Quando il cinema smette di essere soggettivo e diventa oggettivo? Il ruolo della critica e altro..

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  1. deanie
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    Francesca

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    Nemmeno io credo che esista una "critica oggettiva". Voglio dire, siamo influenzati da tutto, e ogni opinione - seppur competente - è il risultato anche di ciò che sappiamo, del nostro gusto personale, delle idee personali, politiche, etc. Ma anche della nostra predisposizione a un certo film, in un particolare momento. Ci sono film che li vedi una volta e ti danno ai nervi, mentre magari li riguardi a distanza di anni e ti sembrano capolavori. Succede

    Poi c'è anche critica e critica. Se uno legge le recensioni straniere, di testate tipo Indiewire, NY Times, Screendaily, The Guardian, Sight and Sound, trova non solo un'opinione, ma una analisi approfondita del film sulla base di codici stilistici, contesto, narrazione, temi, e via dicendo. Ti spiegano il film in un'ottica non partigiana, diciamo così. Cosa che tra i recensori italiani, spesso, manca.
    Anche se tutto rimane comunque un'opinione personale, almeno secondo me...

    Ricordiamo poi che alcuni giornalisti sputarono su cose come Un mercoledì da leoni, I cancelli del cielo, Il gattopardo (libro), West Side Story, Il gladiatore, e via dicendo.
    Ma è anche vero che la critica può uccidere le ambizioni di un film, e quindi chi fa il critico dovrebbe farlo in modo responsabile.
     
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7 replies since 30/3/2015, 16:59   72 views
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