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The White.
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Maps to the Stars è un film diretto da David Cronenberg e interpretato da Robert Pattinson, Julianne Moore, John Cusack, Sarah Gadon, Mia Wasikowska, Olivia Williams, Carrie Fisher, Emilia McCarthy.
Prodotto nel 2014.
Trama
La famiglia Weiss è l'archetipo della dinastia made in Hollywood: Il padre Sanford è un analista e allenatore che ha fatto una fortuna con i suoi manuali di auto-aiuto; la madre Christina segue soprattutto la carriera del figlio Benjie, 13 anni, un attore bambino. Uno dei clienti di Sanford, Avana, è un'attrice che sogna di girare un remake del film che ha reso la madre, Clarice, una star negli anni '60. Clarice è morta, ma le visioni di lei perseguitano Havana di notte. Alla miscela tossica si aggiunge Benjie appena venuto fuori da un programma di riabilitazione in cui è entrato quando aveva 9 anni e sua sorella, Agatha, recentemente rilasciata da un istituto psichiatrico dove è stata curata per piromania.
Fonte: Movieplayer
Edited by tayger - 23/5/2014, 18:47. -
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Passando al cinema davanti alla locandina di questo film ho letto che è di Cronenberg, non lo sapevo. Robert Pattinson secondo me è un buon attore. E poi John Cusack <3 . -
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Concordo su pattinson, ma deve trovare un ruolo che lo sdogani da twilight. Ciò che ha segnato il suo successo rischia di diventare una condanna.
Per ora pare la musa di Cronennerg, vediamo un po'. -
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Visti i primi 5 minuti pensavo di trovarmi di fronte ad un signor film, e soprattutto un film che riuscisse a ridare dignità a Pattinson. E nel bene o nel male, ci riesce.
per quel che mi riguarda, è la cosa migliore della pellicola, anche sopra l'interpretazione (sopravvalutata?) della Moore, che pare più una caricatura di Lindsay Lohan a dirla tutta.
Mi ha lasciato interdetto, e forse è un bene. Perché ancora il giorno dopo mi fa riflettere, sulle sensazioni, sul messaggio, sulla tecnica.
Ho visto in più frangenti Lynch, seppur non nella stessa caratura, ma nello stesso modo inquietante, così paradossalmente surreale pur nella verosomiglianza dei contesti che propone, in un continuo attrito tra la normalità delle persone e la straordinarietà della sottotraccia del pantheon hollywoodiano.
Non so nemmeno dire se sia uno di quei film che divide il pubblico.. di sicuro ha un grande pregio. Lasciarmi perplesso.