo nell'accondiscendenza verso la propria magnificenza, lasciando che il tutto scorra in maniera troppo blanda per appassionare lo spettatore, che di quando in quando sbadiglia, una volta di troppo per film di questa portata, e con il chiaro intento di voler divenire una pietra miliare del genere.
    Una sorta di film d'autore che tende a soffermarsi troppo sui mezzi mediatici a disposizione, e lascia che la storia scorra su binari in maniera troppo lineare.
     
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  4. El tobillo
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    Appena finito di vedere. Non mi è ancora tutto molto chiaro e forse devo elaborare quanto visto per poter dare un giudizio. Visivamente superbo. È vero che il tutto scorre in modo lento ma per fortuna non sfocia nella noia.
     
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  5. lionel hutz
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    La lentezza non mi ha dato particolarmente fastidio. Anzi, in un contesto del genere, con una fotografia e delle ambientazioni di questo livello, mi fa pure piacere. Il film per me smette di funzionare quando appare Morgan Freeman: da lì in poi diventa tutto abbastanza banale. Peccato perché, come avete già scritto, visivamente è uno spettacolo.
    Ho adorato le palle-robot, o le sonde, o come si chiamano, sia per come sono fatte che per i suoni che emettono. E ho gradito pure tutta la gestione del rapporto fra Cruise e la moglie.
    Sarebbe bello rivedere tutto il team tecnico alle prese con un soggetto diverso, e magari senza Freeman e Cruise, ecco.
     
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4 replies since 14/2/2013, 16:46   61 views
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