The Mist

Frank Darabont - 2007

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    The Mist


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    The Mist è un film a colori di genere drammatico, fantascienza, horror della durata di 126 min. diretto da Frank Darabont e interpretato da Thomas Jane, Marcia Gay Harden, Laurie Holden, Andre Braugher, Toby Jones, William Sadler, Jeffrey DeMunn, Frances Sternhagen, Nathan Gamble, Alexa Davalos.
    Prodotto nel 2007 in USA e distribuito in Italia da Key Films il 10 ottobre 2008.



    Trama
    Dopo una violenta tempesta, una cittadina del Maine viene avvolta da una nebbia improvvisa dalla quale emergono mostruose creature carnivore. Per sfuggire ad esse un gruppo di abitanti del luogo si barrica all'interno dell'emporio locale dando il via a una disperata lotta per la sopravvivenza.

    Perché vederlo
    Per ritrovare al cinema le inquietanti atmosfere dei racconti del maestro dell'horror Stephen King, riletto ancora una volta da Frank Darabont.

    Citazioni e riferimenti
    Il dipinto che David sta completando nella scena iniziale è un preciso riferimento alla serie de La Torre Nera di Stephen King, e il pistolero nel quadro è il protagonista Roland Deschain.
    Uno dei dipinti appesi al muro, nella scena iniziale, rappresenta la locandina del film La cosa, horror fantascientifico di John Carpenter del 1982.
    All'interno del film, la fanatica religiosa, nel momento in cui la cavalletta aliena le cammina addosso, cita una frase ripetuta dal personaggio Pattumiera presente in un altro romanzo di King, L'ombra dello scorpione, ovvero: «La mia vita per te...».
    Al supermercato, poco prima del manifestarsi della nebbia, un'anziana signora sta leggendo il giornale The Castle Rock Times, riferimento alla cittadina immaginaria di Castle Rock, inventata da Stephen King.



    Fronte: movieplayer
     
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  2. lionel hutz
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    Bellissimo! È quello che ho preferito di Darabont.
    Non me lo ricordavo il riferimento a La cosa...
     
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    Palma d'oro

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    Non so se sia il più bello, ma di sicuro mi è piaciuto, riuscendo tutto sommato a ricreare bene le atmosfere apocalittiche del racconto (il più bello di Stephen King secondo me).

    Ho apprezzato invece il tentativo di cambiare il finale rispetto al libro... a posteri l'ardua sentenza.
     
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  4. lionel hutz
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    Se non sbaglio anche King aveva apprezzato. Il libro però non l'ho letto...
     
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    E' un racconto, il primo de "Scheletri". E' bellissimo... leggilo!
     
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  6. lionel hutz
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    L'altro giorno ho finalmente preso L'Ombra dello Scorpione in biblioteca, ora sto leggendo quello e mi sta piacendo parecchio, anche se ho letto solo un centinaio di pagine. Rispetto a La bambina che amava Tom Gordon sembra proprio un altro scrittore. Scheletri me lo segno, allora. :)
     
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  7. Dignam
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    Non conosco il finale di King, anzi Thay se puoi dirlo fai pure che sono curioso. Il film è a tratti interessante a tratti di basso livello. Di una cosa sono certo, che il finale non mi è piaciuto perché, secondo la mia interpretazione, è slegato da tutto il messaggio del film, un film che è incentrato sulla fragilità dell'uomo e sulla facilità con cui viene condizionato e con cui perde il controllo in situazioni come quelle.
     
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  8. mr.wolf™
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    CITAZIONE (lionel hutz @ 20/8/2011, 17:47) 
    Bellissimo! È quello che ho preferito di Darabont.
    Non me lo ricordavo il riferimento a La cosa...

    Addirittura!
    Più del miglio verde?Più de le ali della libertà?

    Comunque io invece non capirò mai chi contesta il finale :D.
    E' proprio quello che eleva il valore di questa pellicola!
     
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  9. lionel hutz
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    QUOTE (mr.wolf™ @ 16/9/2011, 22:56) 
    QUOTE (lionel hutz @ 20/8/2011, 17:47) 
    Bellissimo! È quello che ho preferito di Darabont.
    Non me lo ricordavo il riferimento a La cosa...

    Addirittura!
    Più del miglio verde?Più de le ali della libertà?

    Yes!
    Il miglio verde non mi aveva detto nulla. Le ali della libertà invece è sicuramente un bellissimo film, ma è un po' troppo zuccherato e perfettino.
    SPOILER (click to view)
    Anche se il finale fa godere non poco. :nice:
     
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    Francesca

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    Il finale è una mazzata, ma ha senso. Quindi, anche se è difficile da mandare giù, l'ho trovato perfettamente in linea con il film
     
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  11. Artikuz
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    Io il finale del libro lo reputo ancora più bello :) Bel film! Non ho apprezzato gli effetti speciali ma ha un bel ritmo ed è fedelissimo all'atmosfera di King!
     
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    CITAZIONE (Dignam @ 16/9/2011, 22:25) 
    Non conosco il finale di King, anzi Thay se puoi dirlo fai pure che sono curioso. Il film è a tratti interessante a tratti di basso livello. Di una cosa sono certo, che il finale non mi è piaciuto perché, secondo la mia interpretazione, è slegato da tutto il messaggio del film, un film che è incentrato sulla fragilità dell'uomo e sulla facilità con cui viene condizionato e con cui perde il controllo in situazioni come quelle.

    Occhio, finale libro!

    Il finale del racconto ha un sapore tutto Lovecraftiano.. rispetto al film i sopravvissuti se ne vanno in macchina lasciando il supermarket seguendo un fantomatico segnale radio... apre quindi a moltissime ipotesi, a seconda di quale tu preferisca.

    E' il senso di "hey, ma cosa succederà loro ora?" che mi piace, un senso di infinito, di disorientamento, un'apocalisse che non si sa se è iniziata o finita... io adoro questo finale.
     
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    Interessante questa differenza tra finali.
    Mi sembra che il romanzo lasci aperta la porta della speranza, in un certo senso e compatibilmente con le circostanze. Mentre il film compie una scelta. A me pare che il film ruoti attorno al concetto di fede, o almeno io la vedo un pò così. Fede nell'umanità, nelle proprie risorse, del libero arbitrio, in qualcosa di superiore. Fede e speranza. Il finale del film mi dà l'idea dell'umana rassegnazione... E delle tragiche conseguenze che tale scelta può comportare.


    Aggiungo che ho trovato stupende le interpretazioni. Ne abbiamo parlato poco e purtroppo in questo genere di film è la cosa che viene notata di meno. Eppure ho trovato tutti davvero bravi. Marcia Gay Harden è quella che si fa notare di più, ha anche il personaggio più debordante.
    Ma Thomas Jane mi ha proprio sorpresa. Sapevo che era un bravo attore, ma forse questo è il primo film drammatico a tutto tondo e ha dei momenti in cui ho pensato che peccato... Tanti attori aspettano secoli il ruolo della vita, poi magari ce l'hanno e non se li fila nessuno.
    Alla fine poi ha delle espressioni incrediibli, così autentiche... Non so se riesco a spiegarmi.
    Quando passa davanti casa e trova il corpo della moglie è una cosa terrificante.
     
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    Thomas Jane è sempre piaciuto anche a me! Nonostante il fisico, quando recita non sembra far leva su quello, cercando soprattutto di entrare nel personaggio e dargli un'anima.

    Me lo ricordo bene in The punisher, un altro suo film estremamente sottovalutato (oltre ad esserlo anche nello stesso ambiente cinecomic).

    Un attore un po' sfortunato... sarebbe bello se riuscisse a diventare una specie di musa per qualche regista, magari lo stesso Darabont che è riuscito a tirar fuori molte delle sue potenzialità.

    Non so, penso tipo le coppie Scorsese - Di Caprio, Ridley Scott - Crowe..
     
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    Francesca

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    Sì, hai ragione. Ci sono attori che si mettono in mostra, cioè fanno parlare prima la prestanza fisica. Ovviamente tutti lavorano con il corpo, e lui ha una bella presenza scenica, ma non la sfrutta. E' un attore intelligente e credo abbia molto talento. Mi dispiace che non riesca a sfondare veramente. E mi dispiace anche vederlo in una serie tv piccola come Hung, dove di certo il suo piglio drammatico è rinchiuso a chiave in un cassetto.

    In The punisher mi è piaciuto un sacco!
     
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