L'ultima casa a sinistra (2009)

Dennis Iliadis - 2009

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  1. lionel hutz
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    L'ultima casa a sinistra



    Di Dennis Iliadis, 2009 (USA), 110 min.
    Con Sara Paxton, Garret Dillahunt, Michael Bowen, Riki Lindhome, Monica Potter, Martha MacIsaac



    L'ultima casa a sinistra (The Last House on the Left) è un film del 2009 diretto da Dennis Iliadis, remake dell'omonimo film diretto da Wes Craven nel 1972.

    Krug assassino e stupratore, riesce ad evadere grazie all'aiuto del fratello Francis e della propria ragazza (Sadie). Due spensierate ragazze Mari Collingwood e Paige si trovano nel negozio di quest'ultima quando incontrano Justin, un minorenne che in cambio di un pacchetto di sigarette offre loro della Marijuana da andare a prendere nel motel dove alloggia. Le ragazze accettano e una volta nel Motel inizano a fumare fino a quando non rientra il padre di Justin e cioè Krug con i suoi due complici...
    Fonte: wikipedia



     
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    Francesca

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    Ah c'è pure il remake. :undecided:
     
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  3. lionel hutz
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    QUOTE (deanie @ 25/9/2011, 01:20) 
    Ah c'è pure il remake. :undecided:



    A parte una grossa differenza che riguarda la protagonista principale, è abbastanza simile all'altro. Certe scene sono anche più "forti".
     
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    Palma d'oro

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    Hanno fatto il remake del remake? Cioè esistono tre versioni dello stesso film?? A me questo del 2009 non era dispiaciuto.. forse nel contesto originale del primo film era più "scandaloso" mentre oggi, abituati a tanti film in cui la violenza più gratuita la fa da padrona, forse non è così impressionante.

    Ma il tema di fondo è comunque interessante, ed è, a parer mio, anche sviluppata decentemente.
     
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    Penso sia vero. Dipende anche molto dal periodo storico, per così dire. Nel 1972 la cosa più scandalosa che fosse mai passata nei cinema forse era Woodstock... Ma c'era già un sentire comune e forse anche un bisogno di mettere in scena la violenza. Penso a quanto -comprensibilmente- il caso Manson traumatizzò la comunità hollywoodiana. Non dico che ci sia necessariamente una relazione tra le due cose, ma forse il nuovo confine dell'horror ha funzionato come una catarsi.

    Adesso che ci siamo abituati a qualsiasi cosa, nulla fa più specie.
    Comunque, con un buona dose di volontà, a questo punto potrei anche vederli questi due film. Ammetto che, forse perché il senso di finzione è qui immediatamente riconoscibile, sarei più portata per vedere prima questo del 2009.
     
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  6. mr.wolf™
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    Remake del remake??

    C'era già un altro remake??
     
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    Ma L'ultima casa a sinistra non vorrebbe essere una versione de La fontana della vergine? Che comunque non è confrontabile, siamo proprio su un altro livello.
     
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  8. lionel hutz
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    QUOTE (deanie @ 25/9/2011, 15:15) 
    Ma L'ultima casa a sinistra non vorrebbe essere una versione de La fontana della vergine? Che comunque non è confrontabile, siamo proprio su un altro livello.

    Sì, ma quello di Bergman devo ancora vederlo.
     
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    La fontana della vergine è il mio preferito di Bergman, anche se ammetto di non averne visti molti. Quando lo vidi, comunque, mi inquietò abbastanza.
     
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  10. lionel hutz
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    Io per ora ne ho visti solo cinque o sei. Quello che mi ha colpito di più è Persona, che è fantastico!
    Anche L'ora del lupo è bello inquietante. :)
     
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  11. The White
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    Francamente poca roba questo remake. Non tanto per meriti tecnici quanto perché fa scomparire quasi del tutto il senso dell'originale. Il film di Craven faceva della vendetta un segnale fortemente politico in cui la famigliola borghese, una volta provocata, perdeva l'autocontrollo e si trasformava in bestie. I genitori della ragazza, che all'inizio criticavano la violenza nei film, diventavano quanto di più crudele si potesse immaginare. Qui tutto questo discorso non traspare quasi per nulla eccetto sul finale in cui tentano di recuperare tutta l'esagerazione in una singola scena rendendola assolutamente comica e ridicola :P insomma la vicenda da l'idea di essere molto fine a se stessa e non funziona neanche nella sua parte horror perché di vera tensione non se ne crea mai. L'unica cosa che salvo a pieni voti e Sara Paxton :wub:
     
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    Interessante analisi! Ancora non ho visto né l'uno né l'altro, ma l'idea di "film politico" nel genere horror mi attrae parecchio. Ci sono altri casi? Dipende anche dal momento storico? Dopo tutto il primo di Craven mi pare sia degli anni '70, in pieno fermento socio-culturale, in piena rivoluzione anche valoriale.
     
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  13. The White
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    Sicuramente dipende dal momento storico. Lessi che il film di Craven fu anche fatto come reazione alla guerra in Vietnam che aveva indubbiamente cambiato il modo di vedere la violenza. Quello che più salta agli occhi comunque è l'idea politica che sta alla base del film e che lo stesso regista riprenderà in Le colline hanno gli occhi. Magari vedendoli oggi sono entrambi un po' invecchiati ma comunque nella loro rozzezza riescono ancora a disturbare molto di più di tanti horror attuali.
     
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    Infatti non riesco a decidermi a vederli!
     
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  15. The White
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    Eh ci vuole la giusta predisposizione in effetti. Non guardare prima questo però che non avrebbe molto senso :D
     
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14 replies since 24/9/2011, 18:34   92 views
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