Reese Whiterspoon

New Orleans, 22 marzo 1976

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    Francesca

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    Infanzia e primi ruoli
    Passa i primi anni di vita a Wiesbaden, in Germania, dove il padre è medico al servizio delle Forze Armate statunitensi e la madre infermiera pediatrica; torna quindi a stabilirsi negli Stati Uniti a Godlettsville, un sobborgo di Nashville, sua patria elettiva, dove vive sino alla metà degli anni novanta, prima di trasferirsi a Los Angeles.
    Un suo presunto antenato, John Witherspoon, ecclesiastico, è tra i firmatari della Dichiarazione d'Indipendenza e tra i fondatori dell'Università di Princeton.
    All'età di 7 anni viene scelta come modella per uno spot tv, il che la spinge a prendere lezioni di recitazione.
    Esordisce al cinema nel 1991 nel film L'uomo della luna, nel quale ricopre la parte di un'adolescente che vive le prime crisi sentimentali e familiari quando la sorella maggiore si fidanza con il suo primo amore. Per questo ruolo viene candidata allo Young Artist Award. Lo stesso anno, recita nel suo primo film per la tv insieme a Patricia Arquette, Fiore selvaggio, diretto da Diane Keaton.
    Prima di darsi definitivamente al cinema ha frequentato il college e l'Università di Stanford, mirando a specializzarsi in letteratura inglese. Ha tuttavia abbandonato gli impegni di studio a fronte dell'intensificarsi della sua carriera.
    Partecipa successivamente ad alcuni film giovanilistici, tra i quali spiccano Un eroe piccolo piccolo (con Danny DeVito) (1993), S.F.W. (1994), Paura (1996), con Mark Wahlberg e Alyssa Milano Cruel Intentions (1999, adattamento del romanzo francese del XVIII secolo Les liaisons dangereuses trasposto ai giorni nostri, che vede nel cast anche Sarah Michelle Gellar e Ryan Phillippe, futuro marito di Reese e, soprattutto, Pleasantville (1998) ed Election (1999), diretto da Alexander Payne e interpretato al fianco di Matthew Broderick, per il quale viene candidata al Golden Globe e allo Indipendent Spirit Award e che le vale una menzione nell'elenco di Premiere delle 100 migliori interpretazioni di tutti i tempi segnalandosi come una delle giovani attrici più versatili della sua generazione.
    Sempre negli stessi anni rifiuta di partecipare a film di genere, aventi maggior impatto commerciale, quali Scream (1997), allo scopo di non legare la sua immagine ad un determinato cliché. Nel 1998 partecipa al film Twilight, recitando al fianco di Paul Newman, Susan Sarandon e Gene Hackman, che ne conferma le notevoli attitudini recitative in ruoli drammatici. Il ruolo la pone all'attenzione delle principali case di produzione.
    Nel 2000 partecipa alla riduzione cinematografica di American Psycho, tratto dal romanzo di Bret Easton Ellis. Appare anche come guest star nella sesta stagione di Friends, nel ruolo di Jill Green, sorella di Rachel (Jennifer Aniston).

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    Successo e La rivincita delle bionde
    La sua carriera decolla definitivamente a partire dal 2001. Da quell'anno lega infatti il suo nome a commedie brillanti aventi un notevole riscontro di pubblico negli Stati Uniti, che la rendono "nuova fidanzata d'America", come accaduto a Meg Ryan un quindicennio addietro. Le viene offerta la parte di Elle Woods, una ragazza appassionata di moda che decide di diventare studentessa di Legge per seguire il suo ex ragazzo all'Università di Harvard, nel film La rivincita delle bionde. Parlando del suo personaggio, ha dichiarato "Quando ho letto il copione, ho pensato: 'Lei viene da Beverly Hills, è ricca, è in una confraternita, ha un ragazzo fantastico. Oh sì, viene scaricata. E allora? La odio lo stesso.' Quindi dovevamo fare in modo che lei fosse il tipo di persona che non puoi proprio odiare." Il film è un successo commerciale e la sua performance viene lodata dalla critica e le porta una seconda nomination al Golden Globe e un MTV Movie Award. I suoi ruoli più conosciuti sono stati quelli di Elle Woods nei film La rivincita delle bionde, del 2001 e Una bionda in carriera, sequel del 2003, nonché in Tutta colpa dell'amore del 2002, dove rivisita in chiave ironica le sue origini sudiste.
    Sempre negli stessi anni partecipa a due film in costume, L'importanza di chiamarsi Ernesto, tratto da Wilde (2002) e La fiera della vanità del 2004, tratto dal romanzo di Thackeray, (il film viene presentato al Festival di Venezia), dove recita nel ruolo della protagonista Rebecca "Becky" Sharp. L'attrice è incinta durante le riprese di quest'ultimo film e ritiene che la gravidanza l'abbia aiutata nell'interpretazione del personaggio.

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    L'Oscar ed altri progetti
    Ha vinto l'Oscar alla migliore attrice nel 2006 per la sua interpretazione di June Carter Cash in Quando l'amore brucia l'anima, per il quale ha ricevuto anche il Golden Globe per la migliore attrice in un film commedia o musicale. Quando ha saputo che per il film avrebbe dovuto cantare dal vivo davanti a un pubblico, era così spaventata che ha chiesto al suo agente di rescindere il contratto. Dopo, ha dovuto studiare canto per sei mesi per prepararsi al ruolo.
    Nel 2005 si è vista negli schermi italiani nella commedia romantica Se solo fosse vero, tratto dall'omonimo romanzo di Marc Levy, a fianco di Mark Ruffalo, discreto successo al botteghino. Due anni dopo, è tornata sul grande schermo con il thriller politico Rendition, mentre a novembre 2008 è uscita negli USA la commedia Tutti insieme inevitabilmente, che è stata un successo al botteghino nonostante recensioni soprattutto negative.
    Nel 2013 viene diretta da Atom Egoyan nel thriller Fino a prova contraria - Devil's Knot accanto a Colin Firth.

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    Cinema
    L'uomo della luna (The Man in the Moon), regia di Robert Mulligan (1991)
    Sulle orme del vento (A Far Off Place), regia di Mikael Salomon (1993)
    Un eroe piccolo piccolo (Jack the Bear), regia di Marshall Herskovitz (1993)
    S.F.W. - So Fucking What, regia di Jefery Levy (1994)
    Freeway No Exit, regia di Matthew Bright (1996)
    Paura (Fear), regia di James Foley (1996)
    Twilight, regia di Robert Benton (1998)
    Overnight Delivery, regia di Jason Bloom (1998)
    Pleasantville, regia di Gary Ross (1998)
    Cruel Intentions - Prima regola non innamorarsi (Cruel Intentions), regia di Roger Kumble (1999)
    Election, regia di Alexander Payne (1999)
    Best Laid Plans, regia di Mike Barker (1999)
    American Psycho, regia di Mary Harron (2000)
    Little Nicky - Un diavolo a Manhattan (Little Nicky), regia di Steven Brill (2000)
    La voce del cigno (The Trumpet of the Swan), regia di Terry L. Noss e Richard Rich (2001) - voce
    La rivincita delle bionde (Legally Blonde), regia di Robert Luketic (2001)
    L'importanza di chiamarsi Ernest (The Importance of Being Earnest), regia di Oliver Parker (2002)
    Tutta colpa dell'amore (Sweet Home Alabama), regia di Andy Tennant (2002)
    Una bionda in carriera (Legally Blonde 2: Red, White & Blonde), regia di Charles Herman-Wurmfeld (2003)
    La fiera della vanità (Vanity Fair), regia di Mira Nair (2004)
    Quando l'amore brucia l'anima (Walk the Line), regia di James Mangold (2005)
    Se solo fosse vero (Just Like Heaven), regia di Mark Waters (2005)
    Penelope, regia di Mark Palansky (2006)
    Rendition - Detenzione illegale (Rendition), regia di Gavin Hood (2007)
    Tutti insieme inevitabilmente (Four Christmases), regia di Seth Gordon (2008)
    Mostri contro alieni (Monsters vs Aliens), regia di Rob Letterman e Conrad Vernon (2009) - voce
    Come lo sai (How Do You Know), regia di James L. Brooks (2010)
    Come l'acqua per gli elefanti (Water for Elephants), regia di Francis Lawrence (2011)
    Una spia non basta (This Means War), regia di McG (2012)
    Mud, regia di Jeff Nichols (2012)
    Fino a prova contraria - Devil's Knot (Devil's Knot), regia di Atom Egoyan (2013)
    Wild, regia di Jean-Marc Vallee (2014)

    Fonte: wikipedia

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    Edited by deanie - 23/1/2015, 21:27
     
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  2. Gizer
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    Bellissima! E ho scoperto adesso che ha addirittura vinto un oscar, ne sono rimasto decisamente sorpreso. Non che la consideri un'attrice scarsa, ho visto giusto un paio di suoi film e mi è sembrata discreta (e bellissimissima), ma mai avrei pensato che fosse da oscar. Voi che ne sapete, se l'era meritato? Io non ho visto il film in questione e quindi proprio non so.
     
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    Appena ho visto un aggiornamento del topic, il pensiero mi è subito balzato al suo oscar. E ti dirò... personalmente, non è meritato.

    Nel film per cui l'ha vinto, Walk the line - Quando l'amore brucia l'anima, la sua performance era completamente messa in ombra da uno straordinario Joaquin Phoenix. Non so, ho come l'impressione che avessero voluto premiare comunque un bellissimo film, evitando di darlo ad un attore un po' antipatico e dandolo invece alla classica perfetta fidanzatina d'America.

    Il mio comunque è un giudizio puramente di parte.
     
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  4. Gizer
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    Capisco... grazie della risposta :up:
     
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    Ho visto comunque il trailer di Fino a prova contraria... si è imbolsonita parecchio... sembra la metamorfosi di Val Kilmer
     
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    Ha nuovamente avuto una nomination per Wild, e nel film è piuttosto brava. Di per sé, non mi dispiace, come attrice brillante è divertentissima e ha ottimi tempi comici. Come attrice drammatica si fa valere, ma non ha lo stesso piglio.

    Concordo con Thai su Walk the line. Non che lei non sia brava, anzi è molto delicata e discreta, ma è trascinata letteralmente da Joaquin Phoenix, e penso che quell'Oscar gli appartenga per metà...
     
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