Quali sono i vostri libri preferiti?

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  1. Weleaf
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    Palma d'oro

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    Una Stagione in Inferno di Rimbaud è in assoluto quello che mi ha cambiata di più. Non so esattamente in cosa sta la sua potenza, ma è stato forte. Sarà che tutto il libro è angosciato da una mente quasi bipolare, incoerente in ogni contesto, fragile e resistente, spinta al fare ma anche al sopportare apatico, alla pigrizia. Non so, è un mescolare d'acque che rimangono sempre nello stesso punto, un grido muto. E' così autocritico e masochistico... E' come se si annullasse da solo e non rimanesse niente. Sì, alla fine non rimane niente. Il testo è meramente estetico, decorativo; i pensieri di una mente che non ti regala niente eppure ti lascia così tanto... Rimbaud in una riga riesce a riassumere pensieri che richiederebbero mille parole. L'ho letto solo una volta (e diversi anni fa) perché non sopporto rileggere i libri, ma me lo ricordo bene e non per merito mio.

    «"Debolezza o forza: eccoti qui, è la forza. Tu non sai né dove vai, né perché vai, entra dappertutto, rispondi a tutto. Non ti uccideranno più che se fossi un cadavere." Al mattino, avevo lo sguardo così smarrito e un aspetto così morto che quelli che ho incontrato forse non mi hanno visto.
    Nelle città il fango mi appariva improvvisamente rosso e nero, come uno specchio quando la lampada vaga per la stanza vicina, come un tesoro nella foresta! Buona fortuna, gridavo, e vedevo un mare di fiamme e di fumo nel cielo; e, a sinistra, a destra, tutte le ricchezze divampare come una miriade di folgori.
    Ma l'orgia e l'amicizia delle donne mi erano proibite. Nemmeno un compagno. Mi vedevo davanti a una folla esasperata, di fronte al plotone di esecuzione, piangere per il dolore che essi non avessero potuto capire, e perdonare! - Come Giovanna d'Arco! - "Preti, professori, padroni, vi sbagliate consegnandomi alla giustizia. Non sono mai stato di questo popolo; non sono mai stato cristiano; io sono della razza di quelli che cantavano nel supplizio; non capisco le leggi; non ho senso morale, io sono un bruto: voi vi sbagliate..."»

    Così forte e immediato. E la cosa peggiore è che è il testo letterario in cui mi immedesimo di più in assoluto.
    In pratica i 6.50€ meglio spesi della mia vita.
     
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6 replies since 11/6/2013, 19:53   184 views
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