Il mockumentary - falso documentario

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    Francesca

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    Il mockumentary - falso documentario

    district9_11



    Con falso documentario o mockumentary (dalla fusione delle parole inglesi mock, "fare il verso" e documentary, documentario[1]) si indica quel genere cinematografico o televisivo, oppure una singola opera di questo genere, nel quale degli eventi fittizi appositamente realizzati per la trama sono presentati come reali o comunque creati per lo scopo della narrazione.
    Tra gli iniziatori del genere è Peter Watkins, che con The War Game (1965) ha raccontato in stile documentaristico un attacco nucleare sull'Inghilterra, aggiudicandosi l'Oscar proprio come miglior documentario.

    *Una delle tecniche più utilizzate nel genere è quella del "video ritrovato", che a seconda delle esigenze creative può caratterizzare l'intero film (vedi Cloverfield, The Blair Witch Project) o una parte (vedi Non aprite quella porta, Cannibal Holocaust, Il quarto tipo): un video realizzato spesso da amatori e in cui vengono mostrate le avventure da loro vissute.
    *Un'altra tecnica, meno usata, è quella della realizzazione di articoli di giornale riguardanti fatti e personaggi della trama (vedi Le colline hanno gli occhi, Wrong Turn).

    Caratteristiche
    Un mockumentary si presenta come un documentario, ovvero per taglio e stile come se riprendesse aspetti della realtà, ma è in realtà un prodotto di fiction. È un genere ampiamente sfruttato dagli autori di parodie e satira, ma negli ultimi anni sta avendo particolare successo applicato al genere horror, per il fattore di interesse che psicologicamente, in maniera naturale, attira lo spettatore. Far credere che una storia spaventosa e fantascientifica sia reale, e per di più che quello a cui si sta assistendo non sia una semplice ricostruzione del reale, ma l'effettivo svolgersi di quei fatti reali, crea nello spettatore un senso di angoscia e un dubbio.

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    Filmografia
    The War Game (1965, di Peter Watkins)
    Colpo di Stato (1969, di Luciano Salce)
    Prendi i soldi e scappa (1969, di Woody Allen)
    F come falso (1973, di Orson Welles)
    The Rutles: All You Need Is Cash (1978, di Eric Idle)
    Prova d'orchestra (1979, di Federico Fellini)
    Cannibal Holocaust (1979, di Ruggero Deodato)

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    Morto Troisi, viva Troisi! (1982, di Massimo Troisi)
    Zelig (1983, di Woody Allen)
    This Is Spinal Tap (1984, di Rob Reiner)
    Bob Roberts (1992, di Tim Robbins)
    Il cameraman e l'assassino (1992, di Remy Belvaux, André Bonzel e Benoît Poelvoorde)
    Forgotten Silver (1995, di Peter Jackson)
    Sognando Broadway (1996, di Christopher Guest)
    The Last Broadcast (1998, di Stefan Avalos e Lance Weiler)
    Bella da morire (1999, di Michael Patrick Jann)
    Accordi e disaccordi (1999, di Woody Allen)
    The Blair Witch Project - Il mistero della strega di Blair (1999, di Daniel Myrick e Eduardo Sanchez)[2]
    Campioni di razza (2000, di Christopher Guest)
    Contenders - Serie 7 (2000, di Daniel Minahan)
    Opération Lune (2002, di William Karel)
    My Little Eye (2002, di Marc Evans)
    A Mighty Wind (2003, di Christopher Guest)
    The Last Horror Movie (2003, di Julian Richards)
    Il ritorno di Cagliostro (2003, di Daniele Ciprì e Franco Maresco)
    Incident at Loch Ness (2004, di Zak Penn)
    Il mistero di Lovecraft - Road to L. (2005, di Federico Greco e Roberto Leggio)
    L'ignoto spazio profondo (2005, di Werner Herzog)
    In Memorium (2005, di Amanda Gusack)
    Borat - Studio culturale sull'America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan (2006, di Larry Charles)
    Death of a president (2006, di Gabriel Range)
    Behind the Mask - Vita di un serial killer (2006, di Scott Glosserman)
    È Morto Cattelan! Evviva Cattelan! (2006, di Marco Penso e Elena Del Drago)
    La vera leggenda di Tony Vilar (2006, di Giuseppe Gagliardi)
    Le ragioni dell'aragosta (2007, di Sabina Guzzanti)
    Diary of the Dead - Le cronache dei morti viventi (2007, di George A. Romero)
    Surf's Up - I re delle onde (2007, di Ash Brannon e Chris Buck)
    The Transervolo Connection (2007, di Radioscarico)
    [●REC] (2007, di Paco Plaza e Jaume Balagueró)
    Paranormal Activity (2007, di Oren Peli)

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    Monster (2008, di Erik Estenberg)
    Cloverfield (2008, di Matt Reeves)
    Riprendimi (2008, di Anna Negri)
    Paranormal Ascendancy (2008, di Greg Niecestro)
    The Ghosts Of Crowley Hall (2008, di Daren Marc)
    Home Video (2008, di Christopher Denham)
    Quarantena (2008, di John Erick Dowdle)
    Live! - Ascolti record al primo colpo (2009, di Bill Guttentag)
    Simone Lecca e il cinema (dell') in-visibile (2009, di Piero Tomaselli)
    District 9 (2009, di Neill Blomkamp)
    Il quarto tipo (2009, di Olatunde Osunsanm)
    [●REC] 2 (2009, di Paco Plaza)
    Paranormal Entity (2009, di Shane van Dyke)
    Evil Things (2009, di Domenic Perez)
    Paranormal Entity 2 (2010, di Anthony Fankhauser)
    The Feed (2010, di Steve Gibson)
    Atrocious (2010, di Fernando Barreda Luna)
    Paranormal Activity 2 (2010, di Tod Williams)
    Undocumented (2010, di Chris Peckover)
    Paranormal Activity: Tokyo Night (2010, di Toshikazu Nagae)
    L'ultimo esorcismo (2010, di Daniel Stamm)
    Joaquin Phoenix - Io sono qui! (2010, di Casey Affleck)
    Paranormal Activity 2: Tokyo Night (2010, di Toshikazu Nagae)
    Troll Hunter (2010, di André Øvredal)
    Paranormal Entity 3: The Exorcist Tapes (2011, di Jude Gerard Prest)
    ESP - Fenomeni paranormali (2011, di The Vicious Brothers)
    Paranormal Activity 3 (2011, di Ariel Schulman)
    Apartment 143 (2011, di Carles Torrens)
    The Gerber Syndrome (2011, di Maxì Dejoie)
    Apollo 18 (2011, di Gonzalo López-Gallego)
    Nawiedzona Polska - Haunted Poland (2011, di Pau Masò e Ewelina Lukaszewewska)
    The Tunnel (2011, di Carlo Ledesma)
    Desaparecidos (2011, di David Shurman)
    The Whispering Dead (2011, di Jeffrey Pierson)
    Evidence (2011, di Howie Askins)
    Il Mundial dimenticato (2011, di Lorenzo Garzella e Filippo Macelloni)
    L'altra faccia del diavolo (2012, di William Brent Bell)
    A night in the woods (2012, di Richard Parry)
    Greystone Park (2012, di Sean Stone)
    Bigfoot: The Lost Coast Tapes (2012, di Corey Grant)
    Ghostfiles (2012, di Andreas Tom)
    The Helpers (2012, di Chris Stokes)
    Two red eyes (2012, di Austin Cochran)
    100 Ghost Street: The Return of Richard Speck (2012, di Martin Andersen)
    [●REC] 3: Génesis (2012, di Paco Plaza)
    Alien Origin (2012, di Mark Atkins)
    Paranormal Activity 4 (2012, di Henry Joost)
    ESP - Fenomeni Paranormali 2 (2012, di John Poliquin)
    Chronicle (2012, di Josh Trank)
    San Donaci Horror Show (2013, di The End Production)
    Paranormal Activity 5 (2013, di Oren Peli)

    Fonte: wikipedia

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  2. The White
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    A me come stile piace. Soprattutto è apprezzabile l'idea di poter fare qualcosa di originale con budget ridottissimi. Il problema è che da dopo The Blair Witch Project si è veramente abusato della tecnica (specialmente nell'horror) e si è tirato fuori vette di bassezza veramente impensabili. Per dire l'altra faccia del diavolo credo sia veramente uno dei film più brutti che abbia mai visto <_<
     
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    Francesca

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    E' uno stile affascinante, che ovviamente si sposa anch con mezzi produttivi ridotti. Il sovrautilizzo è sconsigliato, sono d'accordo, anche perché in certi casi non ha proprio senso.
    Il mockumentary si basa sul fingere che il film sia un documentario, come il caso di District 9, per dire. Quindi non può andare bene per tutto! Ci deve essere una ragione legata anche alla sceneggiatura, secondo me.
     
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  4. The White
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    Hai perfettamente ragione. Infatti quasi tutti i non horror sono venuti abbastanza bene (in certi casi capolavori come Zelig) mentre negli horror, in cui spesso il mezzo è utilizzato solo per provocare spaventi facili e non è in nessun modo funzionale alla trama (spesso anche assente), la quantità di filmacci è molto più alta. Poi ovviamente centra anche un fattore di moda degli ultimi periodi però come discorso di base è assolutamente vero.
     
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    Sicuramente come stile, come il found footage, crea confusione nello spettatore. Io ho sempre bisogno di qualche minuto per adattarmi! Crea disorientamento, e ovviamente girare con la camera a mano, come spesso accade anche negli horror, ti mette in uno stato di ansia. Ma è anche molto economico!

    The Blair Witch Project è molto ben riuscito.
    Un altro film efficace è Un giorno senza messicani, praticamente il film viene proposto come un documentario, con il giornalista, le interviste, etc... è molto interessante.

    A questo punto mi è venuta voglia di recuperare The war game...
     
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  6. The White
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    Un giorno senza messicani sembra interessante ! Se lo trovo ci darò un occhiata. Come tematica ricorda Cose dell'altro mondo che però non mi aveva convinto molto...

    Comunque giusto per dare i numeri ne ho visti 23 di questo elenco :caffè:
     
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    Francesca

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    Perché Cose dell'altro mondo è il remake di Un giorno senza messicani!
     
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  8. The White
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    Ah ecco :lol: non lo sapevo :P
     
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  9. cinepatrick
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    Mi piace molto questo genere. Il finto documentario ci mette di fronte ad una finta realtà e ad una finta idea del mondo, è un concetto bellissimo! Vedere come sarebbero le cose in determinate situazioni, vedere il mondo in situazioni estreme e completamente diverse dalla realtà che respiriamo. Forse questo è il genere più immaginario che esiste. Qui ogni persona può inventarsi la sua piccola realtà e manifestarla a tutti, è incedibile! Il falso documentario è sempre un genere che mi fa battere il cuore. Il primo Rec non è male, è fatto bene. E' particolare, diverso dagli altri horror (o almeno era diverso in quel periodo). Devo dire che ho apprezzato tanto anche Cloverfield, davvero carino.
     
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  10. The White
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    Rietrano anche V/H/S e V/H/S/2 mai usciti qui da noi <_<
     
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9 replies since 22/4/2013, 13:37   98 views
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